Tre giorni per discutere del futuro del settore enologico: al via da oggi fino a lunedì 30 gennaio la prima edizione di ‘Wine in Venice‘. Assegnate le 20 “Wine wild card”
Il vino sbarca a Venezia e lo fa in grande stile, come impone la magia di questa città. A Venezia sfilano da quest’anno non solo le più eleganti attrici sul red carpet della Mostra del Festival di Venezia ma arriva anche la sfilata del red carpet del vino con masterclass, degustazioni e riflessioni.
Sostenibilità, innovazione ed etica
Ha preso il via questa mattina a Venezia la prima edizione di “Wine in Venice”, manifestazione che mette al centro del mondo vitivinicolo la sostenibilità, l’etica e l’innovazione. Sono questi i tre focus scelti dagli organizzatori dell’evento (Winetales, Beacon, The Media Company Store e Venezia Unica) che fino a lunedì 30 gennaio ragionerà su “il vino del futuro”.
La giuria di giornalisti, sommelier ed esperti ha assegnato le “Wine wild card” a venti Cantine, una per regione italiana, che accederanno al “red carpet” nel suggestivo scenario della Grande Scuola della Misericordia e nello storico palazzo di Cà Vendramin Calergi.
Regione per regione le 20 cantine vincitrici
Firriato (Sicilia), Cantina Mesa (Sardegna, Ippolito1845 (Calabria), Cantina di Venosa (Basilicata), Erminio Campa Viticoltore (Puglia), Feudi di San Gregorio (Campania), Herero (Molise), Villa Simone (Lazio), Vignamadre (Abruzzo), Lungarotti (Umbria), Tenuta Cocci Grifoni (Marche), Fattoria Zerbina (Emilia-Romagna), Lamole di Lamole (Toscana), Tenuta Maffone (Liguria), Castello di Uviglie (Piemonte), Grosjean Vins (Valle d’Aosta) Nove Lune (Lombardia), Le Carline (Veneto), Terre di Ger (Friuli-Venezia Giulia) e Cantina Kaltern (Trentino-Alto Adige).
Ad inaugurare la kermesse, realizzata con il patrocinio del Comune di Venezia, è stato l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico, Simone Venturini. All’evento alla Scuola Grande della Misericordia, sono intervenuti anche gli assessori al Commercio, Sebastiano Costalonga, e al Bilancio, Michele Zuin, oltre al vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio.
Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio
“Ho partecipato all’inaugurazione di #WineInVenice per confermare -ha affermato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio- che le istituzioni italiane sono vicine ai nostri produttori di #vino. Nessuna etichetta potrà mai mettere in discussione la qualità di un prodotto #madeinitaly ammirato ed esportato in tutto il mondo”.
“Venezia – ha dichiarato Damiano Antonelli, Ceo di W.T. Group azienda organizzatrice di Wine in Venice vuole essere per noi un momento di condivisione e di crescita per cercare di raccontare il vino a tutte le generazioni mettendo al centro della narrazione lo storytelling e l’innovazione”
Durante il week end le masterclass faranno apprezzare al pubblico presente l’infinito potenziale del patrimonio ampelografico italiano, con la presenza (tra gli altri) di Ascovilo e dei tredici Consorzi di tutela dei vini lombardi.
“La presenza di Ascovilo a Venezia è stata da noi fortemente voluta perchè si tratta di una proposta diversa rispetto a quella fieristica e che consente di mettere a terra progetti concreti di internazionalizzazione” ha affermato la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, aggiungendo che “il tutto sarà accompagnato da una attività formativa sia per il consumatore sia per gli operatori ben supportata dai nostri consorzi”. “Abbiamo molto da raccontare rispetto alla qualità che il vino della Lombardia ha raggiunto negli ultimi anni. La possibilità di fare masterclass in luoghi così belli dal punto di vista architettonico – ha concluso Prandini – ci consente di proporci in un modo diverso e originale e racconteremo tutte le buoni prassi dal punto di vista etico e della sostenibilità che sono il focus della manifestazione”.
Successo dei prodotti della Puglia
Anche la Puglia è presente alla tre giorni di Venezia e la cantina di Erminio Campa Viticoltore è stata accolta favorevolmente dalla giuria aggiudicandosi la vittoria.
A Venezia non poteva mancare l’ambasciatore della Puglia nel Mondo, professor Francesco Lenoci, che insieme a Gian Marco Centinaio si è complimentato con il vino pugliese di Erminio Campa risultato vincitore e con gli altri produttori pugliesi che hanno fatto degustare i loro prodotti. Da parte nostra ricordiamo che il vino di Erminio Campa, azienda di Torricella, nel sud est della provincia tarantina, è talmente eccellente che è stato inviato ai sommeliers della Santa Sede, che lo hanno inserito nella carta vini personale di Papa Francesco.
Oltre ai vini pugliesi proposti da Giuseppe Caramia c’erano altre rinomate aziende “made in Puglia”: Salumi Cervellera, un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale riconosciuta e premiata in più occasioni come miglior produttore di capocolli martinesi e l’Azienda Delizie Italia di Molfetta con il famoso tarallo creato soltanto con prodotti di qualità e in molteplici gusti.
Il commento del professore Francesco Lenoci
“Un evento sul vino potrebbe apparire cosa scontata e ripetitiva. Ma così non è stato WINE IN VENICE, sin dal primo giorno“. Così inizia la dichiarazione rilasciata a Gustoh24 da Francesco Lenoci, docente all’Università Sacro Cuore di Milano.
“Una sede così intrisa di storia, cosi bella ha contribuito molto a far diventare l’evento speciale. Una master class in un ambiente simile è qualcosa che resta impressa nella mente a lungo. Ma non basta. A differenza di tutti gli altri eventi, non erano noti i nomi delle cantine espositrici. Sono state 20, una per ogni regione Italiana, selezionati da un qualificata giuria in base a criteri di etica, innovazione e sostenibilità.
Di conseguenza, -ha precisato Lenoci- è stato logico scorgere sui volti degli espositori la soddisfazione per essere stati prescelti. Ma non basta. Sin dalla prima mattinata sono stati gratificati dalla visita puntuale e cordiale del vice presidente del Senato, senatore Gian Marco Centinaio, nonché dalla presenza di Alessandro Nigro Imperiale, il Sommelier che vince titoli sia entro che fuori i confini nazionali. In un momento in cui il vino è sotto attacco da tante parti, non escluso il fuoco amico, è stata dimostrazione di vicinanza dalla straordinaria valenza.
E ancora. Il vino non costituisce comparto a sé stante, isolato dagli altri. Lo hanno dimostrato i Cavalieri del gelato Italiano, realizzando buonissimi sorbetti con vini di varie cantine. Ovviamente, con tanti buoni vini a disposizione, hanno avuto buon gioco e grande successo gli alimenti che accompagnavano le degustazioni, quali grissini, il caciocavallo podolico offerto da phain promoter e il rinomato Capocollo di Martina Franca di Salumi Cervellera.
In definitiva, l’aspetto che più mi ha colpito, è la consapevolezza da parte degli stakeholder del settore vino che è in corso un momento delicato e decisivo in termini di prospettive future. Da questa situazione critica si esce solo facendo massiccio ricorso alla storia, alla cultura. La prima cosa che fece Noè quando scese dall’arca fu piantare una una vigna, da cui ricavo’ il vino….
Niente rende meglio l’idea di un sillogismo.
Il vino è cultura.
La cultura è alimento di vita.
Il vino è alimento di vita.
LE CANTINE PREMIATE