Prossimo appuntamento: l’edizione trentatreesima si terrà dall’8 al 12 novembre 2024

6.500 presenze al 32° Merano WineFestival nelle cinque giornate della manifestazione che celebra le eccellenze enogastronomiche selezionate da The WineHunter Helmuth Köcher e le sue commissioni d’assaggio. Confronto tra produttori, pubblico, mondo agro-scientifico, istituzioni e sempre più operatori del settore nazionali e internazionali grazie all’introduzione del The WineHunter Buyers’ Club. Nella foto di copertina l’autore dell’articolo con Romina Marovelli del Caseificio Marovelli.

Back to the roots” il claim dell’evento che ha segnato il ritorno al profumo della terra con un cambio di passo verso un futuro di piena sostenibilità con il lancio del nuovo concetto di“Sosteconomicità” ideato dal visionario patron Helmuth Köcher: “In tema di rispetto e cura della terra da consegnare alle nuove generazioni, NO al bicchiere mezzo pieno e SI alla piena tracciabilità di tutta la filiera”.

Una virata per tutto il settore quella impostata dal 32° Merano WineFestival; a partire dall’attenzione sempre maggiore verso gli operatori per i quali la rassegna sarà sempre più disegnata. 6.500 presenze totali, un numero contenuto e fortemente voluto dal patron Helmuth Köcher a conferma del suo obiettivo di rendere sempre più fruibili gli spazi per i visitatori e operatori del settore. E, poi, il nuovo termine “Sosteconomicità”, coniato da The WineHunter Helmuth Köcher per indicare il contenitore all’interno del quale i parametri della “sostenibilità” devono essere declinati. «Il concetto prezioso di sostenibilità deve essere collocato all’interno di un contesto più ampio dove chi produce rispetta la terra in ogni settore della filiera e allo stesso tempo, non rinunciando a fare impresa, immagina in questi termini il futuro della sua azienda», la sintesi di Köcher per definire quello che ci attende.

Dunque giro di boa per Merano WineFestival che con l’edizione 32, ideata da Helmuth Köcher nel 1992 e andata in scena dal 3 al 7 novembre, fa un salto nel futuro dell’enogastronomia e della viticoltura, lanciando con una metafora un messaggio chiaro alle nuove generazioni. «Quando si parla della Terra che ci ospita, compito dell’ospite è quello di rispettare l’oste capace di mettergli a disposizione così tanta ricchezza e così tanta varietà», esordisce Köcher.

Tanti gli eventi che hanno caratterizzato la manifestazione; a partire dai dibattiti, condotti da Andrea Radic, nella cornice dei Summit “Respiro e Grido della Terra” passando per i vari workshop con la partecipazione di importanti stakeholders i quali da anni scelgono il salotto di Merano per ragionare su quale sarà il futuro della viticoltura in un contesto geopolitico e ambientale in rapida evoluzione. Tra i nomi celebri Attilio Scienza, Luca D’Attoma, Nicola Biasi, Julien Dumercq ed esponenti di Coldiretti. Come di consueto Merano WineFestival è stata, inoltre, occasione perfetta per l’assegnazione di importanti riconoscimenti nel settore enogastronomico come i The WineHunter Award Platinum, il Premio Nel Segno di Zierock assegnato a Silvano Clementi, il Premio Godio conferito a Martino Longo e il concorso Emergente Sala che ha nominato i quattro finalisti che parteciperanno alla fase conclusiva di EmergenteSala in programma a metà maggio 2024 alla Villa Reale di Monza: Gianluca Grossi di Glam a Venezia, Andrea D’Alonzo di Il Fenicottero Rosa Gourmet all’interno di Villa Abbondanzi a Faenza (RA), Alessandro Scarsi di Trattoria Contemporanea a Lomazzo (CO), Alessia Rivano di Hostaria Ducale a Genova. (Da leggere su Gustoh24Bolivar ci racconta tutto sul premio “Emergente Sala”). 

Anche per questa edizione, molti i media presenti, tra cui le reti private nazionali come Mediaset e Rai, anche con la diretta tutti i giorni di RaiNews24 e la TV austriaca ORF, oltre ad alcuni media partner ufficiali come Radio Monte Carlo e wine influencer, per un totale di oltre 300 giornalisti accreditati. Allo stesso tempo, grande risonanza hanno riscontrato i canali social ufficiali di Merano WineFestival con oltre 650.000 account raggiunti nelle cinque giornate della manifestazione e 200.000 accessi al sito web.

