Presentato un progetto ambizioso che riunisce nove cantine d’eccellenza per raccontare, con voce unica, la straordinaria biodiversità e ricchezza enologica dell’isola
Nel cuore del Mediterraneo, la Sardegna si presenta al mondo come un mosaico vitivinicolo unico: un’isola antica, geologicamente tra le più vetuste del bacino, punteggiata da terroir differenti, microclimi variegati e vitigni autoctoni straordinari.
È in questa cornice che nasce Sardinia Terroirs, un progetto che riunisce nove cantine d’eccellenza per raccontare la straordinaria biodiversità e ricchezza enologica della Sardegna.
Ieri 26 maggio 2025 è avvenuta la presentazione sarda del progetto Sardinia Terroirs, presso il ristorante Sa Cardiga e su Schironi di Capoterra, alla presenza di numerosi giornalisti, wine blogger, esperti di vini, figure apicali delle locali associazioni di sommelier, con la conduzione del giornalista Giuseppe Carrus.
I banchi di degustazione, con i vini delle 9 cantine accompagnati da pietanze della tradizione, come panadinas e culurgiones d’Ogliastra, hanno consentito di approfondire la conoscenza delle etichette più iconiche delle cantine promotrici dell’iniziativa.
Sardinia Terroirs non è solo un’associazione, ma un vero e proprio movimento culturale ed enologico che punta a valorizzare l’isola come “terra di vini”, sottolineandone la varietà, la qualità e il forte legame con il territorio. Le nove cantine – da Usini a Giba, passando per Oliena, Gergei e Serdiana – custodiscono e interpretano vitigni autoctoni come Vermentino, Cannonau, Carignano, Bovale, Monica e Nuragus, ciascuno specchio di un paesaggio, di una tradizione e di una visione produttiva.
Condividono una filosofia comune: uno stile produttivo artigianale, ma altamente professionale, radicato nella sostenibilità ambientale e sociale. Il loro obiettivo è esportare l’immagine autentica della Sardegna vitivinicola nel mondo, proponendola come destinazione enologica di eccellenza, attraverso fiere internazionali, incoming stampa, eventi in loco e masterclass dedicate.
La Sardegna è un continente enologico in miniatura. La sua morfologia complessa e multiforme – con altipiani, colline, pianure e coste – genera terroir diversissimi tra loro, capaci di offrire interpretazioni uniche degli stessi vitigni.
Le aziende protagoniste sono nove nomi, nove storie, con una sola visione:
Quartomoro di Sardegna (Marrubiu): laboratorio sperimentale dell’enologo Piero Cella, con vini identitari e ricercati.
Antonella Corda (Serdiana): boutique winery guidata da una donna, erede di una storica famiglia di viticoltori.
Viticola Cherchi (Usini): pionieri del Vermentino, attivi dal 1970 con un forte legame al territorio.
Saraja (Telti): sostenibilità e rispetto ambientale sono il cuore del progetto guidato da Mark Hartmann.
Cantina Giba (Giba): interprete moderna del Carignano del Sulcis, tra sabbie e vento marino.
Olianas (Gergei): realtà innovativa con approccio biodinamico, fortemente radicata nel Sarcidano.
Tenute Perda Rubia (Talana): storia, altitudine e vigne storiche per un Cannonau dal carattere montano.
Iolei (Oliena): giovane progetto che punta all’eccellenza e alla valorizzazione del Nepente di Oliena.
Fradiles (Atzara): interpreti dell’unica DOC sarda da uvaggio, Mandrolisai, con forte identità territoriale.
Il debutto ufficiale di Sardinia Terroirs era avvenuto a Verona ad aprile 2024 con una Masterclass riservata a giornalisti stranieri; il secondo incontro era avvenuto il 16 aprile 2025 con la conferenza stampa, sempre a Vinitaly. Sono state occasioni uniche per degustare i vini del gruppo e approfondire la cultura enologica sarda in un racconto corale di tradizione, sostenibilità e innovazione.
L’agenzia Redfish Adv di Sassari segue la comunicazione del progetto e ha curato l’immagine: dal logo al payoff a tutti i materiali di comunicazione, elementi capitali per la buona riuscita del progetto in un settore dove comunicazione e marketing sono parole chiave per distinguersi e farsi conoscere sul Mercato.
Sardinia Terroirs si propone come ambasciatore contemporaneo dell’identità enologica sarda, puntando a rafforzarne la riconoscibilità sui mercati internazionali, stimolare il dibattito tra esperti ed appassionati e favorire la nascita di una comunità consapevole del valore dei vini sardi. Un progetto che parla di persone, di territori e di cultura, in cui ogni calice diventa racconto.