Bergamo (14 e 15 ottobre) è pronta a ospitare il vertice sul futuro dell’alimentazione con decine di eventi, laboratori, convegni per accompagnare il G7 dell’agricoltura.

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Si parte già dal 7 ottobre, con una serie di eventi, laboratori e convegni che accompagneranno l’inizio del G7 con tantissime associazioni del territorio e ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

Con Astino nel Gusto, dal 10 al 15 ottobre, scenderanno in pista anche una serie di chef stellati e non: Massimo Bottura, Carlo Cracco, Davide Oldani, Niko Romito, Enrico e Roberto Cerea, Romano Tamani, Nadia Vincenzi, Antonino Cannavacciuolo, Riccardo Camanini, Daniel Facen, Paolo Frosio, Antonia Klugmann ecc.

Ma ecco tutti i numeri e le spese del G7.

I risultati e l’indotto si vedranno, per ora si sa quanto costa (almeno in parte). Un cartellone da 400 mila euro, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il record di 250 mila visitatori italiani e 35-45 mila turisti stranieri nell’arco dei nove giorni.

Il ministero dell’Agricoltura (Mipaaf), presieduto dal ministro Maurizio Martina, ha finanziato con oltre 400 mila euro il programma di 21 conferenze e incontri, 21 laboratori, tre mostre-mercato agricole e sei eventi gastronomici di portata internazionale presentato da Palafrizzoni.

La distinta degli eventi allegata alla delibera ministeriale è dettagliatissima. Voce per voce le cifre vengono messe nero su bianco: gettoni di presenza degli invitati, biglietti aerei, pernottamenti, pasti e trasferimenti, allestimenti sale, servizio hostess e traduzione, personale.

Con qualche curiosità: il conto dei sette chef che dal 10 al 15 ottobre parteciperanno a una serie di eventi per far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane ammonta a 122 mila euro (netti).

Il Sindaco di Bergamo Gori e il Ministro Martina durante la presentazioen del summit mondiale