Roma, 24 giu. (askanews) - "Coniugare la tradizione delle nostre produzioni agroalimentari con l'innovazione: è questa la vera sfida, che però non ha alternative e va vinta. Questo è il senso della presenza italiana a Expo rispetto ai temi dell'agroalimentare". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, firmando il protocollo d`Intesa tra il Commissariato per la partecipazione dell`Italia a Expo 2020 Dubai e il Mipaaf. L'accordo è stato sottoscritto questa mattina dal Commissario Paolo Glisenti e dal ministro durante l`evento preparatorio di Maker Faire Rome - The European Edition "Buono! Storie italiane di agricoltura, territori e cibo sostenibili", promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato in collaborazione con il Santa Chiara Lab - Università di Siena. "Grazie al commissario Glisenti - ha detto Patuanelli - che sta lavorando da tempo per garantire la presenza forte dell'Italia in um momento così importante come l'Expo di Dubai, che ha un grande significato perché arriva dopo la pandemia. Noi andiamo verso un pianeta che avrà sempre più presenza umana e sempre meno terra coltivabile - ha aggiunto il ministro - l'unico modo che abbiamo per difendere la produzione di cibo non sintetico ma naturale è attraverso l'innovazione e questo vogliamo poertare a Expo, insieme agli elementi distintivi dell'agroalimentare italiano".

È stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli il decreto da 80 milioni di euro per le filiere zootecniche colpite dall’aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina.

Il provvedimento, che ha ricevuto l’intesa della Conferenza Stato-Regioni lo scorso 6 luglio, interviene su alcuni dei settori zootecnici più colpiti dall’ eccessivo innalzamento dei costi di produzione, a causa dell’aumento dei mangimi e degli altri aumenti a carico delle aziende.

È prevista la concessione di sostegni economici alle imprese agricole di allevamento di suini, di scrofe, di vitelli, di ovi caprini, di conigli, di galline ovaiole, di tacchini, di polli, di bovini di razze autoctone.
L’ammontare complessivo delle risorse è pari a 80 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura (c.d. Fondo Filiere).