I numeri del Rapporto Agricoltura 100 di Confagricoltura e Reale Mutua

Le imprese agricole sostenibili crescono più rapidamente in termini di fatturato e competitività. E sembra che il concetto sia ormai diventato chiaro: le aziende con un elevato livello di sostenibilità sono aumentate, passando dal 49,8% nel 2021 al 52,7% nel 2022. 

È questo quanto emerge dal terzo Rapporto Agricoltura100, lo studio dedicato alla sostenibilità del settore agricolo messo a punto da Confagricoltura e Reale Mutua, e presentato a Roma lo scorso 31 gennaio.

Il settore agricolo ha dimostrato forte resilienza nella fase più acuta della crisi e i dati raccolti dimostrano come il movimento della sostenibilità viaggi in controtendenza sugli indici di criticità e al contesto economico e politico instabile.

Dal report si evince come la consapevolezza dell’importanza attribuita alla sostenibilità sia ormai radicata stabilmente nell’identità delle imprese: l’85% delle aziende ritiene prioritario investire nella qualità dei prodotti per garantire il consumatore, il 73% di doversi occupare con più impegno della protezione dell’ambiente, mentre il 66% ritiene necessario rafforzare le relazioni per fare rete e raggiungere gli obiettivi.

L’indagine, finalizzata a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese, è stata realizzata da Innovation Team, società del Gruppo Cerved, e ha coinvolto 2.806 imprese agricole di tutta Italia, il 30% in più sul 2022.

L’indice AGRIcoltura100 considera il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree del Paese basandosi su 236 variabili relative alla sostenibilità ambientale e sociale, alla gestione e delle relazioni con le filiere e le comunità locali e alla qualità dello sviluppo e dell’occupazione. Ben l’80% delle imprese con alto indice di sostenibilità manifesta anche un elevato livello di innovazione; al contrario, appena il 2% delle aziende con un basso livello di sostenibilità può qualificarsi come innovativa. I risultati dell’indagine sulle aree interessate dalle iniziative imprenditoriali rispecchiano un impegno trasversale delle aziende agricole in ambito sociale, ambientale e di governance.

Il campo in cui le aziende focalizzano maggiormente il proprio impegno è nel miglioramento dell’utilizzo delle risorse quali acqua, suolo ed energia (98,7%), un dato che rimarca un’attenzione prevalente sui temi ambientali, mentre l’impegno nella tutela della qualità alimentare e della salute (92%, in aumento dello 0,5% rispetto al 2021) sottolinea la volontà delle imprese di garantire maggiormente il consumatore finale.

L’impegno nell’area della sicurezza sul lavoro (64,5%) e nell’area gestione dei rischi (79,5%, in aumento del 3% sul 2021) rispecchiano come l’impatto delle strategie sostenibili non sia isolato all’area ambientale, ma abbia una forte incidenza anche nell’area sociale e di governance. Un fattore sostanziale, che rimarca il valore della sostenibilità in funzione della crescita del settore, è l’interdipendenza tra la sostenibilità e la competitività: il 57% delle imprese con un alto livello di sostenibilità è anche molto competitivo sul mercato.

Oltre alla maggiore competitività delle aziende attente a questi temi, il Rapporto 2023 di Reale Mutua e Confagricoltura rileva anche il forte legame tra sostenibilità e produttività e il ruolo centrale dell’innovazione quale acceleratore verso gli obiettivi.

“Supportiamo da sempre il mondo agricolo italiano, fonte di ricchezza del nostro Paese ed eccellenza a livello internazionale – dichiara Luca Filippone, dg Reale Mutua – La storica partnership tra Reale Mutua e Confagricoltura si concretizza nel sostegno ad iniziative virtuose come AGRIcoltura 100, che permettono di dare un contributo concreto allo sviluppo del settore primario, diffondendo consapevolezza e best practices in merito all’impatto generato da sostenibilità e innovazione sull’ambiente e sulla società”.

“L’interesse del settore a intraprendere il percorso della sostenibilità è vivo, concreto e guidato dalla necessità di coniugare i doveri legati alla produzione di cibo per una popolazione in crescita al mitigare gli effetti del cambiamento climatico e a salvaguardare l’ambiente – aggiunge il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – La strada da percorrere è quella dell’innovazione e delle nuove tecnologie, grazie alle quali è possibile perseguire gli obiettivi ambientali ed economici. Insieme, perché gli uni non escludono gli altri”.

Focus – I migliori nel Rapporto “AGRIcoltura100”, edizione n. 3, di Reale Mutua e Confagricoltura:

1. Santissima Annunziata – San Vincenzo – Attività: Olivicoltura
2. Azienda Agricola Bosco de’ Medici – Pompei – Attività: Viticoltura
3. Azienda Agraria Sperimentale Stuard – Parma – Attività: Miste
Le menzioni speciali del Rapporto “AGRIcoltura100” sono:
Attenzione all’impatto ambientale: Società Agricola Natura Iblea – Ispica – Attività: Ortive
Qualità e salute alimentare: Opoa Marsia Società Coop. Agricola – Avezzano – Attività: Ortive
Gestione del rischio e protezione dei lavoratori: Azienda La Cura di Enrico Corsi – Massa Marittima – Attività: Viticoltura
Rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale: Cooperativa Agricola Di Girolamo Gianni – Sabaudia – Attività: Ortive
Qualità del lavoro e occupazione dei giovani: Società Agricola F.lli Cherubini – Lonato del Garda – Attività: Miste
Agricoltura al femminile: Impresa Sociale Agricola Grow Up – Pinerolo – Attività: Ortive
Contributo alla transizione e all’autonomia energetica: Società Agricola Fattorie Menesello – Lozzo Atesino – Attività: Miste