Il pubblico del Congresso potrà apprezzare una selezione dei migliori distillati scozzesi, dai gin agli scotch whisky artigianali, e alcune produzioni food di nicchia, dalle marmellate agli shortbread. Previsti anche un pairing tra scotch whisky e Parmigiano Reggiano DOP di diverse stagionature, in collaborazione con il Consorzio di Tutela, una verticale di scotch whisky e una masterclass a Identità di Cocktail.

Scottish Development International, l’agenzia ufficiale del Governo scozzese che promuove i rapporti commerciali tra la Scozia e i mercati esteri, si presenta per la prima volta a Identità Golose. Ai foodie e agli operatori di settore in arrivo a Milano, la Scozia mostra l’eccellenza delle sue produzioni artigianali nei settori del beverage, dal gin allo scotch whisky, e del food, dagli shortbread alle marmellate.

Fino al 30 gennaio, allo stand di Scottish Development International a Identità Golose, nella piazza principale del Congresso, si alterneranno alcune delle più prestigiose distillerie artigianali scozzesi. A inaugurare lo spazio saranno Glasgow Distillery e The Glenturret Distillery (importate in Italia dal Gruppo Meregalli). Domenica 29 gennaio sarà la volta di Douglas Laing & Co, Angus Dundee e Arran, i cui whisky sono rappresentati da Rinaldi 1957. A suggellare la presenza di Scottish Development International a Identità Golose saranno Edinburgh Gin Distillery e BrewDog, entrambe nel portfolio di Ghilardi Selezioni.

Il pubblico del Congresso avrà la possibilità anche di apprezzare alcune produzioni food scozzesi di nicchia. È il caso delle marmellate Mackays, una delle più antiche aziende produttrici della Scozia orientale, nata nel 1938 dalla conversione di un impianto di lavorazione di carote in azienda produttrice di marmellate, ottenute dai frutti di bosco raccolti nei terreni circostanti. E dei tradizionali biscotti al burro Walker’s shortbread, ancora oggi prodotti secondo i dettami di una ricetta che vanta oltre 120 anni di storia.

Identità Golose 2023 vedrà Scottish Development International impegnata anche in tre importanti appuntamenti. Il primo evento si è svolto ieri sabato 28 gennaio,  in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano. Parmigiano Reggiano goes to Scotland: a unique pairing experienceconsiste nellabbinamento di diverse stagionature della DOP con una selezione di scotch whisky d’eccellenza, dalle Lowlands alle Highlands.

Affiancato da Simone Ficarelli, esperto assaggiatore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, a guidare la degustazione dei single malt sarà Roberto D’Alessandro, Spirits Specialist del Gruppo Meregalli: «Dovendo immaginare quattro referenze scozzesi da abbinare al formaggio a pasta dura più celebre del mondo, la scelta è ricaduta su due distillerie: Glasgow 1770 e The Glenturret. Dopo un attento studio delle loro caratteristiche, abbiamo deciso di sposare Glasgow 1770 Triple Distilled, che è fruttato e complesso nella sua freschezza, al Parmigiano Reggiano DOP stagionato 24 mesi, per il suo equilibrio tra sapidità e dolcezza. Glasgow 1770 The Original, che richiama il mondo della pasticceria, la frutta secca e i mieli, è perfetto in abbinamento con un Parmigiano Reggiano DOP 30 mesi, per la sua friabilità e sentori di brodo di carne e burro fuso. Passando alla seconda distilleria, il Glenturret Triple Wood, con il suo aroma di frutta matura, spezie e agrumi, è ottimo proposto con un Parmigiano Reggiano DOP stagionato 36 mesi. Infine, il Glenturret invecchiato 15 anni, con la sua complessità e struttura, sorprende se assaggiato insieme con un Parmigiano Reggiano DOP 60 mesi, intenso e granuloso, capace di emozionare».

Il commento di Nicola Bertinelli

Nicola Bertinelli

Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha voluto commentare così il pairing: «Il Parmigiano Reggiano DOP è un prodotto versatile che dà carattere ai grandi piatti e che si abbina con disinvoltura ai vini e ai distillati più blasonati. Le diverse stagionature regalano sensazioni aromatiche differenti e lo rendono particolarmente versatile in cucina, adattandosi a molte preparazioni e abbinamenti. Quello tra Parmigiano Reggiano e whisky scozzese è un pairing azzeccato, soprattutto quando si utilizzano le lunghe stagionature: il formaggio prende un sapore deciso con note di spezie e frutta secca che si sposa perfettamente con il pregiato distillato scozzese».

