Il docufilm sul signor G scritto e diretto da Riccardo Milani, consacrato il film-evento più visto del 2023, arriva in Tv

L’anno di Rai3 si aprirà nel ricordo di Giorgio Gaber. Il 1 gennaio la rete infatti trasmetterà, in prima serata, il docufilm, presentato alla Festa di Roma, “Io, noi e Gaber”, scritto e diretto da Riccardo Milani.

Il documentario era già uscito nelle sale, per soli tre giorni, lo scorso novembre come evento speciale, raggiungendo oltre 80.000 spettatori, e ora arriva in Tv proprio nel giorno dell’anniversario della scomparsa Giorgio Gaber.

Girato tra Milano e Viareggio, il lavoro si sviluppa nei luoghi della vita del Signor G,  attraversando  tutte le fasi della sua carriera artistica: dagli esordi nei locali di Milano al rock con Adriano Celentano, dal sodalizio  artistico e personale con Enzo Jannacci ai duetti con Mina e con Maria Monti, dagli anni della popolarità televisiva al palcoscenico con l’invenzione, assieme a Sandro Luporini, del Teatro-Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale. Sullo sfondo, il Teatro Lirico di Milano che oggi porta il suo nome.

Giorgio Gaber e Mina, 1970(GettyImages) Giorgio Gaber e Mina, 1970

Il docufilm vede la partecipazione speciale di Gianfranco Aiolfi, Massimo Bernardini, Pier Luigi Bersani, Claudio Bisio, Mario Capanna, Francesco Centorame, Jovanotti, Ombretta Colli, Paolo Dal Bon, Fabio  Fazio, Ivano Fossati, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino & Michele, Guido Harari, Paolo Jannacci, Sandro Luporini, Mercedes Martini, Vincenzo Mollica, Gianni Morandi, Massimiliano Pani, Giulio Rapetti ‘Mogol’, Michele Serra.

Giorgio Gaber e Ombretta Colli, 1970(GettyImages) Giorgio Gaber e Ombretta Colli, 1970

Il viaggio al cinema di ‘Io, noi e Gaber’ è stato bellissimo – ha dichiarato il regista Riccardo Milani – Un’avventura che è  partita dall’idea di dire grazie a Gaber e che giorno dopo giorno ha preso la forma di un ringraziamento collettivo. Riproporlo al grande pubblico, proprio nella ricorrenza della sua scomparsa, credo sia il modo più bello di ricordare che Giorgio Gaber va visto e ascoltato, adesso più  che mai, perché intercetta il meglio di ognuno noi: il senso critico, il concetto di libertà, il coraggio, il senso della comunità, la  passione civile. Ci sveglia dal torpore e ci fa rialzare la testa“.  

‘Io, noi e Gaber’ – ha spiegato Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari – rappresenta il commosso omaggio che dedichiamo a uno dei più grandi artisti italiani del dopoguerra. Raccontare la sua brillante carriera ci ha consentito di ripercorrere diversi decenni della storia sociale e culturale del nostro Paese, creando un peculiare intreccio tra  biografia e storia che rappresenta una delle cifre editoriali della Direzione Documentari. Grazie alla fondamentale partecipazione di sua figlia, Dalia Gaberscik, e alla regia di Riccardo Milani, il documentario fa emergere un ritratto più intimo e personale dell’artista, che rafforza il grande affetto che il pubblico italiano ha sempre dimostrato per lui, come l’accoglienza alla Festa del Cinema di Roma e il successo nelle sale cinematografiche hanno nuovamente  dimostrato“. Fonte Rai News