Questa sera martedì 21 febbraio alle ore 19.00 presso il cinema CityLife di Milano

Un “aperitivo del recupero” offerto da Parma Alimentare in collaborazione con Banco Alimentare e La Sarraz Pictures, si svolgerà a Milano in occasione della presentazione del nuovo film di Umberto SpinazzolaNon morirò di fame”.

La proposta gastronomica sarà a cura di Parma Quality Restaurants.

Saranno presenti: il regista del film Umberto Spinazzola, l’attore protagonista Michele Di Mauro, l’attrice protagonista Chiara Merulla, il presidente della Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno.

Il film, interpretato da Michele Di Mauro (Call My Agent Italia), dal celebre attore polacco Jerzy Stuhr e dall’esordiente Chiara Merulla, è una co-produzione italo-canadese, prodotto da La Sarraz Pictures Rai Cinema e da Megafun Productions, al cinema dal 16 febbraio distribuito da La Sarraz Pictures.

Non morirò di fame è una storia toccante e di riscatto che tratta tematiche universali, come l’elaborazione del lutto e il complesso e profondo rapporto padre-figlia, ma anche tematiche a carattere sociale come lo spreco alimentare.

Il film, infatti, racconta la storia di Pier (Michele Di Mauro), ex chef stellato che vive ai margini della società ma che ritroverà il suo amore per la cucina attraverso un viaggio nel recupero alimentare, elaborando ricette con ingredienti ri-utilizzati e salvati dallo spreco.

Ad accompagnarlo in questo emozionante percorso ci sarà l’anziano clochard aristocratico Granata (interpretato da Jerzy Stuhr, celebre attore feticcio di Andrzej Wajda, Krysztof Zanussi e Krysztof Kieślowski), che lo aiuterà a riscoprire il suo talento. E sarà proprio grazie a questo che Pier riuscirà a recuperare il difficile rapporto con la figlia Anna (interpretato dalla giovane Chiara Merulla, per la prima volta sul grande schermo).

Il commento di Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare

Alessandra Foppiano

Abbiamo accolto con piacere l’invito a collaborare di un amico come Umberto Spinazzola e della casa di produzione La Sarraz. Parma è una città dalla fortissima identità gastronomica, tanto da aver ricevuto già nel 2015 – prima in Italia – il titolo di Città Creativa UNESCO della Gastronomia. Il tema dello spreco alimentare è da sempre molto sentito. Gli esempi possibili sono tanti: il Comune di Parma ha aderito alla Rete Nazionale degli Enti Territoriali contro lo spreco alimentare; molte aziende alimentari hanno attivato una partnership con Emporio Solidale Parma, per aiutare le persone più bisognose; molti ristoratori e commercianti sfruttano le potenzialità di app ad hoc come Too Good To Go. E, sul piano della formazione, un centro di eccellenza mondiale come ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana sensibilizza gli chef del futuro sull’importanza di fare ristorazione in modo sostenibile, valorizzando anche gli scarti di cucina. Siamo una città del fare: l’organizzazione di un aperitivo anti-spreco, in occasione della proiezione del film “Non morirò di fame”, grazie agli chef di Parma Quality Restaurants, è solo uno dei modi in cui Parma  manifesta il suo impegno. Come Parma Alimentare, -dice  Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare- vogliamo essere attori attivi di questo cambiamento positivo, facendo dialogare tutti gli attori presenti sul territorio, dalle istituzioni alle aziende, dal mondo della ristorazione a quello della formazione”.

La sostenibilità deve diventare un punto di riferimento prioritario per un ristorante. Quando si parla di antispreco non lo si deve fare meramente su basi economiche, ma soprattutto su un piano etico – spiega chef Andrea Nizzi, Presidente di Parma Quality Restaurants-. Noi chef per primi possiamo dimostrare che una cucina di qualità è anche una cucina sostenibile, innescando un circuito virtuoso nei comportanti della società. Essere creativi significa anche questo, assumere un nuovo approccio nel confronto del cibo. E l’aperitivo anti-spreco di Milano vuole essere un esempio di questa visione, partendo dalle nostre radici parmigiane, che ritroviamo nelle “Cialde di crosta di Parmigiano Reggiano e mousse di pomodoro” o nella “Pasta del giorno prima soffiata, con foglie di cavolo cappuccio essiccato”. Anche i “Crostoni di pane con la “fine” dei salumi” sono un modo per rendere gourmet quello che spesso diventa scarto, così come le “Bucce di topinambur con ristretto di pomodoro, sbriciolatura di grissini e l’olio dove hanno sostato le acciughe”, solo per citare alcune proposte che siamo sicuri sapranno conquistare gli ospiti presenti alla serata”.