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Dopo che il governo italiano ha trasmesso la candidatura della cucina italiana all’Unesco è iniziata una grande campagna mondiale di sostegno in tutta Italia che durante Host Milano si è arricchito di un ulteriore supporto da parte della Federazione italiana cuochi che già nei mesi scorsi aveva aderito alla campagna.

Alessandro Circiello, portavoce della Federazione italiana cuochi e Rocco Pozzulo, Presidente nazionale hanno ribadito l’adesione della FIC:  «La nostra cucina merita questo riconoscimento e l’affermazione della cucina italiana Unesco è un riconoscimento alla nostra cultura e alle nostre biodiversità alimentari. Inoltre sarà anche un attestato per il lavoro de nostri agricoltori e per le aziende Italiane che promuovono la storia del nostro vivere all’italiana».

Rocco Pozzulo
Alessandro Circiello
In prima fila Morena Lo Presti

Le ulteriori adesioni alla campagna

Ricordiamo che i primi a proporre la candidatura sono stati  l’Accademia italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica, fondata nel 1953 da Orio Vergani, che vanta oltre 80 sedi all’estero, 220 in Italia e più di 7.500 accademici associati; la Fondazione Casa Artusi, fondata nel 2007 con il fine di promuovere “la cucina di casa italiana” come declinata da Pellegrino Artusi sin dalla seconda metà dell’Ottocento. La Cucina Italiana, fondata nel 1929, la più antica rivista gastronomica al mondo ancora in edicola.

Si segnalano, tra le personalità e varie comunità sostenitrici della candidatura: il professor Luigi Petrillo, uno dei più alti esperti in materia Unesco in Italia, Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura, la Fondazione Univerde, Gustoh24, Slow Food, ALMA (Scuola Internazionale di Cucina Italiana), ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UNPLI (Unione nazionale Pro Loco d’Italia)”, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, il Consorzio del Prosciutto di Parma e la Fondazione Parma Unesco city of Gastronomy e tantissimi altri. Leggere su Gustoh24