Dalle bellezze del Lago Maggiore alle vigne dell’Ossola alla scoperta dei Vini “Valli Ossolane”

 

Itinerando per il Grande Nord piemontese alla scoperta di posti incantevoli e prodotti di eccellenza.

Un territorio che abbraccia paesaggi così diversi eppure così vicini: dal pittoresco Lago Maggiore, passando per le dolci colline vitivinicole, sino alle maestose vette delle Valli Ossolane. LAKE TO WINE: l’importante evento di incontro, conoscenza e promozione della varietà vitivinicola ossolana che, con l’ecotipo Prünent, detiene un ruolo di gran carattere tra i Nebbioli. Organizzato dal Distretto Turistico dei Laghi sul proprio territorio, con testimonial d’eccezione Edoardo Raspelli, i produttori Valli Ossolane DOC, Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte e AIS Piemonte delegazione di Verbania. Con il contributo di Regione Piemonte, per dare risalto a tipicità di lago e monti piemontesi, in abbinamento ai Vini Ossolani forniti dai Produttori Vitivinicoli Ossolani come riportati in alcuni menù, raccontati dal famoso critico gastronomico, e servizio a cura dei Sommelier AIS Piemonte Delegazione di Verbania. www.distrettolaghi.it/www.lagomaggiorexperience.it 

Lago Maggiore Experience 

In Alto Piemonte,  a brevissima distanza dal confine svizzero con il Canton Ticino e il Canton Vallese e dall’Aeroporto Internazionale di Malpensa. Anche le grandi città sono comodamente raggiungibili: ci troviamo a un’ora da Milano, un’ora e mezza da Torino e a due ore da Genova. 

Le atmosfere romantiche dei Laghi, l’imponenza delle Alpi 

Dal celebre Lago Maggiore con le incantevoli Isole Borromee alle limpide acque del tranquillo Lago di Mergozzo, fino allo scenario fatato del Lago d’Orta con la suggestiva Isola di San Giulio: gioielli di natura, arte e storia fanno di questi luoghi una delle destinazioni preferite

della moderna Dolce Vita italiana. Tutt’intorno il corollario delle Alpi: le Valli Ossolane regalano agli amanti della montagna vaste distese di boschi, laghetti, alte vette e spettacolari parchi. Il Monte Rosa, il Parco Nazionale Val Grande, i Parchi Naturali Veglia Devero e Alta Valle Antrona sono ambite mete per chi ricerca gli ambienti più incontaminati. Paesaggi verdi e blu. Così diversi, eppure così vicini. In poco più di un’ora, dai lussureggianti lidi di lago dal clima mediterraneo alla seconda vetta delle Alpi! 

La Tua esperienza di vacanza a 360° 

Vivere l’outdoor alla portata di grandi e piccoli, gustare i sapori genuini della cucina tipica di lago e di montagna, visitare i piccoli grandi musei della tradizione, rilassarsi alle terme tra le Alpi, acquistare le grandi firme nate proprio qui nel settore del casalingo con nomi come Alessi, Lagostina, Bialetti e dell’abbigliamento con Herno, ammirare le opere nate dalle sapienti mani degli artigiani locali, quali le ceramiche ossolane Kamares e i colorati Pinocchi in legno della Valle Strona. 

Immancabile tappa: Stresa, la perla del Lago Maggiore 

Affascinante e romantica, dall’inconfondibile allure di luogo di charme, è ottimale in cui soggiornare nei lussuosi hotel in stile liberty che riflettono imponenti le loro sagome nell’azzurro lago, proprio di fronte alle Isole Borromee. Tra i più prestigiosi, il Regina Palace, affacciato sulle rive del Lago Maggiore l’hotel è oggi il simbolo del prestigio di altri tempi arricchito della storia e dell’eleganza di ogni epoca che ha vissuto. L’edificio esprime in ogni più minuzioso dettaglio il proprio carattere, la propria maniacale attenzione all’unicità delle numerose decorazioni e degli eclettici arredi.  Nulla si ripete, nessun oggetto, nessuna vetrata e nessuna foglia d’oro è ritrovatile identica in nessuna delle 214 stanze, nella hall o nelle sale da pranzo. Gli ambienti interni e gli spazi all’aperto dell’Hotel Regina Palace emanano l’aura tipica della Belle Epoque. Arredamenti lussuosi e ricercati, giardini in fiore e prati verdi acceso rimandano passeggiate all’aperto con parasole e cappelli dalle lunghe piume. L’hotel Regina Palace è circondato da un vasto parco ricco della vegetazione tipica della floricoltura tradizionale lacustre. Ortensie, azalee e oleandri colorano il giardino che varia di tonalità ad ogni angolo e che ospita due laghetti abitati da Carpe Koi e piante acquatiche. La sontuosa piscina esterna, completamente accessibile, si ispira alle lontane spiagge esotiche ed è attrezzata con lettini e ombrelloni. In un’area più riservata è situata la vasca idromassaggio. Anche per l’arte culinaria, l’Hotel Regina Palace si distingue per la ricercatezza e la dinamicità della proposta. I tre ristoranti e il bar soddisfano i più raffinati palati di vacanzieri e viaggiatori d’affari. Una profonda immersione tra natura e relax, per vivere un’atmosfera da Fiaba.

