Nella regione Lazio con Donatella Bianchi si può battere la destra e riportare i delusi al voto

E’ ufficiale: nasce la lista civica nella regione Lazio in appoggio a Donatella Bianchi che vede Alfonso Pecoraro Scanio con la sua rete Ecodigital a proporla e che vede il forte sostegno anche di Giuseppe Conte.

La lista polo progressista esprime anche il più giovane capolista di tutte le liste, lo Startupper Ecodigital 19enne Leonardo Ruzzante.

Il polo ecologista e progressista è il progetto evocato da Conte alla sua uscita da palazzo Chigi. Io lo invoco dal 2013 quando votai alla camera M5S e al senato Loredana De Petris di Sel che oggi, non a caso, è in questa nuova iniziativa. Zingaretti elogiò il discorso di Conte salvo poi cambiare idea. Questa lista è un seme di un progetto più ampio di un’alternativa ecoProgressista alle destre”.

“Conte può guidare un Ulivo o un’Unione EcoDigital 2050 che ci porti non solo a vincere ma a dare una svolta davvero progressista e ecologista a questo Paese prigioniero di lobby e incrostazioni burocratiche ma ricco di energie positive e di solidarietà e Innovazione dal basso. Nel 2004 fui il primo leader progressista a proporre Prodi per battere Berlusconi e nel 2006 ci riuscimmo. Oggi la priorità è la transizione ecologica e digitale, la lotta alla povertà anche dei ceti medi e la redistribuzione di una ricchezza sempre più concentrata in poche persone e aziende straricche. Conte sta rappresentando questa sfida” aggiunge Pecoraro Scanio: “L’Ulivo o anche gli stessi Ds avrebbero subito sostenuto una giornalista civica indipendente come la Bianchi come candidata alternativa alla destra come si fece nel 2005 con un giornalista indipendente di nome Piero Marrazzo. Stavolta invece il Pd del Lazio si è arroccato su candidatura di partito puntando su un programma estraneo alla tradizione progressista sostenendo quegli inceneritori esclusi già nel 2006 e anche prime dai programmi delle coalizioni progressiste. Oggi Conte ha credibilità e forza elettorale per essere il perno di un vero polo ecologista e progressista alternativo alle destre e la sua proposta di programma e di candidata per la presidenza della Regione di un’autorevole figura indipendente dimostra quella capacità di leadership espansiva che serve per convincere e vincere“.

Quindi Pecoraro Scanio lancia la corsa per la vittoria: “Non sottovaluto difficoltà e sondaggi ma l’elettorato ha dimostrato una mobilità decisamente superiore al passato. Le stesse vittorie del M5S nel 2013 e 2018 e la grande rimonta di Conte del settembre scorso sono state sottovalutate all’inizio e decisamente superiori alle aspettative .

Io avrei preferito una larga convergenza su Donatella ma l’accanimento su inceneritore e Calenda hanno bloccato ogni discussione. Oggi si parte dagli elettori che hanno due voti, presidente e lista , quindi  la possibilità di votare la migliore presidente anche nel caso se fossero impegnati a votare liste non della nostra coalizione. Io ovviamente lavoro per il miglior risultato del Polo progressista e di M5S ma ricordo che alle scorse regionale la candidata presidente Roberta Lombardi prese ben più voti della lista e oggi Donatella è anche un indipendente. La possibilità di una sorpresa ecologista e Progressista c’è. Se convinceremo tanti delusi a tornare alle urne è una parte dei cittadini obbligati a votare per amicizia o per clientela a liberarsi almeno sul voto per la presidente vinceremo pur di fronte ad una destra fresca di una vittoria storica di cui ringraziare sempre Letta e degli apparati di partiti che ottengono più preferenze personali che voti di opinione. Ma la gara si fa per vincere e ridare speranza e fiducia ai cittadini. Così ho convinto per esempio due giovani Ecodigital, il 19 enne Leonardo Ruzzante e la 20 enne Giulia D’Amore a candidarsi e vorrei vedere qualche under30 finalmente in consiglio regionale. E proprio per vincere e dare forza ai temi del lavoro e dell ‘agricoltura ha accettato di essere la capilista Tina Bali, segretaria nazionale della Flai Cgil o il  consigliere regionale già dei Verdi Marco Cacciatore o il segretario di Sinistra Italiana del Lazio Massimo Cervellini. Questo impegno significa puntare alto