La richiesta delle associazioni al governo nell’ambito delle parziali aperture di esercizi pubblici previste dal 26 aprile prossimo

In vista della definizione del Piano per le riaperture arriva l’appello delle associazioni rappresentative del commercio per consentire l’operatività dei centri commerciali anche nei weekend.

Le associazioni del commercio – ANCC-Coop, ANCD-Conad, Confcommercio, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione – chiedono dunque di permettere a tutti i punti vendita presenti in centri, parchi e gallerie commerciali di riprendere la completa attività, ripristinando l’apertura anche nei fine settimana, nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

Sin dall’inizio dell’emergenza centri, parchi e gallerie commerciali hanno adottato protocolli di sicurezza stringenti che offrono tutte le garanzie necessarie a tutelare al meglio consumatori, dipendenti e fornitori dal rischio di contagio”, sottolineano le associazioni, tracciando un bilancio del danno causato dalle chiusure nei weekend: 140 giorni di chiusura, un calo del giro d’affari del 40% per un ammanco di fatturato pari a 56 miliardi annui. “Numeri – si afferma – che mettono a repentaglio la tenuta delle aziende, con il rischio di forti ricadute occupazionali.

Le associazioni del commercio denunciano anche che i ristori economici per le imprese del settore “sono stati quasi nulli e inadeguati a coprire le perdite già consolidate” e segnalano che c’è l’urgenza di un’iniezione di liquidità anche attraverso uno spostamento temporale delle scadenze fiscali e previdenziali, la semplificazione dell’accesso al credito ed un nuova misura sugli affitti, con la previsione del credito di imposta anche per il 2021.

L’auspicio delle associazioni del commercio è che il Governo decida per un cambio di indirizzo e che inserisca, all’interno del programma delle ripartenze, la riapertura dei punti vendita in centri, parchi e gallerie commerciali nei fine settimana.