La nuova campagna di Slow Food per un’Europa libera dai pesticidi  – La Campagna di Vas del 1996: “No ai veleni nel Piatto”

Un cibo sicuro dovrebbe essere sempre la scelta più immediata. Eppure, ognuno di noi è esposto a vari livelli di residui di pesticidi attraverso il cibo e l’acqua, con effetti negativi diretti sulla salute. È il focus su cui vuole riportare l’attenzione Slow Food in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare lanciando Diciamo addio ai pesticidi!, una campagna europea online, in collaborazione con altre organizzazioni, per coinvolgere i cittadini, fare pressione sugli attori politici nazionali ed europei. La campagna vuole dare seguito all’Iniziativa dei cittadini europei Salviamo api e agricoltori, sostenuta da 1,1 milioni di firme.

Scopri qui la Campagna di Slow Food QUI

«Nel 2022, la Commissione europea ha pubblicato una nuova proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), che mira a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi nell’Unione europea entro il 2030, per proteggere la natura, gli impollinatori e le personespiega Madeleine Coste, responsabile delle politiche di Slow Food in Europa -. Questa proposta ha incontrato una feroce resistenza da parte dell’agroindustria e dei suoi sostenitori, sfidando il consenso scientifico che riconosce la necessità di trasformare il nostro attuale sistema alimentare per garantirne la sicurezza nel lungo periodo. È assolutamente urgente che i cittadini dell’Unione europea si mobilitino e ricordino ancora una volta ai decisori politici la loro responsabilità di guidare la transizione verso un’alimentazione sana e sostenibile».  

L’iniziativa è semplice: Slow Food mette a disposizione uno strumento online attraverso il quale i cittadini europei possono facilmente inviare e-mail personalizzate ai membri del Parlamento europeo, per ricordare loro che il futuro delle giovani generazioni e della biodiversità non può essere garantito senza la riduzione dei pesticidi.

«Il regolamento Ue sui prodotti fitosanitari è un passo fondamentale per ottenere una significativa riduzione dell’uso dei pesticidi – aggiunge Coste –. Mentre parliamo, i decisori politici di tutta Europa stanno discutendo questa nuova normativa, e molti di loro cercano di farla deragliare. La decisione finale verrà presa nei prossimi mesi e la voce di tutti noi è fondamentale per contribuire a sostenere una regolamentazione sui pesticidi ambiziosa».   

I prodotti agrochimici uccidono le api e gli altri impollinatori e distruggono la biodiversità, mettendo a serio rischio gli ecosistemi naturali e la sicurezza alimentare a lungo termine. Inoltre, gli agricoltori e gli abitanti delle aree rurali subiscono le dirette conseguenze che l’esposizione ai pesticidi provoca sulla salute, come malattie croniche o cancro.

«Con questa campagna – afferma Marta Messa, Segretario generale di Slow Food – vogliamo incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente al processo decisionale politico, chiedendo ai propri rappresentanti di sostenere una strategia efficace di eliminazione dei pesticidi: per le api e gli altri impollinatori, per la sicurezza alimentare a lungo termine, per i nostri agricoltori e per la società in generale». 

Per realizzare una vera transizione verso un’agricoltura libera dai pesticidi sono necessarie azioni, e non promesse: gli Stati membri devono sostenere gli agricoltori nell’utilizzo di alternative non chimiche ai pesticidi, fornendo servizi di consulenza dedicati. La gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management, Ipm) deve essere alla base di qualsiasi sistema di produzione alimentare, come parte di una strategia di transizione verso sistemi di produzione alimentare agroecologici sostenibili.  Affinché tutto ciò avvenga senza ostacoli, i sussidi all’agricoltura dovrebbero essere collegati alla lotta biologica integrata e alla riduzione tangibile dell’uso di pesticidi.

Partecipa alla campagna Diciamo addio ai pesticidi! E seguila sui social media:  

Instagram: slow_food_italia – Twitter: @SlowFoodItaly  – Facebook: Slow Food Italia – Hashtag ufficiale: #PesticideFreeEU

“No ai veleni nel piatto”, una vignetta di Vauro del 1986 aggiornata oggi

Una petizione per un cibo sano e sicuro. Una campagna nazionale contro i pesticidi. Una petizione dell’ associazione ambientalista, Vas – Verdi Ambiente & Società.

Un vignettista corrosivo, che risponde al nome di Vauro.

Sono questi i soggetti/protagonisti di una storia per raccontare e riproporre, attraverso una vignetta disegnata da Vauro 36 anni fa e aggiornata oggi (2021) al Grand Hotel Rimini, una battaglia in difesa della salute dei cittadini e per un’agricoltura di qualità. Quell’agricoltura che anche in termini economici può affrontare la sfida produttiva e commerciale di questo momento storico.

