Ricco week end ai Musei del Cibo nel parmense

Sabato 29 maggio al Museo del Vino di Sala Baganza, alle 17 sarà presentata la nuova vetrina dedicata agli antichi attrezzi da vetraio per la produzione delle bottiglie da vino fra storia, tecnologia e bollicine.

Interverranno Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo e Vittorio Albertini, esperto di tecnologia vetraria, che ha donato ai Musei tutti gli attrezzi da vetraio esposti.

L’esposizione ripercorre le tappe principali della produzione manuale di bottiglie iniziata nel Seicento. La storia del vino ha un particolare debito con l’inglese sir Kenelm Digby (1603-1665), diplomatico, filosofo e fine gastronomo.

Nella sua vetreria, Digby mise a punto le prime bottiglie per vino di concezione moderna: più solide, grazie a un innovativo procedimento di lavorazione, di forma affusolata e di colore scuro, perché il prezioso e delicato contenuto fosse protetto dalla luce.

La produzione si avvaleva di strumenti specifici, che sono ora esposti nella nuova vetrina al Museo del Vino, e avveniva in differenti fasi.

Nella lavorazione manuale sono tre le principali fasi di lavorazione: la preparazione dell’abbozzo; la soffiatura finale che conferisce all’oggetto la sua forma definitiva e una terza di finitura dell’imboccatura. Nel video trasmesso nella sala, proprio di fronte alla vetrina, si può osservare una rara sequenza di soffiatura di bottiglie in una vetreria del 1907 e le attuali tecniche di produzione automatizzata.

Sempre sabato 29, alle 15.30 si svolgerà “Caccia alla filastrocca!”.

In omaggio a Gianni Rodari, una caccia al tesoro alla ricerca delle parole e delle rime del grande “inventa-storie”. L’attività è a cura di Pro Loco Sala Baganza ed è consigliata per bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Il laboratorio è organizzato seguendo tutte le norme di sicurezza previste. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione (IAT Parma, 0521.218889, attivo tutti i giorni 9-19).

Domenica 30 maggio, per tutti i partecipanti a “Fattorie Aperte”, iniziativa promossa dalla Regione Emilia Romagna, l’ingresso in tutti i Musei del Cibo sarà ridotto.

 www.museidelcibo.it

I bellissimi scenari dei Musei del Cibo

Dal lontano 2003, anno in cui è stato inaugurato il primo dei sette Musei le persone che hanno visitato i musei sono oltre 270.000. Il circuito, lo ricordiamo, ha il duplice obiettivo di fare didattica per i più piccoli e di raccontare Parma e il suo territorio sia ai turisti che agli stessi abitanti della zona, celebrando la ricchezza di una cultura agroalimentare famosa in tutto il mondo. (Su Gustoh24)