E anche la 31ma edizione del Merano Wine Festival è finita. Grande affluenza al 31° Merano Wine Festival: con 9.000 presenze nelle cinque giornate ha celebrato eccellenze enogastronomiche italiane e di tutto il mondo.

Il tema di questa edizione è stata la sostenibilità. Il convegno “Respiro e Grido della Terra” ha accolto la voce di esperti e opinion leaders a livello internazionale. Storie di Produttori selezionati carichi di passione nel raccontare i loro prodotti, dove si possono assaggiare piatti dei numerosi chef anche gli stellati Sara Precerutti (Acquada – Milano) Alessandro Ramella (Hotel Excelsior – Venezia), Umberto De Martini (Maison Florian – Bergamo), Lino Scarallo (Palazzo Petrucci – Napoli), Peppe Aversa (Il Buco – Sorrento)  o la Straordinaria Pizza Fritta in versione salata e Dolce del Famoso  Pizzaiolo Franco Pepe,  ospite insieme allo Chef Gennarino Esposito  dello Stand della Campania,  che con una straordinaria sintesi ha spiegato l’importanza nel selezionare i prodotti andando alla ricerca di piccoli produttori in varie regioni d Italia.

Più di 700 i produttori presenti tra Wine, Food – Spirits – Beer suddivisi in due sessioni espositive, nelle sale del Kurhaus per la sezione wine e nella promenade lungo il Passirio della GourmetArena per i prodotti culinaria. Oltre 330, inoltre, le etichette nella The Winehunter Area. Particolare spazio alla Georgia e ai vini georgiani, alle regioni Abruzzo e Campania, quali modeli di viticoltura sostenibilità in Italia e alla Bio&dynamica per quanto riguarda i vini naturali, biologici, biosimbiotici e PIWI. Mentre il Red Wave, il tappeto rosso di Corso Libertà, ha accolto degustazioni ed eventi del mondo del vino animando il cuore della cittadina meranese.

THE WINEHUNTER AWARD E I PREMI 

Il patron del Merano Wine Festival Helmuth Köcher con Luca Puzzuoli

Merano WineFestival è stato anche scenario esclusivo per l’assegnazione di importanti premi e riconoscimenti, quali: i The WineHunter Award Platinum, 28 nella categoria wine e 32 nella categoria food-spirits-beer; il Premio Godio, conferito allo chef Martino Rossi del Rifugio Fuciade in onore di Giancarlo Godio, primo chef in Italia ad aver ottenuto la stella Michelin e ambasciatore di una cucina basata sul territorio; Nel Segno di Zierock, Il Premio 2022, assegnato a Thomas Niedermayr, per i suoi vini ispirati ai principi di Natura; il premio Emergente Sala, istituito da Luigi Cremona e Lorenza Vitale e dedicato ai giovani professionisti emergenti, che ha premiato: Luca Princiotto, Ristorante La Montecchia; Marika Azzariti, Ristorante Pellico 3 Milano; Antonio Gilli, Ristorante Malga Panna e Alessia Chignoli, Relais Chateaux Villa Crespi. E ancora, nell’ambito del contest Itinerari Miscelati il premio The WineHunter Globe Platinum nella categoria drink per Simone Baggio de “Alchimista” e nella categoria cocktail per Antonio Ferrara di Aman, mentre il titolo di miglior locale d’Italia sarà assegnato il 6 dicembre a Milano.

Tra i produttori interessante il progetto di Romina Marovelli del Caseificio Marovelli Radici  il Filo del Cibo, è l unica aggregazione in Lucchesia, di case produttrici, legate biologicamente ma distinte professionalmente che unite compongono un menù  Da segnalare il formaggio Bagiolo  premiato sia da Alma che da Merano, ha nel suo nome una storia che racconta le radici dell’azienda, un formaggio morbido , delicato al palato, in crosta  fiorita, prodotto da latte vaccino, trova la sua versatilità in ogni aspetto in cucina.

L’ Azienda Roteglia 1848 di Sassuolo, storica distilleria Roteglia nasce nel 1848 nel centro dell’Emilia, per opera di una famiglia di origini svizzere, abili nel commercio di spezie, nella preparazione di distillati e liquori. Dal Nocino al Sassolino, la produzione di liquori artigianali, infusi alcolici e bagne per dolci, realizzati secondo le antiche ricette, è stata tramandata di padre in figlio fino ai giorni nostri.

Una storia nella creazione di liquori che oggi continua a vivere grazie a noi, Roteglia 1848, una società composta da giovani sassolesi fortemente legati alla storia locale, che con coraggio e perseveranza continua la tradizione.

Passione ed innovazione sono gli ingredienti necessari nella produzione di liquori ed infusi, realizzati rispettando le ricette tramandate e condividendo la scelta di mantenere una produzione artigianale, di alta qualità, dal sapore genuino.

Da segnalare Il Nocino Roteglia è l’eccellenza della produzione liquori del nostro opificio: da 172 anni viene prodotto con la stessa ricetta, tramandata di generazione in generazione.

Questo infuso scuro, denso e aromatico fa parte della tradizione della nostra provincia modenese e dall’Ottocento ad oggi chiude il pasto di tutte le tavole. Il Sassovo liquore allo zabaione: un liquore artigianale delicato e pastoso, un mangia e bevi morbido, dolce e dal retrogusto leggermente alcolico. È una vera golosità da servire fresca o a temperatura ambiente.