Nel pomeriggio di domenica 29 gennaio, alle h 15:00, nello spazio di Scottish Development International, è prevista una verticale di scotch whisky, con le eccellenze artigianali di Douglas Laing & Co, Angus Dundee e Arran. Come spiega il curatore, Paolo Vercellis, Brand Manager Rinaldi 1957, «Le parole chiave sono qualità, cultura e territorio. La selezione che proponiamo riflette la poliedricità della Scozia. Il fil rouge è l’invecchiamento di qualità nel panorama del Single Malt Whisky: si spazia dalle Highlands scozzesi, con Glencadam 13 Years Old, al territorio dello Speyside con Tomintoul 16 Years Old, per arrivare sulle isole. Prima Isle of Arran, con Arran Bodega Sherry Cask, poi l’Isola di Islay, con l’unico whisky torbato della verticale, il Big Peat di Douglas Laing».

Il terzo appuntamento firmato Scottish Development International è inserito nel palinsesto di Identità di Cocktail. L’appuntamento è per lunedì 30 gennaio, alle h 11:40, nella sala congressi Arena. Federico Turina, Head Bartender di Ceresio 7, a Milano, racconterà la storia e le tradizioni dei distillati scozzesi, attraverso gli aromi e i profumi dei suoi gin e dei suoi scotch whisky. La masterclass “Scozia, l’avventura del Ginepro” ripercorrerà l’iter che ha portato la Scozia a diventare il primo esportatore di gin in Europa. Una storia che si intreccia con le tradizioni di un territorio che vive di produzioni artigianali. Ne sono campioni i gin di Edinburgh Gin Distillery e di BrewDog e lo scotch whisky di Torabhaig Distillery. «Abbiamo pensato di presentare questi distillati in un modo rivoluzionario rispetto alle aspettative comuni del pubblico. Infatti, nell’immaginario i gin sono in pairing con le toniche e i whisky devono essere degustati in purezza – spiega Federico Turina -. Io ho preferito ideare dei cocktail che potessero, da un lato, esaltare le caratteristiche di ogni spirits, le note botaniche, agrumate, e marine, dall’altro, smorzarne i tratti più duri grazie alla dolcezza delle marmellate Mackays. Armonizzare i sapori è la chiave per rendere ogni distillato apprezzabile al palato non solo dei più esperti, ma anche di chi si avvicina da poco al mondo degli spirits».

Le conclusioni sono affidate a Claudio Sinibaldi, Direttore dell’Ufficio Italiano di Scottish Development International presso il Consolato Generale del Regno Unito a Milano: «Siamo estremamente felici di partecipare per la prima volta a Identità Golose come espositori, e di coinvolgere una decina di produttori di eccellenze scozzesi nel food & beverage che, grazie al lavoro di alcuni tra i migliori importatori italiani, sono conosciute e apprezzate dai professionisti dell’alta ristorazione e del bartendering. L’Italia è infatti il settimo mercato di sbocco tra i Paesi europei per le esportazioni scozzesi nel settore degli alimenti e delle bevande e addirittura la quarta destinazione, a livello globale, per le esportazioni di prodotti ittici. Nel comparto beverage, il Regno Unito ha esportato verso il Bel Paese 94.000 ettolitri di gin nel 2021, per un valore stimato di circa 48,9 milioni di euro: parliamo di una quota del 73% a volume e del 58% a valore sul totale del gin importato in Italia. Si stima che l’80% della produzione britannica di gin sia legata alla Scozia, tra nord e sud della Scozia, sono infatti oltre 50 le distillerie specializzate nella produzione di gin, per un totale di oltre 100 varietà artigianali di altissima qualità. Altrettanto significativi sono i numeri riferiti allo Scotch Whisky: nel 2021 sono state esportate oltre 1,3 miliardi di bottiglie di Scotch Whisky in 180 Paesi, pari a 44 bottiglie al secondo, per un valore dell’export pari a 4,5 miliardi di sterline. L’Italia ha registrato un valore delle importazioni di Scotch Whisky pari a circa 47 milioni di sterline, tornando quasi ai livelli pre-pandemia. Identità Golose è senz’altro tra le migliori manifestazioni in Italia per promuovere la qualità delle nostre produzioni, che nel 90% dei casi si rivolge esattamente al target dell’alta ristorazione e della miscelazione nel segmento super-premium».

Parmigiano Reggiano a Identità Golose: gli appuntamenti con i protagonisti della ristorazione italiana

Per la terza edizione consecutiva, il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna a Identità Golose come main sponsor. Parmigiano Reggiano e Scotch Whisky: a Identità Golose il Parmigiano Reggiano incontrerà la Scozia. Leggere QUI