Unanimità del Consiglio elettivo, dopo i primi tre anni di mandato. Il commento  del vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio

Lamberto Frescobaldi è stato confermato all’unanimità presidente di Unione italiana vini (Uiv) per il prossimo triennio. La nomina è stata ratificata dal Consiglio elettivo oggi a margine dell’Assemblea nazionale della principale organizzazione del settore, che conta oltre 800 soci per un fatturato complessivo di 10,6 miliardi di euro e l’85% dell’export nazionale.

«Ringrazio la famiglia di Unione italiana vini per la fiducia – sono le prime parole del rieletto presidente di Uiv Lamberto Frescobaldie per quanto fatto insieme sino a ora. Ho piena consapevolezza che il prossimo mandato sarà ancor più impegnativo in termini di sfide da affrontare. L’obiettivo prioritario è senz’altro quello di innovare in chiave competitiva l’ecosistema vino».

«Un gigante dalle spalle larghe chiamato oggi a modificare il proprio assetto per continuare a essere leader. Sono convinto – ha concluso il presidente Uiv – che con una presa di coscienza da parte di tutto il settore si possa raggiungere l’obiettivo».

Il commento del vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio

“Faccio le mie congratulazioni a Lamberto Frescobaldi per la sua conferma alla guida dell’Unione Italiana Vini, una scelta che conferma il buon lavoro svolto finora. A Frescobaldi e a tutti gli associati confermo i miei auguri e la mia vicinanza di fronte alle sfide che riguardano il settore, a partire da tutela della qualità, capacità di innovazione e valorizzazione del prodotto”.

Negli ultimi tre anni Lamberto Frescobaldi, in qualità di presidente dell’Unione Italiana Vini, ha assunto posizioni di rilievo su temi cruciali per la viticoltura nazionale. Ha bocciato con fermezza gli espianti come soluzione alla crisi di mercato e in particolare ha definito gli abbattimenti di vigneti «un rischio sociale» e «una distrazione di fondi strategici» con esperienze passate negative.

Ha inoltre sostenuto la necessità di semplificare il sistema delle oltre 400 denominazioni italiane.

Tra i problemi del mandato appena conclusosi con la riconferma nel ruolo di presidente Uiv, Frescobaldi ha chiesto che la riforma della nuova PAC metta al centro la competitività del settore, non l’abbandono delle vigne. E preveda strumenti per chi resta sul mercato, non incentivi per chi lo lascia.