Stresa gode di una posizione eccellente sul versante piemontese del lago, alla pendici del Monte Mottarone. E’ è da qui che partono i traghetti per le isole Borromee. Con i battelli si raggiungono l’Isola Bella, il suo splendido palazzo barocco e il suo giardino all’italiana, l’Isola Superiore con il caratteristico villaggio di pescatori e l’Isola Madre, con il suo meraviglioso giardino all’inglese. 

Il protagonista di una crociera esclusiva sul Lago Maggiore: il Piroscafo Piemonte per rivivere la Belle Epoque 

A bordo del Piroscafo a vapore Piemonte, con i suoi interni in stile liberty, verrete trasportati indietro nel tempo a fine ‘800 e primi del ‘900, periodo durante il quale lo stile liberty, conosciuto anche come “stile floreale”, ha conosciuto il suo massimo splendore. Vi immergerete di un’atmosfera di altri tempi. 

Alla scoperta delle Isole Borromee 

Le Isole Borromee sono una meta irrinunciabile per tutti coloro che vogliono trascorrere momenti magici sulle acque del Lago Maggiore. Tre isole – l’Isola Madre, l’Isola dei Pescatori e l’Isola Bella – che si specchiano in azzurre acque attorniate da paesini graziosi e vivaci.

L’Isola Madre ospita, invece, un immenso giardino in stile inglese, popolato da specie botaniche preziose oltre che da pavoni, pappagalli e fagiani in libertà.

L’Isola Superiore – o Isola Pescatori – infine, è la più caratteristica isola dell’arcipelago, l’unica ad essere ancora stabilmente abitata.

L’Isola Bella. Giardino incantato, vero orgoglio del Golfo Borromeo, è dominata dal suo palazzo barocco e da un giardino all’italiana di ben 37 metri di altezza, in cui è possibile ammirare piante esotiche ed esemplari assai rari. Vagare tra le sale di Palazzo Borromeo quando si svuota, ammirare la Galleria Berthier in completo silenzio, fare una giravolta nella Sala da Ballo di cui Lady Diana si innamorò durante la sua visita all’Isola Bella, perdersi tra le trame dorate degli arazzi. Non è un sogno ma un’esperienza unica da vivere in coppia o in compagnia quando si sceglie di scoprire in esclusiva le meraviglie della dimora principesca con una visita privata. A cancelli chiusi, una guida dedicherà tutto il suo tempo a illustrare la storia e il patrimonio artistico perfettamente conservato dalla Famiglia Borromeo. Un suggestivo aperitivo verrà servito sulla terrazza della Torre della Noria, e tutto intorno andrà in scena lo spettacolo del tramonto sul Lago Maggiore. Per informazioni event@isoleborromee.it

L’albergo Delfino, amato da poeti e scrittori sull’Isola Bella, ritorna all’antico splendore 

La data 1791 dipinta sulla facciata anni ’30 segna il passaggio di proprietà del Delfino alla famiglia Borromeo, prima appartenuto ad un droghiere di Milano, il signor Molinari, che aveva proposto l’affare per una “grande abitazione adattabile ad osteria, con orto, cantina, torchio e tinaia sull’Isola Bella“. 

L’Albergo Ristorante Delfino sull’Isola Bella, a due passi da Palazzo Borromeo ha riaperto con una veste nuova. Un luogo di charme amato da scrittori e poeti come Stendhal e Fogazzaro nel suo Piccolo mondo antico, che torna ad accogliere i turisti che da marzo ad ottobre sbarcano qui a rivivere l’atmosfera di un tempo.