Dall’ Abruzzo il Pomodoro Ciro Flagella il Rosso da Amare, di Castel di Sangro, prodotto amatissimo dagli Chef stellati. Straordinari per sapore, purezza, omogeneità e concentrazione della polpa.

Alessandra e Alberto Tiberio

Sempre dall’ Abruzzo sono arrivati a Merano gli ottimi Vini Alberto Tiberio di Casalbordino in provincia di Chieti: allo stand presenti Alessandra e papà Alberto Tiberio che per moltissimi anni è stato Presidente della Cantina Sociale Madonna dei Miracoli di Casalbordino.

Un brindisi abruzzese a Merano

Upstream è il salmone affumicato nato dalla passione dell’imprenditore parmigiano Claudio Cerati, che si distingue per il suo gusto elegante e l’affumicatura delicata. Upstream è apprezzato in primis per la qualità della sua materia prima, accuratamente selezionata alle Isole Faroe.

La Cantina Feudi Spada, nasce a Viceno, in Umbria dal Giovane enologo Alessandro Leoni, un luogo le cui terre conservano il sudore del duro lavoro, custodia di un identità gustativa Al Merano Wine Festival con il Vino Madonna ha ricevuto il riconoscimento Award Gold Fabbrica del Tonno Colimena.

La lavorazione artigianale della Fabbrica del Tonno Colimena produce ogni anno un quantitativo limitato di confezioni al fine di rispettare gli  .elevati standard di qualità. Questo è l’unico modo che consente di rispettare i ritmi di pesca naturali e una cura artigianale nella lavorazione del tonno, che impiega la stessa gestualità di un tempo. Sono questi princìpi che rendono unica la qualità del tonno e che rappresentano il valore più grande.

La Casearia Carpenedo                           

La Casearia Carpenedo, oggi riconosciuta come primo laboratorio di affinamento di formaggi in Italia nasce dalla visione creativa del suo fondatore Antonio Carpenedo. Quella sviluppata da Carpenedo è una vera e propria arte, passione, lavorando materie prime selezionate con cura. Al Merano Wine Festival ha ottenuto il massimo con Award di Platinum.

Famiglia Cotarella: PRESENTAZIONE FAMIGLIA COTARELLA

Enrica Cotarella

Famiglia Cotarella è stata fondata nel 1979 a Montefiascone dai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella. Uno dei primi obiettivi dell’impresa fu quello di recuperare gli antichi vitigni della zona. Iniziavano così lunghi anni di ricerche e di selezioni con lo scopo di isolare antichi cloni. Si cercò inoltre di identificare le aree viticole dove l’esposizione e la particolarità dei terreni potessero garantire vini di altissima qualità.

Nel 1999 la Famiglia Cotarella ha acquistato l’Azienda Agricola Marciliano, di circa 260 ettari, posta sulla collina a sud di Orvieto. I territori di produzione sono concentrati in un’area collinare situata tra Umbria e Lazio, le cui caratteristiche climatiche e pedologiche di questi territori sono similari. A settembre 2017, la famiglia Cotarella acquisisce l’azienda Le Macioche, a Montalcino. La proprietà comprende 6 ettari, di cui 3,5 vitati a Brunello ed il resto ad oliveto, la cantina ed il casale.

Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, una nuova, terza, generazione è ufficialmente approdata nel 2015 alla guida dell’azienda di Famiglia.

MONTIANO 2019

Le uve, arrivate in ottimo stato sanitario e perfettamente mature in cantina, sono state selezionate, con doppio passaggio manuale, prima di essere pigiate e poi avviate nei tini troncoconici di acciaio destinati alla vinificazione del Montiano. Durante la fermentazione, avvenuta ad una temperatura compresa tra i 25 e i 28° C, il pigiato è stato sottoposto a follature giornaliere e ad una macerazione di circa 15- 20 giorni. Dopo la fine della fermentazione alcolica, i diversi lotti sono stati trasferiti nelle barriques, dove hanno svolto la fermentazione malolattica ed il successivo periodo di invecchiamento di 12 mesi.

Il Montiano 2019 è frutto di un’annata molto equilibrata e si contraddistingue per la sua freschezza, il suo essere fruttato, delicato, setoso, ma allo stesso tempo deciso. Al naso si percepiscono note di frutti rossi, prima quasi croccanti, poi maturi ed intensi. L’uso del legno è misurato ed equilibrato. A livello gustativo si caratterizza per la sua raffinata struttura, la sua grazia, la sua profondità e per la qualità ed eleganza dei tannini. Al Merano Wine Festival gli è stato attribuito Award Gold.

Nel mio soggiorno a Merano ho pernottato negli splendidi appartamenti Wosching Haus Roemer Living nelle vicinanze del Castello dei Principi e della Stazione Ferroviaria Centrale, il Wosching Haus Roemer Living offre gratuitamente il WiFi e un parcheggio privato. Sono stato accolto dalla responsabile, Gessica, in maniera elegante e professionale  Per il Pranzo mi sono affidato, come faccio oramai da 10 anni alla Trattoria Mainardo, vicinissima all’ingresso dei portici, a   conduzione familiare con una cucina con piatti locali eccellenti è un ottimo servizio a tavola.