Un  appello rivolto ai candidati delle elezioni europee del prossimo mese di giugno 

Sulle tavole dei  consumatori europei  deve arrivare  non solo  cibo sano, ma anche buono e amico del pianeta.

Ai controlli sulla sicurezza alimentare vanno aggiunti quelli sulla qualità e la sostenibilità di tutta la filiera. E per farlo non servono nuove agenzie: basta ampliare i poteri e i compiti dell’Efsa, l’Autorità europea che da  oltre vent’anni si occupa della sicurezza alimentare.

E’ il nuovo appello, dopo quello lanciato nel 2022 che vedeva tra i primi firmatari, Giorgio Calabrese, Presidente comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della salute e Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura, (leggere qui sotto i nomi di tutti i firmatari) e aveva l’appoggio di Gian Marco Centiniaio, vice presidente del Senato e Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole. L’iniziativa ora riparte da Parma, la città che ospita l’Efsa, ed è diretta a tutti i candidati alle prossime elezioni europee affinché la prossima legislatura  dell’Europarlamento sia quella che farà il passo decisivo in questa direzione.

Appello lanciato da Fondazione UniVerde, Vas Parma e i già ministri dell’Agricoltura,……….

“L’unione europea può e deve garantire non solo la sicurezza alimentare ma anche la sostenibilità , la qualità e tracciabilità del cibo.
Al di là degli schieramenti politici nazionali e continentali crediamo che sia una sfida condivisa da tutti quella della  tutela della qualità e della  sostenibilità degli alimenti. Ed è importante che a gestire i controlli  sia un’agenzia europea in modo da garantire ai cittadini alimenti non solo sani, ma anche buoni  e sostenibili. Questa agenzia già esiste, è quella con sede a Parma, e non c’è  bisogno di crearne una nuova. Occorre ampliare e potenziare le competenze e l’indipendenza dell’Efsa superando difficoltà e lacune di questo primo ventennio di vita, seppur per garantire davvero la salubrità e la sostenibilità dei cibi che arrivano sulle tavole di tutti i cittadini europei”.

Nei prossimi giorni aggiorniamo i lettori con le iniziative specifiche.

2022:  i promotori della “Campagna”:   da Calabrese a Pecoraro Scanio……

Si ricorda che l’appello per ampliare ed estendere le competenze dell’Efsa è stato promosso nel 2022 dalle seguenti personalità: Giorgio Calabrese, Presidente comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della salute; Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura,  Carlo Gaudio, presidente del Crea, Loredana De Petris, Capogruppo del Gruppo misto del Senato della Repubblica, Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e già ministro dell’Ambiente, Nelson Marmiroli, Professore Emerito Biotecnologie ambientali dell’Università di Parma, Direttore del Consorzio InterUniversitario Scienze Ambientali (CINSA); Gianni Mattioli, già Ministro delle politiche Comunitarie, Enrico Derflingher, Presidente internazionale di Euro-Toques, Guido Pollice, Presidente onorario di Verdi Ambiente & Società, Rocco Pozzullo, Presidente nazionale FIC – Federcuochi, Claudia Sorlini, già Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, Donato Troiano, del Comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24, Stefano Zuppello, Presidente nazionale di Verdi Ambiente & Società.

Foto di apertura del servizio televisivo di 12 TVParma

Il testo dell’Appello

FOOD: SAFETY is also QUALITY and SOSTENIBILITY

L’Autorità  Europea sulla Sicurezza garantisca “Qualità e Sostenibilità del Cibo”

Quasi vent’anni fa, il 13 dicembre 2003, l’Unione Europea assegnava a Parma l’EFSA, acronimo di European Food Safety Authority. L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare era stata istituita   a seguito di una serie di crisi alimentari (Mucca pazza-Bse in primis), verificatesi dalla fine degli anni ‘90, come organismo indipendente di consulenza scientifica e  su forte pressione in particolare italiana nel 2000/2001 si fece riferimento al  principio di precauzione nella normativa europea per la sicurezza alimentare.

L’emergenza mucca pazza è stata uno spartiacque tra un modello di sviluppo dell’agroalimentare rivolto solo al contenimento dei costi ed uno attento alla qualità e alla sicurezza alimentare e alla trasparenza dell’informazione ai consumatori, alla tracciabilità, al benessere animale e al rispetto dell’ambiente.

L’Efsa si è concentrata sulla “safety” del cibo per evitare rischi sanitari ma sempre più opinione pubblica ,realtà dell’agroalimentare ed esperti chiedono di impegnarsi anche sulla qualità e la sostenibilità ecco perché chiediamo al Board dell’Autorità di “Allargare il proprio impegno anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo per una corretta e sana alimentazione”.