Cena Gourmet con risalto a tipicità di lago e piemontesi, completa di abbinamento ai Vini Ossolani
 forniti dai Produttori Vitivinicoli Ossolani come riportati nel menù ad opera dello

Chef Francesco Luoni  con l’Executive Chef Luca Vietti, talentuoso trentenne alla guida della brigata del ristorante dell’albergo. Quattro sale e una terrazza panoramica per 150 coperti con affaccio sul lago, dove potersi fermare tra una visita a Palazzo Borromeo e i Giardini, per un pranzo o una cena gourmet.

I piatti sono una sintesi di cucina italiana e del territorio: alcune primizie provengono da un orto segreto – ovviamente inaccessibile – sull’Isola Bella, dove crescono varietà antiche e bizzarre di pomodori, ortaggi, ed erbe spontanee. Da provare: l’uovo cotto a bassa temperatura con crema di carote, parmigiano e funghi shitake di quercia, e il fusillone su crema di piselli, guanciale e ricotta affumicata di pecora. 

Flan di zucchine, briciole di pane di Coimo, mandorle e fonduta di toma alle erbe, in abbinamento: Vino Bianco “Volitivo” – Az. Agr. La Tensa – Chardonnay paglierino più o meno intenso.Vitigni: Chardonnay minimo 60%; altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte. Sentori: fiori bianchi, frutti bianchi, possono avere sentori speziati se il vino è stato affinato per un periodo in legno.

Tonno di coniglio di Carmagnola, crostone di pane ai cereali e insalatine croccanti. In abbinamento: Valli Ossolane DOC Rosso “Barbarossa” – La Cantina di Tappia – Vitigno Merlot, si presenta con un bel color tra il rubino e il porpora, notevole presenza di antociani caratterizzano una trama profonda, media consistenza. Il Barbarossa ha un carattere slanciato, al naso offre tutta la dolcezza dei frutti maturi: susina, mora selvatica e amarena, accompagnate da toni boschivi molto freschi, suggestioni balsamiche tra mentolo ed eucalipto, leggerissima vaniglia su chiodo di garofano e tabacco, caffè; bel naso, evolve di continuo.

Tortelli ripieni con pancia di vitello, riduzione di Nebbiolo e sugo d’arrosto, in abbinamento: Vino Rosso “Munaloss” – Cantine Garrone – Ottenuto dal classico uvaggio della Val d’Ossola costituito da Nebbiolo, Croatina e Barbera: dal colore tra il rubino brillante e il granato, vivace di media trasparenza, tonalità calda. Al naso è intenso, esuberante nei sentori di frutti rossi  come ribes e lamponi, e neri  come mora, mirtillo. Note balsamiche, al palato rotondo, sapido, finale succoso e leggermente tannico, mediamente intenso e persistente.

E Valli Ossolane DOC Nebbiolo “Cà la Volp” -ECA. Vitigno Nebbiolo 100%. Il Nebbiolo re incontrastato dei vitigni autoctoni piemontesi, in Val d’Ossola assume peculiarità uniche e del tutto caratterizzate. Nel calice presenta un colore tra il rubino ed il granato a vantaggio di quest’ultimo con l’invecchiamento, tonalità vivace. Consistente e di media trasparenza. Al naso un bouquet ricco di sfumature, vanno dalla spezia al frutto croccante, a tratti intenso, generoso: mirtillo nero, susina rossa, amarena, pepe nero e cannella. Un leggero accenno di vaniglia a ricordare che il legno deve ancora ben integrarsi alla materia, ma lo stesso non disturba affatto, lo rende dolce, sinuoso. sorso pieno e rotondo, morbido, frutta e spezia in prima piano ed un ritorno estremamente sapido, minerale. Tannino fitto ed ancora protagonista, media corpo e persistenza

Filetto di persico dorato al burro di malga e salvia con zucca al rosmarino. In abbinamento: Valli Ossolane Bianco “La Gera” – Cantine Garrone. Chardonnay 100%, si presenta con un bel colore paglierino vivace intenso, Al naso gode di una spiccata aromaticità: scorza di limone, mela renetta, biancospino e acacia, erbe aromatiche varie tra cui spicca la salvia; ben presto rivela l’essenza del terroir di cui è figlio grazie a percezioni rocciose e di calcare. Chiude una spezia molto fine che richiama il pepe bianco e con aumento di temperatura ritorna l’acacia, ma sotto forma di miele.

