Ogni anno, il paese di Novoli si veste di antiche tradizioni per celebrare la festa di Sant’Antonio Abate. Al centro di questa commemorazione si erige la maestosa Fòcara, un imponente falò alto 25 metri e con un diametro di 20 metri, un simbolo di devozione e arte contadina che affascina grandi e piccini da oltre trecento anni.

Realizzata con maestria da circa cento volontari e maestri costruttori d’arte contadina, la Fòcara è un monumento di qualità estetica unica, costruito con circa 100.000 fascine di tralci di vite recuperati dalla rimonda dei vigneti. I maestri “pignunai” custodiscono la tecnica che evita il crollo della struttura, e l’accensione del falò avviene attraverso un’installazione di fuochi pirotecnici.

La Festa di Sant’Antonio Abate, che si celebra tra il 16 e il 18 gennaio di ogni anno, diventa un momento di connessione con le radici culturali e tradizionali. L’Amministrazione Comunale, con il sostegno del Ministero del Turismo e il patrocinio di diverse istituzioni, promuove manifestazioni civili collaterali per sostenere le attività socio-economiche locali e valorizzare il patrimonio culturale identitario locale.

Quest’anno, le celebrazioni hanno preso vita il 7 gennaio, culminando nei giorni canonici del 16-17 e 18. Tra le iniziative intraprese, spicca l’evento “Un Sommelier a Domicilio“, organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Lecce. Questo appuntamento intimo ha coinvolto giornalisti, food blogger e influencer, offrendo una tavola ricca di profumi e sapori tipici abbinati ai vini selezionati.

Il 13 gennaio, Oh Alda home restaurant ha ospitato questo affascinante evento, deliziando gli ospiti Marco Albanese delegato provinciale AIS Lecce, Viviana Labbruzzo, presidente collegio dei probiviri AIS Italia, Paolo Foresio assessore Spettacolo, Turismo e Sport. Alessandro Maria Polito coordinatore Focara 2024, Katia Perrone giornalista Radionorba, Leda Cesari giornalista e ufficio stampa Focara 2024, Titti Dell’Erba wine communicator e sommelier AIS Lecce, Tony Gentile giornalista e fotografo, Donato Miccoli fotografo, con una cena esclusiva dedicata al Santo Patrono. 

Alda, la padrona di casa e cuoca sopraffina, ha presentato un menu che ha sposato tradizioni pugliesi e italiane, abbracciando sia il mare che la terra.

Il menu, ricco di prelibatezze, ha incluso i seguenti piatti:

Chicche e bollicine: datteri al gorgonzola, scapece gallipolina, mousse di tonno, salumi e formaggi.

-Mare e Terra, l’incontro Spiedini di alici beccafico su un letto di scarola napoletana, tartare di tonno a modo mio su di un tappeto di quinoa con crumble di tarallo.

-Il Mare accarezza la terra

Guazzetto di fregola tostata con vongole e ragout bianco di fracaglie.

-La Regina del mare

Gnocculi di semola con ragout rosso di cernia alla Sant’Antonio.

-Salento: oltre il confine

Calamaro ripieno accompagnato da un’insalatina alla romana. 

-Fiori d’arancia e doci avventure

Arance candite “oh Alda”, i miei purciddhruzzi e antiche leccornie dalla pasticceria “Elio Spagnolo”di Novoli.

Ad incorniciare la suggestiva cena, vini di cantine del territorio pugliese e non solo, raccontati dalla Sommelier Daniela Gravili, degustastrice ufficiale AIS Lecce.

Il Mamaà Spumante Susumaniello Rosato Brut di Apollonio Vini 1870

-Magnum Franciacorta Monte Rossa Coupè Non Dosato

-Metiusco Salento IGP Bianco da uve Malvasia e Verdeca – Palamà

-Girofle Salento IGT Rosato Negroamaro 2022

Garofano Vigneti e Cantine 

-Moscatello Selvatico Passito 2021 Castello Monaci

La cena è stata un omaggio alle eccellenze gastronomiche locali, un abbraccio di emozioni che ha unito tradizione, religiosità e cultura enogastronomica. 

La “fòcara”, con il suo riconoscimento come bene della cultura immateriale della Regione Puglia, aspira ora a entrare nell’elenco del “Patrimonio dei Beni della Cultura Popolare Italiana” e a essere catalogata come “Patrimonio Intangibile dell’Umanità” da valorizzare e tutelare secondo gli standard dell’Unesco.