L’ Obiettivo: rappresentare il mondo del turismo e il suo indotto, a partire dall’ agroalimentare e l’ artigianato. Conferito al sen. Gian Marco Centinaio, già Ministro dell’Agricoltura e del Turismo e oggi Vice Presidente del Senato la presidenza onoraria. Tutta la conferenza stampa su Radio Radicale

È stata presentata nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama l’Associazione Nazionale Ospitalità Italiana Made in Italy (ANOI). L’Associazione -è scritto in una nota stampa- comprende aderenti che afferiscono all’intero settore turistico e al suo indotto, comprese le produzioni made in Italy, note e apprezzate in tutto il mondo. Non si tratta quindi, di una semplice associazione di categoria, ma si propone di rappresentare in maniera trasversale diverse professionalità, dall’ospitalità tradizionale alle nuove forme di locazione breve, dai tour operator alla ristorazione, dall’agricoltura all’artigianato.

L’obiettivo dell’Associazione è promuovere i nostri territori dal Nord al Sud, con una particolare attenzione alle aree meno note del Paese, che mantengono un grande potenziale attrattivo e ricettivo. L’intento è di valorizzare la capacità di accoglienza e le eccellenze locali, i sapori tradizionali, le produzioni tipiche che possono contraddistinguere un territorio, rendendolo unico e per questo meritevole di essere visitato.

ANOI è nata dall’idea di cinque amici, che lavorano da lungo tempo nel turismo con ruoli diversi, e mantiene come riferimento ideale l’impegno profuso in questi anni nel settore turistico e nella promozione del Made in Italy agroalimentare dal sen. Gian Marco Centinaio, già Ministro dell’Agricoltura e del Turismo e oggi Vice Presidente del Senato. L’occasione odierna è servita anche a conferire al sen. Centinaio il titolo di Presidente Onorario dell’Associazione, presieduta da Rosa Lotito.

Il turismo è uno dei motori trainanti dell’economia del Paese”, ha affermato Centinaio. “In questo settore c’è bisogno di una rappresentanza unitaria, che sappia superare le differenze e interloquire al meglio con i soggetti istituzionali. L’Associazione che presentiamo oggi si propone questo ruolo non tradizionale e la mia speranza è che riesca a coinvolgere quante più realtà possibili e dare spunti utili alla politica per aiutare il turismo e il Made in Italy”.

A promuovere la conferenza stampa è stato il senatore della Lega, Vice Presidente della 9° Commissione del Senato, Giorgio Maria Bergesio, che ha ricordato l’approvazione nella giornata di ieri della proposta di legge di cui è primo firmatario, per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio: “Si tratta di una veste innovativa che vogliamo dare ai nostri agricoltori – ha spiegato – nonostante alcune scelte scellerate che vengono dall’Unione Europea. Mi auguro che il lavoro dell’ANOI possa contribuire a rafforzare sempre di più la prima parte della filiera produttiva agroalimentare, anche in chiave turistica”.

All’evento ha partecipato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che ha apprezzato l’intento dell’Associazione di rappresentare soggetti di ambiti differenti: “Spero – ha dichiarato – che possa servire a superare le contrapposizioni che esistono, ad esempio, tra chi si occupa di locazioni brevi e di ospitalità alberghiera. Inoltre, potremo lavorare insieme anche per aiutare attraverso il turismo la rinascita dei nostri borghi, di grande bellezza ma sempre più spopolati”.

La qualità dell’accoglienza dovrebbe essere un fiore all’occhiello dell’ospitalità italiana, soprattutto nei bed & breakfast, ma purtroppo non sempre è così”, ha affermato nelle sue conclusioni la presidente Lotito. “La nostra Associazione vuole essere un interlocutore delle Istituzioni locali e nazionali per migliorare i diversi aspetti dell’accoglienza, dalle strutture ai luoghi che le ospitano. Per questo è importante fare il nostro lavoro con passione e remare tutti nella stessa direzione, superando le contrapposizioni”.

La Presentazione della nuova Associazione Nazionale Ospitalità Italiana Made in Italy (ANOI)

La conferenza stampa su Radio Radicale QUI