Tajani: ‘ancora più presenti nei mercati, anche con le piattaforme’. Una proposta “inevasa”  avanzata nel 2010 dal compianto Bartolo Ciccardini con Ciao Italia, la rete dei ristoranti italiani nel mondo

Si sono svolte alla Farnesina, presso la Sala delle Conferenze Internazionali, l’evento di lancio de “Le Giornate del Made in Italy Digitale”. L’iniziativa è promossa congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con Ice Agenzia e Amazon. L’incontro mira a sostenere e valorizzare il nostro Made in Italy nel mondo, in concomitanza con le celebrazioni della Festa della Repubblica, con una promozione speciale di migliaia di prodotti certificati Made in Italy attraverso apposite “vetrine virtuali” di Amazon, che saranno attive dal 29 maggio al 2 giugno in 11 Paesi: Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia, Svezia, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi Uniti.

L’evento è stato aperto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, seguito dagli interventi del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. I lavori sono proseguiti con gli interventi del Presidente dell’Ice, Matteo Zoppas, e della Vice Presidente Amazon – Country Manager – Italia e Spagna, Mariangela Marseglia. 

Le parole del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani

Vogliamo rafforzare la nostra presenza nei mercati internazionali, oltre che attraverso i canali tradizionali, anche con le piattaforme digitali, sempre più utilizzate in tutto il mondo. Siamo assolutamente convinti che sia possibile raggiungere obiettivi sempre più vantaggiosi anche grazie a esse. Dobbiamo lavorate oltre che fuori anche dentro l’Unione Europea, incentivando l’export anche attraverso le piattaforme”. Ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I nostri prodotti agricoli sono fondamentali – ha aggiunto Tajani – Dobbiamo prendere lo spazio occupato da prodotti ‘italian sounding’, sostituendoli con i nostri prodotti, che sono di grande qualità e che per questo motivo devono avere lo spazio che spetta loro e che è proporzionale alla loro stessa qualità. Anche perché la dieta mediterranea significa salute, non solo economia. Le piattaforme non sono solo un mezzo di acquisto ma anche di promozione del nostro Paese e dei nostri prodotti”. “La politica estera – ha detto ancora il ministro – dev’essere scritta da tutti gli italiani che lavorano. E 4 milioni di medie e piccole aziende devono essere sostenute dal governo, hanno bisogno delle nostre strutture, dai ministeri all’Ice, a tutte le organizzazioni che promuovono le esportazioni all’estero. La grande impresa ha bisogno di un intervento dallo Stato, ma le medie e piccole hanno bisogno di un supporto costante”.

Il Ministro Lollobrigida ha indicato che “il Made in Italy rappresenta un bene prezioso da preservare e che intendiamo valorizzare attraverso una strategia articolata ragionando come Sistema Italia. Il Masaf per garantire un’efficace azione di contrasto al mercato del falso ha istituito una cabina di Regia ad hoc presso il Ministero. Abbiamo potenziato il personale del nostro Ispettorato anti-frode (ICQRF) e il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri. È fondamentale aprirsi a nuovi mercati per far crescere le esportazioni e far conoscere ancora di più il marchio Italia che è tra i primi al mondo”.

Per il Ministro Urso “l’evento di oggi è il risultato del lavoro di squadra che stiamo facendo come CIMIM – Comitato Interministeriale per il Made in Italy nel mondo per valorizzare e promuovere le filiere produttive del nostro Paese. L’iniziativa di Amazon – ha continuato – crea una importante vetrina del Made in Italy, che coinvolge oltre 20.000 piccole e medie imprese italiane e più di 4.500 artigiani, dando vita a 60.000 nuovi posti di lavoro. Il commercio online è uno strumento fondamentale per le imprese che intendono internazionalizzarsi e approdare sui mercati stranieri: un canale che non potrà mai sostituire il retail fisico, ma che può affiancarlo con successo per intercettare nuove opportunità”.

Anche quest’anno come ICE siamo orgogliosi di sostenere il lancio dei Made in Italy Days promossi da Amazon. L’e-commerce rappresenta una grande opportunità per le imprese. È uno strumento che ha visto un enorme crescita (+32%) soprattutto tra il 2020 e il 2021. Un effetto collaterale della pandemia che ci ha fatto comprendere il potenziale sconfinato della tecnologia, alleato imprescindibile per il nostro export. Il nostro commercio estero conta più di 600 miliardi, e l’e-commerce B2C raggiunge circa il 9% del totale, con i settori del fashion, dell’agroalimentare e dell’arredamento come triade più rappresentativa. Come ICE vogliamo essere al fianco delle PMI anche in questo percorso di internazionalizzazione: dal 2019 abbiamo siglato 55 accordi di partnership con i principali marketplace mondiali, aperto 45 vetrine per prodotti Made in Italy in 34 paesi diversi. ICE, insieme al Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, vuole continuare a rafforzare questo impegno all’internazionalizzazione digitale dell’imprese” così il Presidente di ICE, Matteo Zoppas.