PER IL MERANO WINEFESTIVAL, L’ECCELLENZA COME FARO FIN DAL 1992

Anche in questa edizione la sezione “The Festival” è stata dedicata alle menzioni speciali del The WineHunter Helmuth Köcher che quest’anno ha deciso di andare oltre. Infatti, accanto alla menzione PLATINUM – per quei prodotti che nel 2023 hanno raggiunto un punteggio superiore a 95/100 – e a NEXT PLATINUM – dove sono racchiuse le promesse del futuro già insignite del The WineHunter Award Gold nelle diverse categorie – il patron del Festival ha voluto presentare anche due nuove menzioni: ICONIC è la menzione speciale attribuita a quei vini che rappresentano un riferimento di eccellenza nazionale ed internazionale per un territorio, sono già stati insigniti del The WineHunter Award Gold, risultano già presenti sul mercato da almeno 25 anni e, infine, vengono prodotti da aziende storiche con almeno 50 anni di attività. UNIQUE, invece, è la menzione che certifica i prodotti già riconosciuti dal The WineHunter Award Gold, considerati unici per tipologia di vinificazione e/o affinamento, così come per vitigno oppure per condizioni pedo-climatiche estreme se non eroiche. Inoltre, Helmuth Köcher assieme al giornalista e membro The WineHunter della commissione di assaggio Andrea Radic ha pensato di riconoscere quest’anno il lavoro delle aziende inserendo in questa edizione 5 premi assegnati alle persone che si sono contraddistinte per gli elementi diGenialità, Famiglia, Innovazione, Conquista e Territorio assegnati rispettivamente a Camillo Zulli, Bio Cantina Orsogna, Cantina Colosi, Emanuele Kottakhs di UnderWaterWines, Maurizio Zanella, Fondatore di Ca’ Del Bosco e Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

L’INDIMENTICABILE DI MERANO WINEFESTIVAL

Tra i tanti momenti indimenticabili del 32esimo Merano WineFestival, sicuramente l’apertura con la rassegna bio&dynamica con i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e da agricoltura integrata sui quali Helmuth Köcher è un vero e proprio precursore e che, sempre più, si stanno ritagliando uno spazio importante nel contesto del festival, in particolare, anche per la capacità che questi prodotti hanno di esprimere la genuinità dei territori. Quest’anno Merano WineFestival ha visto in esposizione ben 160 produttori e più di 300 etichette bio&dynamica. Una partenza con la gettonatissima Masterclass firmata dall’enologo Luca D’Attoma a tema la territorialità. Quindi, il Mercato della Terra, a cura di Slow Food Alto Adige, è stato intitolato ad Agitu Ideo Gudeta, la pastora di origini etiopi ma trentina d’adozione freddata da un suo collaboratore. Una intitolazione alla quale ha partecipato Barbara Nappini, presidente nazionale di Slow Food. Nella sala grande del Kurhaus, la serata di Gala alla quale sono state invitate 450 persone, ha visto la presenza di tanti ospiti importanti che hanno potuto assaggiare il “Freedom Blend 2014”, ovvero un grande vino della Pace dal valore simbolico perché prodotto con vitigni provenienti dall’Ucraina, dalla Moldavia e Georgia. Sempre molto apprezzati gli showcooking, tra alcuni glichef Antonio Tubelli, Umberto Mazza, Sara Preceruti e Umberto De Martino, nei due veri e propri palcoscenici diCampania Felix e Abruzzo Sostenibile che hanno accompagnato tutto il festival presentando il meglio di queste due regioni capaci di tradurre nel piatto e nel bicchiere il concetto di territorialità enogastronomica. Iconici i due eventi nel Castello Principesco dove è stata proposta una verticale 2006, 2016 e 2019 di Masseto la cui storia è stata raccontata direttamente dal Marchese Lorenzo Frescobaldi. Quindi, le “Vite parallele del Tignanello e del Sassicaia” nelle annate 1990, 2008 e 2018 sono state presentate da Oscar Farinetti alla presenza della Marchesa Albiera Antinori e della Principessa Priscilla Incisa della Rocchetta. Spettacolare la sciabolata di 32 Magnum sulla passerella Lenoir alla quale hanno partecipato le istituzioni, partner della manifestazione e giornalisti.

