Presentato il nuovo “Manifesto del Settantennale” e il francobollo commemorativo emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy

In tutta Italia e all’estero il 29 luglio si sono tenuti tantissimi  incontri conviviali per festeggiare i 70 anni dell’Accademia Italiana della Cucina fondata a Milano nel 1953 da Orio Vergani, Dino Buzzati ed altre importanti personalità del giornalismo, della cultura e del mondo imprenditoriale.

Per festeggiare il traguardo del Settantesimo anno di fondazione il Presidente e il Consiglio di Presidenza si sono riuniti all’Hotel Diana di Milano, luogo in cui venne fondata l’Associazione nel 1953.

Il Presidente Paolo Petroni ha presentato alle autorità istituzionali e alla stampa,  l’impegno dell’Accademia nella valorizzazione della cucina italiana, un patrimonio culturale che pochi Paesi possono vantare. Sono state illustrate le attività più recenti tra cui la pubblicazione in uscita, fuori commercio, che ripercorre i tanti anni di vita dell’associazione e il nuovo “Manifesto del Settantennale”.

Le Poste Italiane hanno emesso un francobollo commemorativo

In concomitanza, insieme a Poste Italiane, è stato presentato anche il francobollo emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato all’Accademia Italiana della Cucina, nel 70° anniversario della fondazione.

A questo link, sul sito di Poste Italiane, la descrizione del francobollo-tributo e le informazioni su dove trovarlo.

Gli auguri del Vice Presidente del Senato, Gian Marco Centinaio

La conferenza si è conclusa con lo svelamento della targa dedicata alla fondazione dell’Accademia e che rimarrà all’ingresso del ristorante dello Sheraton Diana Majestic di Milano in vile Piave, 42.

Sotto la guida illuminata e autorevole di Paolo Petroni l’Accademia è cresciuta, mantenendo il rigore accademico di una grande istituzione della Repubblica. Essa difende la tradizione gastronomica italiana e contribuisce a farla apprezzare nel mondo, una  sorta di “Dante Alighieri” della cultura eno-gastronomica italiana.