Cantine Garrone produce questo Chardonnay in purezza grazie alle uve provenienti da uno specifico vigneto in località Gera. E’ un’area vitivinicola molto particolare a ridosso delle montagne ossolane, per la precisione nella strada che collega Oira a Crevoladossola (VCO). La “Gera”, termine dialettale che tradotto significa pietraia, è l’elemento principale che caratterizza il terreno e di conseguenza la produzione di questo vino, figlio di un vitigno che ha saputo adattarsi alla perfezione tra queste colline.

Costolette di agnello con nocciole, soffice di patate e carote glassate, in abbinamento: Valli Ossolane DOC Nebbiolo “Prünent” – Edoardo Patrone: vitigno Prünent, colore rosso granato intenso. A naso è persistente e fruttato con sentori di cannella e frutti maturi, al palato: tannico, fresco, di buona struttura ed equilibrio, presenta tannini morbidi che rendono il vino armonioso. Al retrogusto si presentano sentori vinosi. In degustazione anche il vino Valli Ossolane DOC Nebbiolo “Prünent” – Villa Mercante – Vino ossolano rosso ottenuto da uva Prünent, antico Nebbiolo di montagna autoctono della Val d’Ossola, proveniente da un singolo vigneto del comune di Trontano. Affinamento di almeno 12 mesi in botti di rovere, seguiti da un periodo in bottiglia. Colore rosso granato, profumo complesso con sentori di sottobosco e vaniglia, pieno e minerale con tannini pronunciati.

Dessert: Bonet 

Zabaione e Margherite di Stresa www.isoleborromee.it/experience/delfino)

Val d’Ossola: dove si incontrano tradizioni e natura incontaminata 

La Val d’Ossola ha tanto altro da offrire tra borghi storici e tanta natura incontaminata. Un viaggio in una delle più belle zone del Piemonte poco inflazionato, soprattutto perché lontana  dal grande flusso del turismo di massa. Questo la rende un luogo ancora incontaminato e selvaggio, un vero paradiso per gli amanti della montagna e della natura in generale. Vivere una vacanza in Val d’Ossola significa immergersi nelle bellezze di un territorio capace di raccontare una storia millenaria di rispetto verso la natura e tradizioni, che sa accogliere gli esigenti visitatori, casinò, teatri e persino le spiagge attrezzate sul lago Maggiore.

La Val d’Ossola regala altre due sorprese che la rendono ancora più unica: le acque termali e i percorsi eno-gastronomici che val la pena di vivere. Infatti, alla varietà paesaggistica di questo angolo dell’alto Piemonte corrisponde una ricca offerta enogastronomica che ai prodotti di montagna, richiamo ai sapori più antichi, coniuga le delicate prelibatezze dei laghi, tra tradizioni radicate e innovazioni frutto di passione, esperienza e creatività.

A partire dalla tavola, quella delle osterie della tradizione, dei ristoranti gourmet, è possibile percorrere un ampio itinerario alla scoperta di un territorio, di una cultura, della sua storia e della gente che da sempre ne custodisce i preziosi segreti, anzitutto in ambito culinario e vitivinicolo. 

Il pesce di lago

Nella grande varietà di pesci del Lago Maggiore e del Lago d’Orta, il persico occupa una posizione di tutto rispetto: i suoi filetti possono accompagnare il risotto, essere serviti in carpone oppure venire cucinati fritti al burro e salvia. Anche la trota nelle varietà, fario, marmorata ed iridea, il luccio, il salmerino e il gardone sono spesso alla base di ricette tipiche del territorio. E ancora, le alborelle, pesciolini tradizionalmente serviti fritti durante l’aperitivo come antipasto. Ma le acque lacustri sono abitate anche dalle specie autoctone di coregone o lavarello, pesce bianco cucinato normalmente intero o a filetti. Grazie alla grande versatilità del pesce di lago, le preparazioni tradizionali convivono con quelle più creative, in cui spesso è la fantasia dello chef il vero ingrediente segreto del piatto.

Ecco un percorso di gusto tra assaggi di qualità e km 0, a cura di Ristorante PaleoSette, sublimi creazioni dello Chef Ferdinando Moia (www.paleosette.it). Un eccellente menù, sublimato dai Vini Ossolani – in abbinamento – di 4 Produttori Vitivinicoli: Cantine Garrone (www.cantinegarrone.it), Edoardo Patrone (www.edoardopatrone.com), Ca’ Da L’Era (www.cadalera.it), La Cantina di Tappia (httts://it – it.facebook.com/lacantinaditappia)

Entrée con cocottina di filetto di trota iridea in leggero carpione, annaffiato con le bollicine del Vino Rosato Spumante “Basìn” targato Patrone Edoardo

