Con 195 voti favorevoli e nessuno contrario il Senato ha approvato il ddl

Via libera alla produzione agroalimentare con metodo biologico. Con 195 voti favorevoli e 4 astenuti, il Disegno di legge per la tutela e lo sviluppo del biologico è stato approvato dal Senato, dopo l’approvazione alla camera dei deputati.

La norma vede finalmente la luce dopo un iter lungo e non privo di difficoltà.

Le oltre 80mila imprese certificate biologiche, che fanno dell’Italia un Paese leader in Europa nel comparto, con 2 milioni di ettari coltivati, avranno ora un adeguato supporto”, ha annunciato in una nota Pasquale Maglione, esponente M5S in commissione Agricoltura e relatore del provvedimento.Tra le novità previste dalla normativa- ha sottolineato- l’introduzione del marchio Bio italiano e la revisione dei controlli, per dare maggiore tutela ai consumatori e agli imprenditori”.

Le nuove normative sono in linea con le strategie comunitarie emanate nell’ambito del Green Deal, ma anche della Politica Agricola Comune (PAC) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dove sono stati stanziati 300 milioni di euro dedicati ai contratti di filiera e di distretto biologico. L’obiettivo è quello di aumentare le produzioni sostenibili dal 16 al 25%.

Barbara Nappini, Slow Food Italia: «Finalmente l’Italia ha una legge sul biologico per costruire un’agricoltura che guarda al futuro nel rispetto della salute e dell’ambiente»

«Siamo in presenza di un passaggio epocale verso un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e amica della salute dei consumatori. Un passo concreto verso una reale “transizione ecologica”» dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

«Un traguardo – continua Barbara Nappini  da accogliere con entusiasmo perché ci permetterà di acquistare prodotti che hanno a cuore la salute e la sicurezza ambientale».

Il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni

Oggi è una giornata storica -ha affermato il sottosegretario al Mipaaf, Francesco BattistoniDopo 13 anni di attesa il nostro Paese ha finalmente la sua legge sul biologico. Con 195 voti il Senato ha licenziato il testo che, una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale, renderà l’Italia del bio ancora più competitiva sul mercato nazionale ed internazionale. Con l’approvazione della legge – ha aggiunto nella sua nota ufficiale – saremo in grado di dare un ulteriore impulso al comparto dell’agroalimentare e a tutte le filiere collegate, grazie alle novità introdotte quali: il marchio biologico, la definizione giuridica dei distretti biologici e la legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli”.

Coldiretti, approvazione legge biologico vale 7,5 mld

Con gli acquisiti di prodotti bio Made in Italy che nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore, tra consumi interni ed export, è importante l’approvazione definitiva della legge sul biologico”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento al via libera definitivo del Parlamento alla nuova normativa sulle produzioni biologiche.

Un provvedimento fortemente sostenuto alla Coldiretti – sottolinea Prandini – per rispondere alle attese di produttori e consumatori che in misura crescente si avvicinano al biologico, il quale finisce oggi nel carrello della spesa di quasi due italiani su tre (64%).

La legge nazionale sul bio prevede l’introduzione di un marchio per il biologico italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale. Il provvedimento sostiene – spiega Coldiretti – poi l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione, oltre alla definizione dei biodistretti.

Nell’ultimo decennio – spiega Coldiretti – le vendite bio totali sono più che raddoppiate (+122%) secondo dati Biobank. Il successo nel carello sostiene l’aumento della produzione nazionale su 2 milioni di ettari di terreno coltivati, fornendo una spinta al raggiungimento degli obiettivi della strategia Farm to Fork del New Green Deal dell’Unione Europea che punta ad avere – riferisce la Coldiretti – almeno 1 campo su 4 (25%) dedicato al bio in Italia.

Con 70mila produttori siamo il Paese leader in Europa per numero di imprese impegnate nel biologico e dobbiamo sostenere un settore con ampie opportunità di crescita economica ed occupazionale come dimostra – conclude Prandini – il successo della rete nazionale di mercati contadini organizzata da Campagna Amica con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market lungo la Penisola”.

Il Gruppo del M5S al Senato della Repubblica

Tra le note istituzionali più significative, da segnalare quella del gruppo del M5S al Senato che ha commentato compatto: “L’approvazione in via definitiva del disegno di legge sull’agricoltura biologica rappresenta un cambio di passo epocale per tutta la filiera. Una norma attesa da anni dal settore che va a rafforzare un brand, quello del Made in Italy, sempre più richiesto e in forte espansione, non solo in Europa ma in tutto il mondo. Un disegno di legge che coniuga la nostra concezione di transizione ecologica e quella di salute, che parte dai nostri campi e che arriva sulle nostre tavole. Oggi è un grande giorno per l’agricoltura nostrana”.

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Sì alla legge sul Bio. No alla “tutela” della Biodinamica.

Alla Camera salta l’equiparazione tra l’agricoltura biologica e quella biodinamica. Il testo torna ora al Senato (leggere su Gustoh24)

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