Un workshop e un famtrip per presentare ad operatori e stampa le bellezze di Calcata e Mazzano Romano
L’Anno dei Borghi volge al termine, ma non le attività che tendono a promuoverli. Alla fine di novembre sarà, infatti, la volta di Calcata e Mazzano Romano, entrambi in provincia di Viterbo, a presentarsi al grande pubblico con tutte le potenzialità che li contraddistinguono: arte, cultura, natura ed enogastronomia.
L’evento, parte integrante del progetto “I Magnifici Borghi della Valle del Treja”, sostenuto dalla Regione Lazio nell’ambito dell’azione di valorizzazione e promozione turistica del Borghi del Lazio, è fissato per i giorni 24 e 25 novembre prossimi e vedrà all’opera agenti di viaggio, operatori turistici e la stampa specializzata.
Numerose le attività promosse tra le quali spicca un workshop fissato per venerdì 24, cui prenderanno parte gli agenti di viaggio interessati a promuovere il territorio della Valle del Treja e gli operatori turistici locali in rappresentanza di hotel, agriturismi, aziende agricole e ristoratori. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il CAT – Centro Assistenza Tecnica Sviluppo Imprese di Viterbo.
Nel corso delle due giornate di lavoro, gli ospiti saranno invitati a visitare le bellezze dei due Borghi che si segnalano per essere due autentiche “perle” nel panorama paesaggistico e culturale non solo della Regione, ma a livello nazionale. Calcata, tra l’altro, può fregiarsi di due importanti titoli essendo stata dichiarata “Bandiera Arancione” dal TCI e “Villaggio Ideale d’Italia”.
La caratteristica più rilevante di Calcata e Mazzano Romano è tuttavia quella di essere ubicati nell’area del Parco Regionale “Valle del Treja” il cui Ente figura anche fra i partner dell’iniziativa. Nel Parco è possibile visitare tesori inestimabili ed unici quali, ad esempio, i siti archeologici del Tempio di Monte Li Santi-Le Rote, un vasto complesso monumentale databile tra il VI e il III sec. a.C. (l’area di Cavone di Monte Li Santi è invece occupata da moltissime tombe a camera di diverse tipologie databili tra il VI e il IV sec. a.C.) e, soprattutto, Narce, l’insediamento più antico del popolo dei Falisci, le cui origini risalgono addirittura al XII sec. a.C. Qui è anche possibile visitare il Museo Archeologico Virtuale, nel quale sono custoditi numerosi reperti archeologici rinvenuti nel Parco Regionale.