Tra i tanti appuntamenti fuori festival, la presentazione presso Cantina Merano – Marlengo della Guida Osterie d’Italia 2014 by Sloow Food. Inoltre, l’importanza della cultura del calice per esaltare l’unicità di ogni singolo vino” organizzato in collaborazione con Italesse, oltre alla Masterclass Georgia con i “Vini Qvevri – I vini in anfora” e la Masterclass di Cobo Winery “Eccellenze dall’Albania” guidata dal wine critic Luca Gardini. La presentazione dei due libri “Terradivina” di Riccardo Corazza e di “Intrepide, Storie di donne, vino e libertà” di Laura Donadoni. E nella giornata conclusiva, il classico con l’appuntamento riservato agli amanti dello champagne Catwalk Champagne&More con la partecipazione di Florence Guyot con il “Teatro di Marguerite Guyot” che ha chiuso così il festival e dato appuntamento al prossimo anno dall’8 al 12 novembre.

Da segnalare il cooking show presso lo stand della Regione Campania con gli chef Lino Scarallo,  Peppe Aversa del ristorante Il Buco di Sorrento, realizzato Stella Michelin di Palazzo Petrucci, Napoli, e dello chefin collaborazione con i ragazzi dell’Istituto Alberghiero ISISS Marconi di Vairano Patenora, della preside professoressa Filomena Rossi.

SELEZIONATI PER VOI

  • Cantina Feudi Spada: Alessandro Leoni enologo e proprietario dell’azienda Agricola Feudi Spada, nelle vicinanze di Orvieto ha presentato al Merano Wine Festival il nuovo vino chardonnay Monte Alfina Umbria IGP 2021, prodotto in appena 659 bottiglie.

Per informazioni www.feudispada.it

  • Salmone Upstream il salmone pregiato di Claudio Cerati da Parma alla natura selvaggia delle isole Fær Øer. Upstream nasce dalla passione per la buona cucina del suo titolare.

Per informazioni: www.upstreamsalmons.com

  • Roteglia 1848: nell’opificio Roteglia da oltre 160 anni si occupano di produzione e vendita di liquori artigianali tipici di Sassuolo, rispettando le ricette tramandate da generazione in generazione. Si consiglia di provare il Sassovo, liquore allo zabaglione, delicato e pastoso, un mangia e bevi morbido, dolce e dal retrogusto leggermente alcoolico. Per informazioni: www.roteglia1848.it

  • Franco Flagella Titolare di Ciro Flagella Rosso da Amare con Helmut Koecher
  • Ciro Flagella Rosso da Amare, produzione di pomodori pelati e succo di polpa. Senza aver subito alcun trattamento e raccolti a settembre dopo che hanno beneficiato di tutto il sole dell’estate, questi pomodori perdono gran parte dell’acidità e si distinguono per un perfetto grado zuccherino, oltre che per la naturalità di tutti gli ingredienti.

Da provare i datterini e la passata di datterini gialli.

Per informazioni: info@ciroflagella.it

  • Caseificio Marovella: Azienda di trasformazione del latte di alta qualità in formaggio, nata nella seconda guerra mondiale come atto di sopravvivenza alimentare da Giovanni Marovelli.

Da provare: il Bagiolo, formaggio a crosta fiorita prodotto con il latte di mucca.

Per informazioni: www.caseificiomarovelli.com

  • Scuppoz liquori: Azienda, abruzzese, di famiglia che da due generazioni produce e vende liquori artigianali, in questa edizione del Merano Wine Festival ha ottenuto il “Platinum The Wine Hunter” per l’Amaro del Fondatore, una miscela a base di erbe infuse in brandy invecchiato, in onore di Benito Cicconi, il fondatore.

Per informazioni:www.scuppoz.it

  • Consorzio di tutela Coppa di Parma

  • la coppa di Parma è un prodotto tradizionale di salumeria che ha ottenuto il riconoscimento come IGP dall’Unione Europe nel 2011. Il consorzio ha il compito di promuovere e valorizzare la coppa di Parma, attualmente raggruppa 21 produttori.

Per informazioni:www.coppadiparmaigp.com

  • Famiglia Cotarella: è un’azienda vinicola e vitivinicola fondata a Montefiascone in Italia nel 1979. Una storia le cui radici affondano indietro nel tempo. Nel 1999 la Famiglia Cotarella ha acquistalo l’azienda agricola Marciliano di circa 260 ettari, posta sulla collina a sud di Orvieto.

Da segnalare il Montiano. Le uve attivate in ottimo stato sanitario e perfettamente mature in cantina, sono state selezionate con doppio passaggio manuale, prima di essere pigiate ed avviate nei tini troncoconici di acciaio destinati alla vinificazione del Montiano.

Per informazioni: www.famigliacotarella.it

  • Pastificio Bassolino: pastificio artigianale a Fratta Maggiore (Na).

Si consiglia di provare i Gigli.