Prosciutto Crudo Ossolano stagionato con burro di malga e sfoglie di pane nero di Coimo, in abbinamento al Bianco “Bùt” della Cantina di Tappia

Carpaccio di trota salmonata marinata a secco con spuma di pesce persico alla erba bona (menta di montagna), in abbinamento al Rosato “Testa Rusa”  targato Patrone Edoardo

Risotto mantecato alla toma stagionata di Crodo con riduzione di Nebbiolo, accompagnato da Nebbiolo “Springhitt” Valli Ossolane DOC 2020 – Ca’ da L’Era

Bocconcini di vitello al Prünent e porcini con sformatino di patate di Montecrestese abbinato  al vino rosso Valli Ossolane DOC Nebbiolo Superiore Prünent 2019 delle Cantine Garrone

Dulcis in fundo: Fiocca con i mirtilli 

I vini “di nicchia” del territorio Valli Ossolane D.O.C. 

Discreta e silente, la Val d’Ossola da sempre sorveglia il Prunent, vino raro, prezioso e dalle grandi potenzialità. Scritture risalenti al 1309 testimoniano la presenza in valle di questo raro clone di Nebbiolo la cui sua storia è fortemente legata al borgo di Trontano (VB), piccolo Comune del territorio ossolano.

Nell’estremo nord del Piemonte, ai piedi delle Alpi confinanti con la Svizzera, tra i vigneti terrazzati sopra la piana del fiume Toce, vengono prodotti i “Valli Ossolane” D.O.C. (dopo secoli di tradizione vitivinicola, l’Ossola ha ottenuto la DOC per i suoi vini nel 2009), L’esposizione dei terreni coltivati a vite, la forma di allevamento che garantisce luce e aerazione all’uva e la varietà del vitigno autoctono, un ecotipo di Nebbiolo, fanno sì che da questo territorio nasca ogni anno una produzione unica, tipicamente ossolana.

Questi vini si distinguono in Rosso, Nebbiolo, Nebbiolo Superiore e Bianco.

Sia i rossi sia il bianco sono caratterizzati da un colore intenso e da un sapore secco e armonico. Se il tipo Rosso si fa notare per l’odore vinoso intenso, tutti gli altri risultano fruttati e delicati. 

Caratteristiche tecniche

Le uve destinate alla produzione del “Valli Ossolane” Nebbiolo Superiore devono avere un titolo alcolometrico minimo di 11% vol.

Il “Valli Ossolane” Nebbiolo Superiore è il prestigioso vino delle montagne dell’Ossola e deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento minimo di 13 mesi, di cui 6 mesi in contenitori in legno. 

Composizione

Tipologia Rosso da uve Nebbiolo, Croatina o Merlot, da soli o congiuntamente per almeno il 60% ed altri vitigni a bacca rssa non aromatici per massimo il 40%.

Tipologia Bianco da uve Chardonnay per almeno il 60% ed altri vitigni a bacca bianca non aromatici per massimo 40%.

Tipologie Nebbiolo e Nebbiolo Superiore da almeno 85% di uve Nebbiolo, possono concorrere fino ad un massimo del 15% altri vitigni a bacca nera non aromatici ammessi dalla Regione Piemonte. 

Zone di Produzione

Territori amministrativi delle suguenti località della Provincia del Verbano Cusio Ossola: Beura Cardeza, Bognanco, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Masera, Montecrestese, Montescheno, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello Chiovenda, Ornavasso, Trontano, Viganella, Villadossola, Vogogna. 

Se guardate la cartina del Piemonte noterete che, in alto a destra, c’è un triangolo che si incunea nel territorio svizzero. Bene, quella è la Val d’Ossola. 

Vivi l’Ossola sia d’estate che d’inverno, da uno dei punti di osservazione più panoramici dell’intera Val d’Ossola, con lo sguardo che spazia dalle Alpi Svizzere fino al Mottarone e oltre.

Domobianca 365 è direttamente collegata alla città di Domodossola oltre che dalla strada asfaltata, anche da una fitta rete di sentieri che permette di raggiungere a piedi la partenza degli impianti di risalita dell’Alpe Lusentino.