I Made in Italy Days rappresentano un esempio virtuoso di come pubblico e privato siano in grado di collaborare a beneficio del saper fare italiano, che ci rappresenta in tutto il mondo. Grazie a questa azione siamo certi di poter contribuire attivamente alla crescita economica del nostro tessuto produttivo, obiettivo primario del nostro Governo, accompagnando le oltre 20.000 realtà italiane che hanno scelto Amazon allo scopo di raggiungere 1.2 miliardi di euro annui di vendite all’estero entro il 2025 ha commentato Mariangela Marseglia, Vicepresidente e Country Manager Amazon.it e Amazon.es.

L’evento si è poi articolato in una tavola rotonda introdotta dalla General Manager Brand Owner and Seller Success, Amazon EUAnna Bortolussi, e moderata dalla giornalista di Sky tg24, Lavinia Spingardi, con 4 aziende – la marchigiana Omada Design; la calabrese Valle del Crati; la laziale Mr Moris e la siciliana Cear Ceramiche – che hanno raccontato la propria esperienza di internazionalizzazione tramite Amazon e i Made in Italy Days. Iniziativa, è stato ricordato, che ha già prodotto risultati significativi: oltre 13.000 le offerte disponibili, più del 50% rispetto allo scorso anno; oltre 5.500 le aziende italiane presenti nella vetrina Made in Italy, circa 1.000 in più del 2022. Numeri che testimoniano quanto il Made in Italy sia apprezzato nel mondo e una leva strategica per sostenere l’intera economia italiana.

Secondo Anna Bortolussi “la digitalizzazione e l’internazionalizzazione non sono percorsi facili da intraprendere, ed è soltanto con le giuste competenze che la possibilità di presentarsi a un pubblico internazionale diventa opportunità. La sinergia che Amazon punta a consolidare oggi con partner istituzionali risponde proprio a questa esigenza. È importante riuscire a diffondere una cultura sempre più improntata sulla multicanalità, dove il digitale rappresenta un alleato per lo sviluppo delle aziende italiane”.

Ora se ci è permesso un rilievo all’incontro svoltosi alla Farnesina, mancava, purtroppo, un invito alle associazioni dei ristoratori a cominciare dagli Chef Italiani nel Mondo e GVCI. Ma ne riparleremo nei prossimi giorni. Dopo le parole di Tajani e Lollobrigida, vogliamo ricordare l’impegno su questi temi di un ex dirigente democristiano Bartolo Ciccardini.

Bartolo Ciccardini si è “sgolato” per anni chiedendo le “piattaforme” dei prodotti italiani nelle varie parti del Mondo sotto l’egida dei Governi

Bartolo Ciccardini e Savino Vurchio

Per primo a lanciare la proposta di valorizzare i prodotti agroalimentari italiani all’estero con l’aiuto degli chef e creando delle “piattaforme” dell’alimentare made in Italy è stato l’ex parlamentare Dc Bartolo Ciccardini. Bartolo deceduto a 86 anni il 12 giugno 2014, dopo essere stato parlamentare dal 1968 all’87  ricoprendo la carica di sottosegretario di Stato in diversi governi dal 1979 al 1986.

Acuto giornalista, ha diretto la rivista del Movimento Giovanile DC “Per l’Azione (negli anni ’51-’52-’53); la rivista culturale “Terza generazione (nel ’54) e la rivista “La Discussione”, fondata da Alcide De Gasperi (dal 1970 al 1976). E’ stato anche Presidente di Ciao Italia, associazione dei Ristoranti italiani all’estero da lui fondato nel 1982.

Ciccardini: far nascere una piattaforma fisica per la commercializzazione del made in Italy nel Mondo

Ecco quello che scriveva l’amico  Bartolo su un libricino, edito da INformaCIBO in occasione del 150mo Anniversario dell’Unità d’Italia: “Dobbiamo fare una promozione coordinata con un obiettivo preciso: la creazione di una rete di distribuzione italiana, una vera “piattaforma logistica”, attraverso la promozione del RISTORANTE ITALIANO ALL’ESTERO..…La rete dei ristoranti italiani è la più importante rete di comunicazione delle cultura italiana popolare e potrebbe diventarese gli italiani sapessero organizzare meglio le loro cose, la più grande rete di distribuzione nel mondoL’idea fondante -scriveva ancora Ciccardini- di una politica italiana dovrebbe essere la “IMPORTANZA STRATEGICA DELLA RETE DEI RISTORANTI ITALIANI ALL’ESTERO”.