Per informazioni: 081.3425390

  • Fratelli Pelizziari Prosciutti: Fratelli Pelizziari Prosciutti è una azienda a conduzione familiare di medie dimensioni, che crede fermamente nella qualità e nelle tradizioni.

I due stabilimenti si trovano nel centro di Langhirano e sono annoverati fra i prosciuttifici con le cantine più vecchie e profumate del Consorzio del Prosciutto di Parma.

Per informazioni: www.fratellipelizziariprosciutti.it/

  • Champagne Martin Orsyn Brut Premier Cru Tradition: uno stato d’animo, una transazione tra tinte forti e metalli lucenti che si inseguono senza mai essere né una né l’altro. Una provocazione che converge in altezza per trovare la sua massima espressione nel piacere del bicchiere.

  • Per informazioni: www.martinorsyn.it

  • Champagne Brut Nature Herbert Olivier: da oltre un secolo la famiglia Herbert coltiva sulla montagna di Reims, un rilevo boscoso situato nel dipartimento della Marna, nel nord-est della Francia, circa 4 ettari e mezzo di vigneti in Premier Cru. Olivier Herbert produce autonomamente dal 2005 grandi “champagne di Terroir” con un carattere unico al fine di continuare la tradizione di famiglia che è ormai giunta alla quarta generazione di contadini in Champagne.

  • Per informazioni: www.champagne-olivier-herbert.com

  • Raffaele Caldarelli Pasticcere: classe 1994, sin da bambino resta affascinato dall’arte dolciaria e da adolescente inizia subito a dar forma alla propria creatività nell’azienda di famiglia. La passione per l’arte della pasticceria, la continua ricerca di sapori e nuovi accostamenti gli ha consentito di affermarsi nel settore dolciario di qualità. La sua produzione è realizzata con prodotti di primissima scelta che gli permettono di divulgare con successo la tradizione e l’innovazione della pasticceria campana e del made in Italy. In ogni sua creazione Raffaele Caldarelli aggiunge un ingrediente speciale: L’AMORE. Grazie al suo talento, rafforzato da uno studio costante e da una profonda dedizione al lavoro, nonostante la giovane età, ha ricevuto importanti riconoscimenti. Abile nel coniugare la tradizione con l’innovazione, il pastry chef è un artista in continua evoluzione, capace di realizzare opere dolciarie attraenti per gli occhi e il palato.

Da segnalare il Panettone Bianca: Lievitato dal sapore delicato, ricco e sostanzioso, realizzato con soli ingredienti naturali. L’impasto alla vaniglia è arricchito da profumatissimi e morbidi cubetti di pesca semicandita che, fin dal primo morso sprigionano tutto il loro aroma e la loro intensità.

Per informazioni: www.raffaelecaldarelli.com

  • Hera nei Campi Il riso torna in Campania dopo 200 anni. Hera nei Campi, in collaborazione con l’Università degli studi Federico II di Napoli, riporta al Sud Italia la coltivazione del riso.

Un riso speciale, dal chicco enorme: MAGNUM.

Riso magnum è un’esclusiva Hera nei Campi: è il primo chicco a granello gigante aromatico da risotto.

Per informazioni: www.heraneicampi.it/

DOVE DORMIRE A MERANO

Per un ottima ospitalità a Merano Wosching Haus Roemer Living

Wosching Haus Roemer Living:Edificio storico in perfetto stile Liberty, totalmente restaurato nel 2019, dove l’eleganza della tradizione si intreccia con la ricercatezza del design. Gli appartamenti a Merano si trovano nei pressi di Porta Venosta, a pochi passi dalla via dei Portici, punto di riferimento naturale dello shopping cittadino, dall’incantevole Passeggiata Tappeiner, che dall’alto dei suoi 380 metri d’altezza offre meravigliosi punti panoramici e a pochi minuti a piedi dalle famosissime Terme, per chi vuole semplicemente staccare la spina e godersi qualche ora di relax in pieno centro.

L’ accoglienza della DirettriceGessica Aiello fa di questa location il posto giusto per una vacanza o per un soggiorno di lavoro.

Per informazioni:www.woschinghaus.it

DOVE MANGIARE A MERANO

Trattoria Mainardo: vicinissima all’ingresso dei portici, a conduzione familiare con una cucina con piatti locali eccellenti è un ottimo servizio a tavola.

Ottimi Canederli con Burro e parmigiano e le costine di Maiale.

Per informazioni: 345 1575412

Konditoreipoehl: ottima Pasticceria con possibilità di assaggiare un ottimo Strudel.

Per informazioni: www.konditoreipoehl.it