Siamo rimasti tutti incantati davanti ai succulenti piatti made in Puglia.

Ma in tempo di pandemia, mentre i ristoranti rimanevano chiusi (sono stati riaperti ieri a metà), le terrine di polpette, i cavatelli con crema di cime di rapa e tanti altri piatti pugliesi, lo si potevano “assaporare” solo attraverso gli schermi televisivi. Ed è stato proprio un grande protagonista della cucina pugliese, Gegè Mangano, il mattatore nella trasmissione televisiva di “Detto Fatto”, in onda su Rai2.

Lo chef di Monte Sant’Angelo, patron del Ristorante Li Jalantuùmene ha partecipato ad un format speciale presentando le sue ricette del territorio nella cucina di Bianca Guaccero, altra pugliese doc.

Nessuno, probabilmente, avrebbe mai immaginato di trasformare il mondo della ristorazione in un appuntamento televisivo trendy in un periodo così buio.

Come hai vissuto la tua esperienza televisiva in questo periodo, proprio tu che, forse più di tutti, ami il rapporto personale con la clientela?

“È bello sapere di poter contribuire a trasmettere la mia passione e amore per la cucina, anche ai telespettatori che ci seguono con attenzione anche in tempo di Covid. Ho cercato di sorprendere gli ospiti con alcuni piatti, ma volevo anche  trovare la forza di coltivare la mia passione, perseveranza e ostinazione di fronte alle difficoltà. Esattamente ciò che si manifesta dietro ai fornelli.  Essere ospite di Detto Fatto, -afferma lo chef Gegè- vuol dire da un latro mostrare gli aspetti più vari del mondo culinario,  dall’altro portare dietro le quinte del settore gli spettatori, per insegnare loro qualcosa dei miei  segreti. D’altronde, a ben vedere nelle cucine non sono mai mancati, è proprio il caso di dirlo, gli  ingredienti per realizzare format TV appassionanti.

Un’occasione per ricordare la forza, ma anche l’eleganza e la delicatezza dai nostri sapori pugliesi e il carattere deciso dei tesori di questa terra. Tutto questo racchiuso in un piatto, a mio avviso, iconico Spero, per tutti noi, di condividere un po’ di tempo all’insegna della solarità, nonostante le difficoltà di questo momento. Cucino per amore della mia terra, del mio Gargano e della mia Puglia, e oggi provo con simpatia a portare un po’ dei suoi profumi, sapori e colori nelle case degli italiani. Ne molto orgoglioso.  Sono già stato ospite di altre trasmissioni televisive in passato, ma credo che questa volta la situazione era diversa, portare il mio amato Gargano, e la Puglia tutta, alla ribalta dei riflettori del pubblico italiano in un momento così particolare e difficile, per la nazione e soprattutto per il settore della ristorazione, è stato più che una emozione. Ho cercato  con la collaborazione della brava conduttrice, anche lei pugliese, Bianca Guaccero, di rallegrare il pomeriggio di Rai2 tra chiacchiere in libertà e buongusto anche in questo periodo in attesa che ritorni “il bel tempo!”.

ABOUT CHEF GEGE’ MANGANO 

Uno chef di cucina pugliese gourmet, amante del jazz, serio e professionale, ma al contempo un giocherellone: uno chef che ama divertirsi ai fornelli. Pugliese doc, Gegè Mangano, nato a Monte Sant’Angelo il 27 Gennaio 1965, ha iniziato a cimentarsi con il cibo e le sue delizie precocemente, nella cucina materna, e poi come maitre d’hotel e sommelier in numerosi alberghi e ristoranti di tutto il mondo. Poi il ritorno nella sua Monte Sant’Angelo (Foggia), dove giovanissimo, poco più che trentenne ha aperto e conduce a tutt’oggi con successo il ristorante” li Jalantuumene”, ovvero “I Galantuomini”.

Autore del libro (Terra Cultura e Cucina del Gargano) edito da Veronelli, pensa che la cucina “sia territorio con un tocco di innovazione”. Gegè, negli ultimi anni ha avuto modo di cimentarsi nel mondo televisivo, collaborando con Alice Sky, Tg1, Eat- Parade, e varie Tv locali e ha girato una food-comedy, che va in onda sul digitale terrestre, canale Alice 216, intitolata Strascinati Innamorati. Gegè Mangano con il suo ristorante è vincitore di vari premi. Di lui e del suoi ristorante ne ha parlato anche il New York Time Travel, e in aggiunta il ristorante è citato sulle maggiori guide nazionali e internazionali. Da “ li Jalantuumene” sono passati i migliori critici enogastronomici.

Ma ogni giorno lo chef non perde occasione per ricordare che: “Fare lo chef insegna a non aver paura del buio, a non vergognarsi quando si sbaglia, a non esaltarsi quando va tutto bene, a ricordare che senza la terra non ci sarebbe il volo”.