Concorso gastronomico dedicato ai ‘cuochi per diletto’. Le candidature vanno presentate entro il 31 maggio

Un’occasione da non perdere per tutti i ‘cuochi per diletto’ che vogliono dimostrare le loro capacità sotto l’egida di Pellegrino Artusi.

È stato appena pubblicato sul sito del Comune di Forlimpopoli (www.comune.forlimpopoli.fc.it) il bando 2024 del Premio Marietta, il concorso per appassionati di cucina istituito nel nome della fedele governante del grande gastronomo, la cui fase finale si svolge tradizionalmente nei giorni della Festa Artusiana.

Un modo per rendere omaggio a tutte le “Mariette” di oggi, donne e uomini che nella cerchia privatissima della loro vita e degli affetti, esercitano con amore e abilità” la scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.

Confermata la collaudata formula degli anni passati: ai partecipanti- che devono essere rigorosamente dilettanti – si chiede di inviare la ricetta originale di un primo piatto (pasta fresca o secca o riso) da eseguire in un tempo massimo di due ore e che contenga riferimenti alla cucina domestica regionale, alla filosofia e all’opera di Pellegrino Artusi. Le ricette vanno consegnate a mano o via mail (protocollo@comue.forlimpopoli.fc.it) all’Ufficio Protocollo del Comune di Forlimpopoli entro le ore 12 del 31 maggio.

Fra tutti i concorrenti la giuria di esperti selezionerà i finalisti che nella mattina del 23 giugno si sfideranno fra pentole e fornelli, preparando i loro piatti.

Il vincitore si aggiudicherà un premio del valore di € 1.000 corrisposto in buoni spesa.

Come di consueto, il premio verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale, nell’ambito della Festa Artusiana. Il Premio Marietta è promosso dal Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con Casa Artusi e con l’Associazione delle Mariette.

Nel 2024 non solo “I Racconti delle Radici” by “La Cucina Italiana” “Italianismi nel mondo”

A Cibus verrà presentata la mostra “Italianismi nel mondo” di Casa Artusi, ovvero le parole italiane come pasta, caffè e pizza universalmente conosciute che, tra dialettismi e fenomeni di contraffazione linguistica e gastronomica, ben descrivono quanto la lingua italiana sappia esprimere il gusto italiano.