Le tante “Sicilie” nelle visioni delle cantine
L’interessante calendario di eventi de “Il vignaiolo si racconta” riprende questa sera, martedì 11 giugno, alle ore 20,30, con l’azienda vitivinicola Ciccolo, e già dal suo esordio, nelle scorse settimane, con un’altra affascinante realtà del vino siciliano, Cantina Marilina, il successo degli appuntamenti è stato garantito, a cominciare dall’ampia partecipazione di pubblico che ha aderito. Si tratta, infatti, di serate in cui a raccontarsi non sono solo i ristoratori e gli chef, attraverso il cibo e le materie prime, ma anche i produttori di vino e le loro cantine, i vitigni e i territori di appartenenza. Storie affascinanti di uomini, di donne e delle loro imprese nel contesto siciliano, come siciliano è il menu proposto.
Gli incontri enogastronomici si svolgono ai Quattro Calici, ristorante al centro di Messina, poco discosto dal lungomare e che del mare profuma, proponendo storie culinarie della tradizione e nuove versioni improntate alla modernità, non solo dello Stretto, ma anche dell’entroterra. Da anni, ormai, il locale è punto di riferimento di cittadini e turisti.
Nelle scorse sere, dunque, per il ciclo “Il vignaiolo si racconta: un menu, una cantina”, protagonista è stata Cantina Marilina, con la titolare imprenditrice Marilina Paternò, intenta ad accompagnare i commensali lungo i sentieri della sua storia enoica. Frattanto, dalle cucine, la Chef Patron Alessandra Strazzeri dava forma alle sue versioni dell’isola, presentate in sala dal marito, l’imprenditore Francesco Costanzo. Una versione familiare della ristorazione, che mantiene viva la propria passione per la tavola siciliana.
È stata, poi, Alessandra stessa a uscire dalla cucina, per spiegare il menu agli ospiti.
Antipasto, I marinati Quattro Calici
Abbinamento: Cuè IGP Terre Siciliane, Moscato Bianco
Panelle e baccalà mantecato
Abbinamento: Currivu Bianco IGP Terre Siciliane, Viogner e Chardonnay
Primo, Ravioli borragine, vongole e anemone di mare
Abbinamento: Sketta IGP Terre Siciliane, Grecanico
Dessert, Cuore di cassata
Abbinamento: Gocce d’Autunno, Rosso Passito 2018
Nei 35 ettari di Cantina Marilina, come ha illustrato la produttrice, l’80% sono dedicati alla coltivazione di vitigni autoctoni, come il Moscato, il Grecanico e il Nero d’Avola, mentre altri piccoli fazzoletti di terra sono destinati alle uve internazionali. Tra queste, ad esempio, l’interessante etichetta, 50 e 50, di Viognier e Chardonnay, con leggera macerazione di 24 ore, 6 mesi di affinamento in cemento.
Sui terreni bianchi calcarei dell’azienda, ciò che risalta maggiormente nei vini è la loro lucentezza, come per il Grecanico. Calore, sole, colori dorati, sapidità, ne fanno un vino dalla strada e dalla storia autonome, che Marilina ama definire “schietto”, che tiene poco in considerazione mode e commenti passeggeri. Un po’ come la cucina dei “Quattro Calici”, che va dritta per la propria strada. E questa strada porta dritta al mare suggestivo, che bagna le coste della Sicilia.