La decisione presa per acclamazione nella riunione dei Paesi membri del Comitato che sceglie tra le candidature proposte

Il Comitato per il Patrimonio immateriale dell‘Unesco ha appena proclamato la pratica del canto lirico italiano a elemento del patrimonio immateriale dell’umanità. La proclamazione è avvenuta per acclamazione in occasione della riunione dei Paesi membri del Comitato in Botswana.

Il traguardo di oggi è il risultato di un lungo e fatico percorso, avviato nel 2011 quando i cantanti lirici solisti si costituirono in un’associazione denominata Cantori professionisti d’Italia, col fine di riunire la categoria e permettere un confronto professionale su un ampio ventaglio di problematiche, a partire dalla difesa e la diffusione del valore della musica, e più specificatamente del teatro d’opera, quale eccellenza e patrimonio della cultura della Repubblica Italiana.

Alfonso Pecoraro Scanio ringrazia: “E’ una vittoria per tutti gli italiani”

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e promotore dal 2018 della petizione e campagna #operaunesco sostenuta anche da striscia la notizia con Jimmy Ghione ringrazia i 20.000 firmatari, i teatri lirici, i conservatori musicali, le tante realtà della società civile e della lirica e soprattutto l’ottimo lavoro fatto dal ministero della cultura e rilancia ora la campagna per #cucinaitalianaUnesco.

“E’ una vittoria per tutti gli italiani, per la musica e per la lingua italiana di cui l’opera è uno dei più potenti veicoli. L’Italia ha il più antico teatro lirico del mondo con il San Carlo e uno dei più famosi con la Scala e tanti veri monumenti. Era paradossale che fosse riconosciuta l’opera cinese e non quella italiana. Questo riconoscimento -dice Pecoraro Scanio- arriva alla vigilia del sesto anniversario della grande vittoria #pizzaUnesco e ora serve il massimo impegno per la nuova campagna in corso per riconoscere la cucina italiana patrimonio dell’umanità. #cucinaitalianaUnesco. L’Italia si conferma paese leader tra siti e patrimoni immateriali Unesco”. 

Il baritono Roberto Abbondanza, presidente di Assolirica, dichiara: “Dopo la bocciatura del primo dossier, presentato nel 2014 intitolato ‘Opera Lirica Italiana, dalle origini a un percorso Europeo’, la candidatura aveva trovato grande riscontro tra gli artisti lirici, tra i lavoratori dei Teatri italiani, gli studenti e i docenti dei Conservatori e soprattutto tra tutti gli appassionati del repertorio operistico. Abbiamo capito che bisognava allargare la Comunità dei proponenti anche a quei soggetti istituzionali che producono lo spettacolo operistico e in generale la musica in Italia. Assolirica ha raccolto il testimone e ha lavorato affinché i soggetti istituzionali entrassero nella Comunità proponente e si potesse, tutti insieme, raggiungere questo straordinario riconoscimento”.

Dall’Arte del Pizzaiuolo, al Canto Lirico e alla Cucina Italiana Unesco

7 dicembre a Napoli in piazza Municipio per la #CucinaItalianaUnesco”. Gustoh24 tra i media partner