Al via la settimana delle Anteprime di Toscana”: ecco tutti gli appuntamenti curati dai rispettivi Consorzi

E’ iniziata (il 14 febbraio) la settimana delle Anteprime dei vini di Toscana, con un evento dedicato alla stampa di settore italiana ed estera, l’obiettivo non solo di presentare novità e far conoscere le eccellenze vinicole del territorio, ma anche di gettare uno sguardo più approfondito sull’andamento di tutto il settore.

La giornata inaugurale “PRIMANTEPRIMA”, nello specifico, ha visto ospiti diverse personalità istituzionali della regione, da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a Leonardo Basilischi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, a Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze, cuore organizzativo dell’evento, e ancora Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana, incaricata del coordinamento della comunicazione e dell’ufficio stampa.

Diversi i relatori intervenuti, sotto la sapiente e piacevole direzione di Tinto (Nicola Prudente, protagonista di Decanter su RaiRadio2 e di Camper su Rai1), i quali hanno messo in luce come quella appena passata non sia stata un’annata affatto semplice per i Vini Toscani (e non solo), i quali hanno dovuto fare i conti con fattori economici, climatici e gestionali. Va precisato che l produzione di vino vede la Toscana settima tra le regioni italiane in termini di volumi, ma con ben 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT, e ciò la pone a pieno titolo tra le aree strategiche del settore.

Le degustazioni a Firenze

LA PRODUZIONE

Le concause che hanno contribuito a ridurre la produzione regionale vedono tra i protagonisti le temperature troppo basse durante il germogliamento e l’eccessiva pioggia primaverile che ha innescato malattie fungine quali la Peronospora. Secondo le prime elaborazioni ancora provvisorie, riporta Fabio Del Bravo, dirigente della Direzione dei Servizi per lo sviluppo rurale di ISMEA, nel 2023 sono stati imbottigliati 1,2 milioni di ettolitri di vino DOP toscano, in flessione del 7,6% rispetto all’anno precedente, mentre l’IGP con 690 mila ettolitri ha registrato una flessione del 6%, registrando performance inferiori rispetto alla media nazionale.

L’EXPORT

Carlo Flamini, direttore dell’Osservatorio del Vino di UIV – Unione Italiana Vini, è spettato il compito di mostrare l’andamento del mercato e delle esportazioni. Facendo proiezioni fino a fine anno tenendo conto dei dati Istat gennaio-ottobre, ha riferito, si stima una flessione delle esportazioni di DOP toscane del 13%, accompagnato da un -5% dei valori. A influire sul calo, la forte concentrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (31% del volume e 38% del valore), mercato oggi in profonda trasformazione, e il calo della domanda nei paesi Extra UE, mentre si limitano le perdite entro i confini comunitari. La riduzione del consumo di vino negli Stati Uniti sarebbe imputabile ai cambiamenti socio-culturali che stanno attraversando il Paese, nel quale Il profilo del consumatore che ha decretato il successo dei vini italiani della prima generazione (dagli anni Sessanta in poi), fortemente conservativo, di etnia bianca, residente principalmente sulla costa atlantica, sta lasciando il posto a un mix di consumatori diversi per etnia, abitudini, aspirazioni.

IL CLIMA

A chiudere il cerchio interviene Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio LaMMA, il quale ha posto l’accento sui cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta, con particolare attenzione alle ripercussioni che questo può avere – e sta avendo – sulla produzione di vino e più in generale sull’agricoltura. Nel suo intervento, di più ampio respiro, ha cercato di portare alla luce quali sono i cambiamenti che il settore agricolo ha già messo in atto e quali invece i cambiamenti di cui ancora necessita, tra i quali spicca una migliorata gestione delle acque, ormai sempre più concentrate in brevi periodi dell’anno. La Regione Toscana, afferma, sta spingendo per incentivare metodi innovativi di coltivazione e di gestione idrica, impianti sperimentali e agricoltura di precisione, anche grazie all’approvazione del Bando PNRR che ha portato nelle casse della regione più di 22 milioni di euro da destinare all’ammodernamento dei macchinari agricoli.

La manifestazione si è chiusa con la consegna del premio Kyle Philips da parte della vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, e del presidente di ASET – Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana Leonardo Tozzi ad Alessandro Franceschini, il quale si è detto onorato per un premio che vuole essere il riconoscimento di un modo etico e professionale di fare giornalismo.  

 “La Settimana delle Anteprime di Toscana” prosegue con con gli appuntamenti curati dai Consorzi:

  • Chianti Classico Collection (15 – 16 febbraioStazione Leopolda, Firenze),

  • Anteprima Vino Nobile di Montepulciano (16 – 17 febbraio, Montepulciano),

  • Chianti Lovers & Rosso Morellino (18 febbraio Fortezza da Basso, Firenze)

  • Anteprima L’Altra Toscana (19 febbraio, Palazzo degli Affari, Firenze).

Anteprime di Toscana

Verso la presentazione di “PrimAnteprima 2024”. Leggere su Gustoh24