Da qui il facile percorso della strada bianca porta sino al laghetto artificiale di Casalavera e tocca vari alpeggi con vedute panoramiche sulla piana della Val d’Ossola. Sempre dall’Alpe Lusentino è possibile attraversare gli splendidi boschi di faggio e provare il nuovo percorso di trekking ad anello, denominato “Lusetrek”, con partenza e ritorno all’Alpe Lusentino. Dopo un dislivello di circa 300 metri si incontra la strada bianca, la si percorre in salita e dopo pochi minuti si raggiunge l’Alpe Casalavera ed il suo laghetto. Sosta e foto sono d’obbligo, prima di intraprendere la via del ritorno: dal piccolo guado all’inizio del lago si imbocca la stradina che aggira un piccolo promontorio e si dirige verso le baite e, ancora in discesa, fino all’Alpe Foppiano. Qui tappa consigliata al ristoro alpino della Baita Motti, per poi proseguire sul sentiero che si dipana sotto la prima seggiovia fino al rientro all’Alpe Lusentino.  www.domobianca365.it 

Montagna è anche “rifugio”: pranzi e cene all’aria aperta a contatto con la natura e con una bella vista, o accanto al camino, con le migliori specialità del territorio, aperitivi, taglieri di salumi e formaggi accompagnati da un’ottima selezione di vini.

Situato a Domodossola, Baita Motti offre un ristorante, un bar, un salone in comune e l’accesso diretto alle piste sciistiche. La struttura propone sistemazioni familiari e una terrazza. Questo hotel accoglie anche animali domestici e dispone della connessione WiFi gratuita. I proprietari hanno puntato sulla riqualificazione dei punti di ristoro per poter offrire un’esperienza enogastronomica di livello superiore in un contesto naturale unico. Lo storico self service è stato ristrutturato e ampliato per offrire alla clientela un punto di ristoro moderno e confortevole con circa 300 posti a sedere tra interno ed esterno. Un self-service come non te lo aspetti, piatti tipici della tradizione ed un ampio cocktail-bar che unisce l’interno con l’esterno. Due terrazze, una principale di 350 mq. attrezzata con poltroncine, sdraio e tavoli in legno per un pranzo al sole, ed una terrazza affacciata direttamente sulla pista invernale “baby”.

La location ideale per cene e pranzi a tema, eventi enogastronomici, matrimoni, cerimonie ed eventi aziendali in una location informale ma finemente curata.

Baita Motti si trova all’arrivo della prima seggiovia in località Foppiano, raggiungibile facilmente anche a piedi partendo dal parcheggio in circa 20 minuti. 

A pranzo in montagna con un menù tradizionale, ma ha sempre qualche guizzo creativo e coniuga qualità, quantità e varietà 

Tagliere di salumi e formaggi locali, da gustare accompagnati da Valli ossolane rosso “Vigna Vagna”dell’azienda agricola Edoardo Patrone. Il Vigna Vagna è un blend di Nebbiolo e Merlot (uva presente in questo territorio da molto tempo) maturato in botti da 15 hl. Ha colore rubino di una certa intensità, frutto dai toni scuri, quasi da confettura, molta ciliegia e tracce di prugna, ma anche ribes nero; bocca che non manca di energia, rotondità, si sente il contributo del merlot che gli dà una più immediata armonia e piacevolezza, il risultato è indubbiamente piacevole e di un certo spessore.

Polenta rustica di Beura con Brasato di manzetto stufato al Ca’ D Matè e cavolo rosso al succo di mela torbido, in abbinamento al Rosso Valli ossolane DOC Ca’ D Matè  – Cantine Garrone, vino ideale di accompagnamento, corposo e di grande struttura e intensità, capace di richiamare le spezie proprie della ricetta. Vino nato dalla selezione delle migliori uve Ossolane, che prende il nome dall’antica cantina in cui viene effettuato l’invecchiamento.

Nasce dalla vinificazione di Nebbiolo e 90% Prünent e  Croatina, 10%

Il colore è rosso rubino con riflessi viola. Profumo fruttato, frutta a bacca rossa. In bocca asciutto, sapido, pieno, caldo e strutturato con leggeri tannini. La percentuale di croatina gli conferisce una maggiore morbidezza anche se rimane un vino molto fresco e con tannino ben presente.

Torta di Pane e Latte con gelato artigianale gelateria Bianca e castagne glassate all’arancio, accompagnata da “Mirtilla” liquore a base di grappa e mirtilli di montagna, con infusione naturale di bacche di mirtillo dal sapore fruttato, il suo aroma intenso ricorda un cestino di mirtilli freschi e succosi frutti di bosco.  Dell’azienda agricola Edoardo Patrone, da provare assolutamente anche a casa vostra.

Indirizzo: Località Foppiano

Tel: 0324.44652- E-mail: baitamotti@domobianca.it