La piccola comunità del Cilento, in provincia di Salerno, è stata scelta per il nuovo progetto di Future Food Institute

Future Food Institute, Comune di Pollica e Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, (leggere su Gustoh24) hanno presentato il Paideia Campus: un nuovo polo sperimentale internazionale dove poter imparare un nuovo tipo di socialità, dove incubare progetti di innovazione per l’Agricoltura, l’Alimentazione, l’Ambiente, il Turismo Sostenibile e la valorizzazione del Patrimonio Culturale e Naturalistico italiano ispirati al concetto di ecologia integrale di cui la Dieta Mediterranea è esempio concreto.

Il luogo scelto per questo nuovo progetto è proprio Pollica, piccola comunità del Cilento, in provincia di Salerno, dove ha sede il centro studi dieta mediterranea intitolato ad Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso dalla camorra nel 2010. Anche la data è simbolica: oggi, 22 maggio, si celebra la giornata mondiale della biodiversità anche in Cilento, luogo che può essere considerato come un vero laboratorio a cielo aperto di biodiversità di terra e di mare.

Il commento di Sara Roversi presidente del Future Food Institute

L’attività del Future Food Institute in questi otto anni si è consolidata su tre dimensioni. La conoscenza prima di tutto e qui- ha spiegato all’agenzia Dire, Sara Roversi, presidente e fondatrice del Future Food Institute- organizzeremo non solo progetti di ricerca internazionale ma tantissimi programmi di formazione che accoglieranno ragazzi delle scuole italiane e di tutto il mondo. Poi il tema dell’innovazione: oggi non si può più pensare all’innovazione senza pensare alla sostenibilità e questo è un posto perfetto dove testare soluzioni innovative per la sostenibilità, la pesca e l’agricoltura sostenibile, il turismo slow, ripopolare i borghi e rendere vivibili aree interne dell’Italia che oggi devono essere valorizzate e protette. In ultimo, il coinvolgimento della comunità, senza la quale questi posti non vivono. La comunità è un patrimonio che va coinvolto, preservato e rigenerato perché possa tramandare nei secoli queste tradizioni millenarie. E questa comunità è magica, ti accoglie dimostrandoti che la terra va curata, ti insegna ad apprezzare il ritmo lento, la cura del suolo, del territorio. Sono elementi fondamentali che si ritrovano in un unico elemento: il convivio, il condividere attorno a una tavola, consapevoli che quello che scegliamo di mangiare ha un impatto sull’intero ecosistema”.

La relazione tra Future Food Institute e Pollica– ha ricordato Sara Roversi, presidente e fondatrice del Future Food Institute che ha parlato durante un dibattito insieme a Andrea Bariselli, Founder Strobilo, Chief Scientist Thalea, Valerio Calabrese, Museo della Dieta Mediterranea e Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente del Consiglio Generale della Fondazione UniVerde, di sviluppo sostenibile – è cominciata oltre un anno fa. Speriamo che questo percorso possa diventare un asset strategico per l’Italia. Pollica è un luogo estremamente simbolico, non solo è la capitale Unesco della dieta mediterranea, ma qui in questo luogo ci rendiamo conto che il Mediterraneo, 2500 anni di storia e una biodiversità unica al mondo, ci insegna quegli elementi fondamentali che gli obiettivi di sviluppo sostenibile ci raccontano con grafiche accattivanti ma che qui, in realtà, abbiamo sotto gli occhi. Dobbiamo rimettere in equilibrio l’uomo e l’ambiente e approcciare gli obiettivi di sviluppo sostenibile in modo integrale, pensando dal punto di vista economico, sociale, umano, culturale, ambientale, fare educazione, innovazione e nuova socialità. Lo faremo partendo da questo nuovo campus a Pollica”.

Nella giornata mondiale della biodiversità, il Future Food si propone celebrare la biodiversità partendo dalle cosiddette tre P: people, persone, planet, pianeta, e prosperity, prosperità. “Bisogna mettere in equilibrio questi tre elementi– ha detto Roversi- è l’unico modo per riuscire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

I pilastri fondanti del progetto

●      lo sviluppo di conoscenza per la salvaguardia e la rivitalizzazione del patrimonio culturale e naturale che insiste sull’ecosistema mediterraneo, coniugata con i saperi tradizionali che da 2500 anni gestiscono le risorse naturali del territorio in maniera integrata e consapevole;

●      la continua ricerca e stimolo dell’innovazione in campo agroalimentare e culturale, che deve essere volano di rigenerazione economica e sociale del territorio, ma anche saper valorizzare e ri-contestualizzare i saperi tradizionali che sono radicati nell’ambiente ospitante;

●      la creazione di una comunità dinamica e vitale, capace di rigenerare il territorio ed i saperi attraverso la confluenza di educazione ed innovazione.

Il progetto può diventare un asset strategico per la ripartenza del paese, per il rilancio dell’offerta turistica del territorio e per la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale mediterraneo.

Tutto è connesso (tutela dell’ambiente e salute umana, rigenerazione del territorio e benessere dei cittadini, giustizia sociale e cambiamento climatico): il Paideia Campus nasce quindi per insegnare a vedere questi collegamenti e a disegnare così un futuro migliore per l’Italia, per il Mediterraneo e per il mondo intero.

Il progetto intensivo sperimentale di alternanza scuola-lavoro dedicato ai ragazzi del triennio degli Istituti Agrari ed Alberghieri che avrà luogo quest’estate a Pollica.