Il delivery sul cartaceo e in tv, l’e-commerce nell’informazione sul web: ecco i nuovi “topic trend”  del cibo sui media

Durante il Festival del Giornalismo Alimentare è stata presentata l’indagine realizzata da Eco della Stampa in collaborazione con il Master Cibo e Società dell’Università Milano Bicocca che ha analizzato come i media hanno affrontato il tema del cibo dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il team interdisciplinare di ricerca ha monitorato, da febbraio 2020 a febbraio 2021, circa 5000 testate nazionali, oltre 20.000 siti web italiani e circa 150 emittenti nazinali tra radio e tv nel periodo febbraio 2020 – febbraio 2021.

Sul palco a raccontare i dati dell’indagine Pietro Biglia, direttore marketing de l’Eco della Stampa, Laura Prosperi, coordinatrice del Master Cibo e Società dell’Università Bicocca e il capo redattore economia del Corriere della Sera Nicola Saldutti.

Fra i risultati più interessanti la parte della ricerca che si è concentrata sui topic trend di ogni media. E’ risultato infatti che il web sbilancia la propria attenzione verso l’e-commerce, stampa e tv prediligono il tema del delivery, affrontato soprattutto in chiave sociale (rispetto cioè alla mancanza delle norme di sicurezza minime o della tutela de diritti del lavoro dei rider) anche se è da segnalare come le testate cartacee abbattano la loro resistenza a parlare dell’acquisto da remoto, dando spazio ai nuovi trend di spesa online di prodotti gastro alimentari ed enologici. Le radio, confermandosi il mezzo di comunicazione a maggior radicamento locale, si sono concentrate invece sul racconto dei mercati contadini e rionali.

L’indagine conferma a pieno come l’attenzione dei media rifletta le trasformazioni del mondo reale: lo spazio alla narrazione di cibi pronti e dei ristoranti si è decisamente ridotto a favore di quello dato alle ricette da fare a casa e al cibo inteso come fonte di convivialità.

Per quanto riguarda le tematiche travel, si mantiene costante lo spazio dato ai viaggi fuori porta per motivi enogastronomici, come visite a cantine, frantoi e alle grandi regioni a vocazione gastronomica, mentre si abbassa notevolmente il racconto di sagre e manifestazioni a tema food locali.

Per quanto riguarda invece la narrazione delle diete non fanno notizia, in termini comparativi, quella vegetariana e quella vegana, surclassate dalla mediterranea e dalla chetogenica, nonostante l’impatto ambientale triplo di quest’ultima rispetto alla mediterranea. Guardando ai disturbi del comportamento alimentare, la grande protagonista sinistra del lockdown è l’anoressia nervosa, con un incremento delle segnalazioni e un aggravamento dei casi e delle degenerazioni. Si registra un’attenzione relativa e una sorta di rimozione sui media del problema dell’alcolismo nelle sue forme più sotterranee (per esempio l’uso domestico o l’abuso soltario).

Rispetto ai Novel Food invece, cioè i nuovi cibi che catturano l’attenzione dei lettori, il 50% degli articoli riguarda le meduse, il 30% gli insetti e il 20% le alghe.