Oggi nasce la “piattaforma” on-line (ed è un bene) allora, e non poteva essere diversamente agli inizi degli anni ’70, Ciccardini proponeva un “piattaforma” fisica.

Le dimenticanze dei governi passati e quelli odierni…..

I dossier su questi temi, preparati allora da Bartolo Ciccardini, rimasero nei cassetti dei vari ministri dell’Agricoltura e degli esponenti dei governi di allora. Come senza risposta, almeno finora, è lettera alla proposta avanzata a questo Governo da docenti, studiosi, ex ministri, associazioni e anche da Gustoh24 per estendere le competenze dell’EFSA  alla Sostenibilità e Qualità del Cibo. Qui sotto la cronaca di una recente iniziativa svoltasi a Milano e altre si svolgeranno in questo anno 2023, ma ora, con due righe,  vogliamo spiegarci meglio: avere nel proprio Paese non solo la sede dell’ Autorità per la sicurezza alimentare ma anche per la Sostenibilità e la Qualità del Cibo significa non solo essere protagonisti, come Italia intera, di questo comparto così importante. Significa anche che tra i suoi compiti rientri, alla luce del Green Deal europeo, la Sopstenibilità  per diventare un luogo  di dibattito, di iniziative e di studio “indipendenti” per godere, proprio in Italia (e a Parma in particolare con le sue indiscusse  eccellenze alimentari), di quell’enorme indotto di visibilità che solo in parte l’Efsa ha prodotti in questi anni. Ma avremo modo di riparlarne a cominciare dal commentare la proposta, avanzata in questi giorni, di fare del 2024 l’”Anno europeo dei sistemi alimentari sostenibili e resilienti”. Lo ha proposto alla Commissione europea lo European Food Forum, che include Confagricoltura, insieme ad altre associazioni di categoria, tra cui Assica e Alleanza della cooperative per l’Italia….A presto cari lettori.

Per rafforzare i compiti dell’ EFSA: non solo Sicurezza, anche Sostenibilità e Qualità del Cibo

L’iniziativa svoltasi a Milano in concomitanza con TuttoFood

Ecco il testo della lettera inviata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri e sottosegretari di Ambiente, Salute e Agricoltura, e che vede come primo firmatario, il professor Giorgio Calabrese, Presidente del CNSA, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute. E’ urgente puntare alla Sostenibilità dei sistemi agro-alimentari per attuare concretamente il Green Deal europeo col progetto “dalla campagna alla forchetta”. (Leggere su Gustoh24).

BIOGRAFIA di BARTOLO CICCARDINI

Bartolo Ciccardini (Foto Donato Troiano)

Bartolo Ciccardini, nato a Cerreto d’Esi (Ancona) il 30 settembre 1928. Laureato all’Università di Perugia in Giurisprudenza. Giornalista, ha diretto la rivista del Movimento Giovanile DC “Per l’Azione (negli anni ’51-’52-’53); la rivista culturale “Terza generazione (nel ’54) e la rivista “La Discussione”, fondata da Alcide De Gasperi (dal 1970 al 1976). Ha curato per la Rai le trasmissioni televisive “Tempo libero” (negli anni ’50) e “Cordialmente” (negli anni ’60).
Ha pubblicato i seguenti libri: “L’Italiano” (Ed. Mulino); “Dove vai Repubblica?” (Ed. Cinque Lune); “La Resistenza di una comunità. La Repubblica autonoma di Cerreto d’Esi” (Ed. Studium); “Aspettando il 18 Aprile” (Ed. Studium); “Viaggio nel Mezzogiorno d’Italia” (Ed. Guida); “Mariano Rumor: il costruttore” (Ed. MR); “Ripartire dalle Piccole Patrie” (Ed. CSR); “I Cattolici, la politica e l’Italia” (Ed. CSR).
È stato deputato di Roma e del Lazio per sei legislature dal 1968 al 1992. Sottosegretario al Ministero dei Trasporti ed al Ministero della Difesa.
E’ stato fino ad oggi Segretario nazionale dell’Associazione dei Partigiani Cristiani e direttore del settimanale on-line 
www.camaldoli.org .
Ha curato i rapporti con i Ristoranti italiani nel Mondo, in particolare presiendendo l’associazione Ciao Italia.

E’ stato l’ideatore di “Happy Birthday Italiain occasione del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia, in collaborazione con INformaCIBO.