Incontro con Dario Dongo, candidato alle elezioni Europee per la lista Pace Guerra Dignità.  All’incontro partecipa Giampietro Comolli, agronomo economista enologo. Piacenza 29 maggio 2024 – ore 11:30
Palazzo Agricoltura via C. Colombo  35. Sala Visconti

Dario Dongo è un avvocato e giornalista, dottore di ricerca in diritto alimentare internazionale, docente in corsi di specializzazione, esperto in analisi dei processi agricoli alimentari. I temi che affronterà a Piacenza.

  1. Gli agricoltori, allevatori e imprese di trasformazione continuano a venire costretti a vendere i loro prodotti a prezzi spesso inferiori ai costi di produzione. Le ricette e i piani (UE 2019/633) fin ora adottati dal Parlamento Europeo e dalla Commissione e dal Commissario Agricolo anche con il plauso di relatori e onorevoli italiani da anni accasati a Bruxelles e Strasburgo non ha risoto le cause di una crisi che sta arrivando sempre più al pettine. Come dimostrano i trattori scesi in strada e in autostrada e nelle piazze dei palazzi del potere. Anche i governi italiani non hanno inciso minimamente su un tema “agricoltura” che vede l’Italia fra i principali attori europei e mondiali soprattutto per qualità, eccellenza, tracciabilità, controlli. L’ultimo DL Agricoltura non risolve.  Occorre un piano nuovo, una riforma per garantire un reddito a chi produce latte e ai trasformatori.

2. Peste suina.
Il sistema della “regionalizzazione” delle zootecnie, che proprio nel caso della peste suina africana è funzionato molto bene in Sardegna, si è rivelato come prevedibile inefficace a proteggere le filiere suinicole nel continente. Occorre ridefinire un nuovo modello e svilippo per garantire la biosicurezza delle filiere e la forza della tracciabilità e certificazione delle nostre eccellenze per i produttori e per le informazioni ai consumatori. Occorre, come proposto da Dongo alle rappresentanze degli agricoltori, un diverso intervento soprattutto per l’export dei salumi eccellenti

3.Energie rinnovabili e tutela dei territori.
La corsa e l’impegno alla formazione di impianti eolici e fotovoltaici ovunque può essere una minaccia per i suoli in generale, ma soprattutto per la produzione e produttività agricola e alimentare, ancor più se di eccellenza Dop e Doc. Guardando oltre i benefici, c’è bisogno di una ordinazione e riordino dell’intero sistema che non danneggi paesaggi, territori, distretti in una ottica di politica nazionale agro-ambientale che manca da anni. La pubblica utilità è importante ma non può essere guidata da poteri privati finanziari e agire con impianti inefficaci riceventi generosi sussidi pubblici, esponendo la nostra alimentazione di pregio a grossi rischi.  Le energie rinnovabili ci vogliono come quella idroelettica, fotovoltaico e solare senza consumo di suolo, geotermia, eolico off-shore ma con intelligenza anche sull’obsolescenza e durata.

4. Guerra o pace, quali priorità?
L’attenzione ai cambiamenti demografici e alle sue esigenze e governo deve essere una priorità della nostra società e del nostro governo verso le decisioni UE. Una priorità continentale UE deve legare istruzione, occupazione, salute e welfare soprattutto per chi ha meno. L’Italia invecchia sempre più e anche l’Europa, con incrementi di disabilità e milioni di italiani rinunciano alle cure per i costi, difronte anche a servizi e assistenza inadeguati ai cambiamenti socili e civili. La disabilità fisica ( e Dongo tocca con mano questa situazione su sedia a rotelle) può portare anche ad una disabilità mentale al punto che i diritti delle persone della convenzione ONU vanno applicati e non comunicati.

Giampietro Comolli

All’incontro è stato invitato e partecipa Giampietro Comolli, piacentino ex agricoltore, agronomo economista enologo editorialista e accademico, già stagista al Parlamento Europeo nel 1980 nello staff del Ministro Marcora e negli anni 2010-2014 per alcuni parlamentari sul tema Nuova Pac. Comolli interviene sul tema: “multilateralità dell’agricoltura italiana. Tra prodotti e alimenti, rivitalizzazione e cura ambientale delle aree interne e tracciabilità”.

“L’EFSA deve garantire, oltre la Sicurezza, anche la Qualità e la Sostenibilità del Cibo”

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