La storia

Correva l’anno 1990 quando in un referendum diciotto milioni di italiani votavano NO all’uso dei pesticidi in agricoltura, ma purtroppo fu un referendum invalidato dal mancato raggiungimento del quorum. 

Negli anni seguenti, sugli stessi temi, gruppi di cittadini si mobilitarono per chiedere al governo efficaci garanzie per la tutela della salute  mettendo al bando i fitofarmaci. Poi nel 1996 l’associazione ambientalista Vas – Verdi Ambiente & Società lanciò una vasta campagna di mobilitazione a livello nazionale con la petizione “No ai veleni nel piatto”, che raccolse centinaia di migliaia di firme. Si svolsero centinaia di iniziative in tutta Italia con una lettera/appello all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Leggere “VITA” qui il testo).

In quell’occasione Vauro disegnò una efficace vignetta per illustrare la Campagna di Vas per l’approvazione di una legge contro “I Veleni nel Piatto.

Questa la vignetta di Vauro riprodotta su un volantino di Vas di Parma, capofila e organizzatrice della campagna.

Vauro 1986

La vignetta di Vauro “aggiornata” ad oggi: COME STA IL GATTO?

Dopo 36 anni abbiamo rincontrato a Rimini Vauro  al Salotto Dolce Vita e gli abbiamo chiesto di “aggiornare” quella vecchia vignetta.

In un attimo Vauro prende la matita e voilà, ecco  la nuova vignetta, questa volta al posto dell’esclamativo ci mette un interrogativo, con la scritta, COME STA IL GATTO?

Dossier Stop pesticidi di Legambiente: quasi la metà dei campioni analizzati contiene residui 

Ancora troppi pesticidi: nella frutta oltre il 70%

A Vauro diciamo che la legge “contro i fitofarmaci” non è stata ancora approvata e naturalmente il Gatto non si sente ancora bene”! Ma la lotta continua… Anche alla luce e in linea con il piano decennale Farm to Fork, messo a punto dalla Comunità Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente e che prevede in ambito agricolo di ridurre del 50% l’utilizzo di fitofarmaci entro il 2030.

Una battaglia che è indispensabile continuare visto gli ultimi dati diffusi dall’associazione ambientalista Legambiente che nel “Dossier Stop pesticidi 2020” scrive: “La quantità di residui derivanti dall’impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura, che i laboratori pubblici regionali hanno rintracciato in campioni di ortofrutta e prodotti trasformati, resta elevata. Ma il problema vero è il multiresiduo, che la legislazione europea non considera come non conforme se ogni singolo livello di residuo non supera il limite massimo consentito, benché sia noto da anni che le interazioni di più e diversi principi attivi tra loro possano provocare effetti additivi o addirittura sinergici a scapito dell’organismo umano”.

Ed ecco ancora cosa scrive il dossier di Legambiente: “i pesticidi più diffusi negli alimenti in Italia sono Boscalid, Dimethomorph, Fludioxonil, Acetamiprid, Pyraclostrobin, Tebuconazole, Azoxystrobin, Metalaxyl, Methoxyfenozide, Chlorpyrifos, Imidacloprid, Pirimiphos-methyl e Metrafenone. Sono per la maggior parte fungicidi e insetticidi utilizzati in agricoltura che arrivano sulle nostre tavole e che, giorno dopo giorno, mettono a repentaglio la nostra salute. I consumatori stanno chiedendo prodotti sempre più sani e sostenibili ma il business dell’agricoltura intensiva sembra non voler cedere il passo”.

L’edizione 2020 del rapporto dell’associazione ambientalista fotografa una situazione che vede risultare regolare e privo di residui di pesticidi solo il 52% dei campioni analizzati. Senza dubbio, un risultato non positivo e che lascia spazio a molti timori in merito alla presenza di prodotti fitosanitari negli alimenti e nell’ambiente.

La Locandina: NO ai Veleni nel Piatto con la vignetta di Vauro nel 1986 e l’ “aggiornamento” del 2021

Gustoh24 appoggia la Campagna di Vas “Mangiasano”

Per tutti questi motivi Gustoh24, nell’appoggiare la Campagna di Vas Mangiasano si augura che il futuro Piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile dei pesticidi preveda obiettivi ambiziosi e tempi rapidi per la loro riduzione, anche in linea col piano Europeo Farm to Fork; il rafforzamento del sistema dei controlli sugli alimenti, risolva il problema del multiresiduo e l’adozione di misure a tutela della salute delle persone e del territorio.