La bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza messo a punto dalla task force di Draghi delude fortemente l’associazione ambientalista Verdi Ambiente e società.

La dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello

Ci siamo, tra oggi e domani il Parlamento dovrà dare il suo voto ad uno degli atti più importanti degli ultimi anni: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Abbiamo detto che questa doveva essere l’occasione per una vera transizione ecologica, per un cambiamento del modello di produzione e degli stili di vita, per una ripresa economica che punti ai lavori verdi, per la messa in sicurezza del territorio, per la scelta dell’energia pulita.

Nel PNRR presentato ieri, si intravedono aspetti molto positivi ma ancora insufficienti. Infatti se questo Piano Nazionale ha correttamente individuato delle specifiche aree di intervento, sono state previste davvero poche risorse per i trasporti pubblici, che porterebbero davvero ad una riduzione dell’inquinamento nelle città; per la sicurezza idrogeologica che garantirebbe finalmente la tutela del territorio; e per l’economia circolare, obiettivo imprescindibile per la riduzione ed il corretto smaltimento dei rifiuti.

Sarà anche importante che, a differenza di quanto successo in questi giorni, ci sia una reale partecipazione della società civile ed un corretto coinvolgimento del Parlamento affinché, dopo il voto su questo PNRR, si possa lavorare per raggiungere una vera transizione ecologica che porti giustizia climatica e giustizia sociale”.