Si tratta del secondo Summit dell’Onu sui sistemi alimentari Food Systems Stocktaking Moment, dopo il Food System Summit del settembre 2021

L’Italia ospiterà l’evento delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari Food Systems Stocktaking Moment, presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), dal 24 al 26 luglio 2023. Si tratta di un risultato significativo per il nostro Paese, anche alla luce dell’attuale contesto geopolitico. La sicurezza alimentare, infatti, già messa alla prova dal cambiamento climatico e dalla pandemia, è oggi seriamente compromessa dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente impennata dei prezzi del cibo. Secondo le Nazioni Unite, il numero di persone che ad oggi non possono permettersi una dieta sana è infatti pari a quasi 3,1 miliardi. L’annuncio dello svolgimento di questo appuntamento internazionale è avvenuto in occasione dell’incontro a Roma tra il vice segretario generale dell’Onu, Amina Mohammed, e il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

Si tratta del secondo Summit dell’Onu sui sistemi alimentari, dopo il Food System Summit del settembre 2021, di cui l’Italia aveva ospitato, nel luglio 2021, un evento preparatorio: il Pre-Food System Summit di Roma. Nel corso del Food System Summit più di 50.000 persone, tra cui 77 capi di Stato e di governo, provenienti da 193 Paesi, si erano impegnati ad accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari in chiave sostenibile, in linea con l’Agenda 2030. Il Food Systems Stocktaking Moment si terrà in Italia esattamente a due anni di distanza dal pre-vertice di Roma. Vi prenderanno parte capi di Stato e di governo e ministri dei Paesi membri dell’Onu, oltre che le sue principali agenzie – in particolare, oltre alla Fao, il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Fondo internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Ifad) – e numerosi interlocutori provenienti da tutto il mondo, tra cui produttori alimentari, settore privato, rappresentanti della società civile, ricercatori, popolazioni indigene e il mondo giovanile.

Si discuterà degli obiettivi di sviluppo sostenibile in vista del Vertice del prossimo settembre 2023

L’obiettivo sarà di offrire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale dal vertice del 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, in un contesto globale profondamente mutato rispetto a due anni fa. Nel corso dell’evento sarà inoltre particolarmente evidenziato il ruolo centrale dei sistemi alimentari e della loro trasformazione per progresso degli Sdg (obiettivi di sviluppo sostenibile) in vista del Vertice sugli obiettivi di sviluppo sostenibile del settembre 2023. In qualità di Paese ospitante, l’Italia svolgerà in quella sede un fondamentale ruolo di conduzione della discussione collettiva sul contrasto all’insicurezza alimentare, e potrà al contempo presentare sullo scenario globale i progetti e le collaborazioni più rilevanti che la nostra filiera agroalimentare realizza, con il fine di assistere lo sforzo della Comunità internazionale.

De Meo (FI – PPE): “Complimenti al ministro degli esteri Antonio Tajani per aver ottenuto questo importante risultato”

«Va dato atto al vice premier, Antonio Tajani, di aver raggiunto un importante risultato che conferma, ancora una volta, la sua grande capacità di saper svolgere un ruolo decisivo attraverso il quale con un minuzioso lavoro, dopo soli quattro mesi dalla sua nomina, ha riportato l’Italia al centro dello scacchiere della politica estera mondiale. Il summit che si terrà a Roma dal 24 al 26 luglio – dichiara l’on. Salvatore De Meo, Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo e membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale – rappresenta non solo un momento di discussione collettiva sul contrasto all’insicurezza alimentare, ma anche uno scenario universale nel quale presentare progetti e programmi che tutta la filiera, agroalimentare, del Made in Italy realizza per supportare l’impegno della comunità internazionale. Ben 193 Paesi membri delle Nazioni Unite – continua il Presidente De Meo – e interlocutori da tutto il mondo si ritroveranno nella nostra capitale che in quei giorni, indiscutibilmente, diventerà anche la capitale dell’alimentazione, in una nazione che, ricordiamo, è tra le ispiratrici della dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio orale e immateriale dell’umanità e dall’OMS come regime alimentare ottimale per la nostra salute. Sarà quindi una grande opportunità di dialogo e confronto sui progressi compiuti dai Paesi membri per raggiungere quelli che sono gli obiettivi racchiusi nell’Agenda 2030, ma soprattutto – conclude l’on. De Meo – per discutere ed elaborare strategie con le quali affrontare la sicurezza alimentare messa a rischio per quasi 3,1 miliardi di persone a causa della pandemia, dei cambiamenti climatici e non ultimo del conflitto bellico in Ucraina». 

AMPLIARE I POTERI DELL’EFSA ALLA SOSTENIBILITA’ E QUALITA’ DEL CIBO

Chiediamo che Il nuovo Governo prenda una posizione ufficiale per estendere i poteri dell’Efsa alla Sostenibilità del Cibo.

Sulla proposta  di estendere le competenze dell’ EFSA Authority sulla Sicurezza Alimentare alla Sostenibilità e alla Qualità del Cibo  in questi mesi abbiamo raccolto consensi ampi, da esponenti di schieramenti diversi e anche dalla commissaria europea competente. Nelle prossime settimane prenderemo una nuova iniziativa nazionale. (Leggere Gustoh24).