Ci sono località delle varie regioni d’Italia, che ho avuto la fortuna di visitare grazie al mio lavoro, che mi hanno lasciato nella mente e nel cuore ricordi indelebili, suggestioni ed emozioni uniche; forse per la loro bellezza architettonica, per gli ambienti naturali, per la storia che si respira nelle strade, o per i sapori indimenticabili della cucina tradizionale locale.
La prima volta che andai in Calabria, per esempio, fui decisamente fortunato in quanto dovetti raggiungere Tropea per occuparmi di un documentario sulla sua celebre cipolla rossa: prodotto unico al mondo. Inutile dire che me ne innamorai subito: della cipolla e della città. Dell’ortaggio avrò altri momenti per scriverne ma di Tropea, se avrete la compiacenza di leggere queste mie poche righe, voglio con piacere raccontarvi qualche mia sensazione.
La Calabria è una regione a tratti verde e generosa ma anche nuda, spoglia e arida, le colline si alternano alle coste e alle pianure, alle montagne e alle valli. Le scogliere regalano anfratti di straordinaria bellezza dove il blu del mare si miscela con il colore del cielo come un’unica pennellata di un grande impressionista.
Ed è su questa terra del sud Italia che troviamo una perla di rara bellezza: Tropea
Posta in un tratto di costa chiamato Costa degli Dei Tropea offre una cornice naturalistica che nulla ha da invidiare alle isole caraibiche. Il mare è pulito, limpido e trasparente, la sabbia delle spiagge è bianca, il sole caldo e avvolgente.
Ma Tropea non è solo mare e divertimento estivo, sarebbe un errore imperdonabile pensarlo, il suo storico e importante passato lo si respira appieno passeggiando per le vie del centro città. Antichi palazzi dai portali pregiati di nobili e aristocratiche famiglie si alternano alle chiese, alle mura e alla torri. All’interno dei luoghi di culto si custodiscono pregiati tesori artistici. Nei secoli scorsi i Romani la resero centro di notevole importanza, ma tale fu in altre epoche per Bizantini e Normanni e la sua prosperità continuò anche in epoca Aragonese.
Dalla via centrale del centro storico, ricca di botteghe artigiane e di negozi che propongono i prodotti tipici enogastronomici, si raggiunge una terrazza dalla quale si ha la totale consapevolezza della posizione fisica della città. Tropea è di fatti posizionata a 70 metri di altezza, una terrazza di roccia naturale a dirupo sul mare. Il panorama dalla ringhiera è stupendo. Oltre al blu del mare e il bianco delle spiagge bellissima è la visione della chiesa più rappresentativa della città: Santa Maria dell’Isola posizionata su di un promontorio. Di origini medioevali è diventata nel tempo un’icona della Regione.
Oltre ai negozi e alle botteghe artigiane, quelle delle ceramiche in particolare, in città c’è un nutrito numero di locali dove mangiare bene. Si può gustare la cucina tipica scegliendo differenti soluzioni di posto e di prezzo. Naturalmente oltre all’ottimo pesce non potete non assaggiare qualche piatto che includa come ingrediente la cipolla rossa. Non trascurate nemmeno i vini e l’olio del territorio, in abbinamento ai piatti, e la famosa Nduja di Spilinga prodotto della norcineria calabrese.
Molte le attività nel periodo estivo a vantaggio dei tanti turisti che la raggiungono, le sagre legate ai prodotti come appunto la cipolla e il pesce azzurro, ma anche le manifestazioni artistiche di squisito intrattenimento e gli eventi legati alla cultura e al suo mondo sempre in evoluzione.
Per la sistemazione alberghiera ampia è l’offerta che spazia dalle case vacanze, agli alberghi ai residence. Si registra anche la presenza di svariati B&B posizionati su tutto il territorio, centro storico compreso.
Gli amanti delle imbarcazioni possono usufruire del porto turistico di recente costruzione da dove è facile raggiungere insenature e baie incontaminate, nonché le isole Eolie in particolare Vulcano e Stromboli.
Una bella località dove godersi delle giornate di vacanza senza farsi mancare nulla: mare, sole, arte, cultura, storia e buona tavola. Una curiosità, un noto tropeano, così si chiamano gli abitanti di Tropea, è stato Raffaele Vallone, meglio conosciuto come Raf Vallone, attore, calciatore, giornalista, interprete di fotoromanzi e partigiano italiano. Con la maglia del Torino vinse la Coppa Italia 1935/36, scrisse per l’Unità e La Stampa mentre come attore si ricorda uno dei suoi film più celebri del 1949: Riso Amaro.
Da quella mia prima volta a Tropea sono passati tanti anni e ogni volta che ho avuto la possibilità di tornarci ho scoperto qualcosa che non conoscevo ancora. Allora, appuntamento a Tropea, tra passato, presente e futuro.