Chiediamo  di estendere l’attenzione di EFSA anche alla qualità in un’accezione più ampia che comprenda anche il valore nutrizionale del cibo e la garanzia che sia stato minimizzato l’impatto ambientale della produzione del cibo lungo tutta la filiera.

In linea con le raccomandazioni del Parlamento europeo sulla strategia From Farm to Fork (Dal produttore al consumatore) e dopo che il Consiglio si è già espresso sulla proposta della Commissione che, nell’ambito del Green Deal, mira a rendere più sostenibile l’intera filiera agroalimentare, riteniamo indispensabile l’impegno  dell’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare per realizzare un “Centro di conoscenza scientifica sui temi della Qualità alimentare come delineati dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Un “Centro” di tecnici sulle tematiche previste dalla strategia per la Biodiversità “Farm to Fork che prevede in particolare:

  1. ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030;

  2. ridurre le perdite di nutrienti di almeno il 50%, garantendo nel contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo; in tal modo l’uso dei fertilizzanti sarà ridotto di almeno il 20% entro il 2030;

  3. ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura entro il 2030;

  4. destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030.

È anche urgente  puntare l’attenzione anche su altre tematiche: la tracciabilità, gli aspetti nutrizionali, salutistici e sensoriali che sono tutti fattori che concorrono a determinare la “qualità totale” dei prodotti. Tutti aspetti ritenuti urgenti da cittadini, imprese serie e istituzioni trasparenti, per avviarci verso un sistema alimentare che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Dopo circa 20 anni occorre una positiva evoluzione delle attività dell’Autorità allargando il proprio impegno ai tanti aspetti della qualità, della provenienza e della certificazione per garantire tutti gli ambiti della sicurezza alimentare.

Questi aspetti, tutti insieme, contribuiscono peraltro anche a una maggiore safety e pertanto rientrano a pieno titolo nel mandato istituzionale di codesta Autorità.

Dichiarazione di Gian Marco Centinaio Vice presidente del Senato: “importante garantire la qualità e la sostenibilità”

Manuela Murgia di TeleAmbiente intervista Gian Marco Centinaio

In occasione dell’evento organizzato a Parma il 21 settembre 2023 nell’ambito della campagna “Mangiasano 2023”, voglio confermare il mio sostegno all’appello rivolto alla Commissione europea per ampliare le competenze dell’EFSA, che ha sede proprio nella città emiliana. Certificare la sicurezza degli alimenti è fondamentale, ma è altrettanto importante garantire la qualità e la sostenibilità degli stessi, per aiutare i consumatori a scegliere bene e favorire le produzioni di pregio. E sarebbe opportuno che a giudicare sia un’ Autorità europea, che utilizzi gli stessi criteri e le stesse regole per tutti gli Stati membri. L’Italia può presentarsi a testa alta di fronte a questa valutazione, forte delle tante certificazioni DOC e IGP e del prestigio del suo “Made in”. Piuttosto che affidarsi a bizzarre etichette come il Nutriscore o inseguire discutibili abbagli come la carne coltivata, lasciamo che sia l’EFSA a favorire un’alimentazione salutare e consapevole”.

Stefano Patuanelli, ministro alle politiche agricole e alimentari


Aderisco al vostro Appello”. Le cose con gli anni cambiano e se 20 anni fa aveva un senso parlare di Sicurezza Alimentare soltanto in termini di sicurezza e salute dell’uomo oggi la qualità del cibo e la qualità della dieta è sinonimo anche di processi produttivi sani, salubri e compatibili con l’ambiente.

La sostenibilità del cibo è fondamentale e va a vantaggio delle nostre produzioni alimentari di eccellenza. Massimo supporto all’Appello e al progetto di modifica delle competenze di Efsa, un Authority indipendente che da venti anni svolge un importante ruolo in tema di alimentazione”.

Il direttore esecutivo dell’EFSA: “Dovremo cambiare il modo in cui funziona il sistema agroalimentare in Europa: non è sostenibile”

Il direttore dell’Autorità per la sicurezza alimentare europea, Bernhard Url,  lancia un appello con un podcast

Le sue parole: “L’alimentazione equilibrata è diventata ed è tuttora uno dei temi principali del cibo. Ora entra in gioco un altro livello, ovvero la sostenibilità. La questione non è solo avere abbastanza cibo da mangiare e cibo sicuro, dobbiamo anche pensare a diete equilibrate e all’obbligo di produrre questo cibo nell’ambito di sistemi alimentari sostenibili.

Questa è, a mio avviso, la più grande sfida del futuro, soprattutto per l’Europa, ma non solo per l’Europa. Sostenibilità: come fare in modo che nel 2050 quasi 10 miliardi di persone abbiano qualcosa da mangiare senza rovinare il pianeta?”

Il direttore dell’EFSA: “Dovremo cambiare il modo in cui funziona il sistema agroalimentare in Europa: non è sostenibile”

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