I risultati della ricerca “Stato dell’arte dell’economia circolare nel largo consumo italiano

Auricchio, Barilla, Bauli, Ferrero, Marchesi Antinori, Mondelez Italia, Nestlé Italiana, Parmalat e Prealpi: sono le aziende del food & beverage che hanno utilizzato Circol-UP – lo strumento messo a punto da GS1 Italy per misurare le loro performance di circolarità, sia complessiva sia relativa a ogni fase del ciclo di vita dei prodotti – e che hanno partecipato alla ricerca “Stato dell’arte dell’economia circolare nel largo consumo italiano”, condotta da GS1 Italy, in ambito ECR e in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, volta ad analizzare il livello di circolarità di tre settori del largo consumo: alimentari e bevande, cura casa e cura persona, retail.

Da quest’analisi emerge che il food & beverage è il settore con il maggior livello medio di circolarità tra quelli rilevati (61% contro il 53% generale) e presenta le performance medie migliori anche su cinque delle sei fasi della circolarità, risultando al secondo posto (dietro il retail) solo nella distribuzione e gestione dei rifiuti.

Questi risultati posizionano il settore di alimentari e bevande all’interno dell’area individuata come “Proactivist” poiché Circol-UP attesta che è stato intrapreso un percorso di sviluppo di circolarità strutturato, con una buona consapevolezza del ruolo dell’economia circolare come leva di sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente.

Ma quali sono i principali punti di forza e gli ambiti di miglioramento del settore del food & beverage per ciascuna delle sei fasi della circolarità secondo l’analisi di Circol-UP? 

Per approfondimenti, è possibile visitare il sito di GS1 Italy e scaricare gratuitamente la ricerca.