Lo chef  Francesco Bonomo di Marsala ha incantato gli illustri ospiti con il suo cous cous “Ballo del Gattopardo”

Con un grande evento organizzato a Santa Margherita di Belice si è concluso il XVIII premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa nello scenario dello storico Palazzo Filangeri-Cutò di Santa Margherita Belìce, la Donnafugata del “Gattopardo”.

Tra gli ospiti, Marco Bocci che ha letto alcuni passi del “Gattopardo”, e Ornella Muti, che ha letto Elsa Morante, prima donna a ricevere il Premio Strega nel 1957, due anni prima di Giuseppe Tomasi. Il padre della scrittrice era di Santa Margherita di Belice. Tra gli ospiti anche Fausto Leali, Federico Zampaglione, cantautore e frontman dei Tiromancino, e la scrittrice Silvana La Spina, autrice tra l’altro di un recentissimo “Angelica”, in cui racconta Il Gattopardo, dal punto di vista della figlia di don Calogero Sedara.

Tra i protagonisti della serata del 6 agosto anche il maestro Nicola Fiasconaro dell’omonima azienda dolciaria siciliana, che ha presentato una sua personale rivisitazione del Trionfo di Gola.

Di grande successo l’ultima serata quando si é analizzato il testo, discusso sui personaggi, ma anche esaltato la cucina del romanzo durante la cena in occasione del ballo fra Tancredi e la bella Angelica!

Un convivio di gran gusto, con alta pasticceria e alta cucina che hanno prestato la loro professionalità in onore al Gattopardo, reinterpretando piatti tradizionali descritti nel romanzo, come spigole in soffici salse, consommé, profumo di cannella, coralline aragoste, prosciutto, tartufo ed estratto di carne e piselli! In una location da sogno hanno deliziato il palato di circa 150 ospiti.

Lo chef Francesco Bonomo mentre viene intervistato per illustrare il suo piatto

Tra le eccellenze anche lo chef  Francesco Bonomo con il suo cous cous “Ballo del Gattopardo”

Fra queste eccellenze non poteva mancare lo chef marsalese Francesco Bonomo che ha incantato gli illustri ospiti della serata con il suo “Ballo del Gattopardo”, un cous cous con sugo di aragosta in onore al celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa ed in omaggio a Santa Margherita del Belice!

Ad ispirare lo chef, nella creazione del suo piatto, é stato il ballo dell’ affascinante e sensuale Angelica con il giovane Tancredi che danzano volteggiando in un grande e lussuoso salone aristocratico, inebriati da profumi di agrumi ed essenze, emanando fascino, bellezza, amore e passione! Lo chef Bonomo ha cercato di rievocare quel percorso, quell’attimo del ballo, quel periodo con un connubio di sapori, profumi e sensazioni racchiusi come in una sfera nel suo cous cous per questo chiamato il “Ballo del Gattopardo”!

Ripensando alla storia, dove l’autore descrive una lunghissima e stretta tavola, illuminata da 12 candelabri, lo chef ha ideato il suo piatto in forma ovale con decorazioni circolari come il movimento rotatorio e armonioso del ballo di Angelica e Tancredi!

Ho scelto il cous cous, ha spiegato lo chef siciliano, come simbolo di aggregazione, di pace e di uguaglianza, utilizzando molte delle materie prime narrate nel Gattopardo!”

Lo chef Francesco Bonomo ha insaporito il suo cous cous con un brodo di aragosta, ha adagiato a fianco una purea di piselli, ha impreziosito con dei petali di spigola marinata, con olio al prosciutto, con bottarga di uova di gallina e con gelée di Moscato, ne ha esaltato il profumo con una essenza di sua creazione, una dolce, sensuale e inebriante cannella, ha cercato di rievocare i sapori non di una semplice cena, ma di un grande evento in cui si fondano cultura, storia,, musica e gastronomia.

Lo chef Francesco Bonomo

In tutto ciò lo chef Bonomo come sempre ha saputo emozionare gli ospiti, in modo magistrale, riportando ed invitando tutti, con il piacere del palato, al Palazzo Salina di Donnafugata!