Roma, 5 giu. (askanews) - Il Consorzio del Parmigiano Reggiano vola a Tokyo per lanciare un nuovo progetto di comunicazione triennale dal valore complessivo di oltre 3 milioni di euro e cofinanziato all’80% dall'Unione Europea. Il piano si svilupperà fino al 2028 ed è volto a rafforzare la presenza e la conoscenza della Dop nel suo primo mercato in Asia, che nel 2024, nonostante le difficoltà legate alla svalutazione dello yen, ha segnato un +6,1% con quasi 900 tonnellate esportate. Il lancio ufficiale avverrà venerdì 6 giugno con un evento dal titolo The Way of Parmigiano Reggiano presso il prestigioso Kanze Noh Theater a Ginza, nel cuore di Tokyo: saranno presenti l'ambasciatore d'Italia in Giappone Gianluigi Benedetti, l’attrice cinematografica e artista Megumi e l'attore teatrale Manjiro Tatsumi, nominato “Tesoro nazionale vivente” dal governo nipponico, prevede, oltre a una conferenza e una performance di teatro No, la presentazione del logo del progetto realizzato dalla rinomata calligrafa Suito Nakatsuka, le cui opere sono state esposte in una personale al Louvre. L’obiettivo del progetto triennale è, da un lato, aumentare la notorietà e l’apprezzamento del Parmigiano Reggiano tra i consumatori giapponesi; dall'altro, rafforzare la conoscenza tecnica del prodotto tra gli operatori del settore attraverso attività formative e iniziative di divulgazione. Nel corso del progetto sono previste attività sui social media, eventi, partecipazione a fiere, degustazioni e azioni di formazione rivolte al mondo del trade e della ristorazione. "Il recente accordo di libero scambio EPA tra Unione Europea e Giappone - spiega Nicola Bertinelli, presidente del Consorzioha rappresentato una svolta: grazie a esso, il Parmigiano Reggiano è stato formalmente riconosciuto come Indicazione geografica protetta nel Paese del Sol Levante. Una tutela importante, che apre nuove prospettive in termini di riconoscibilità e valorizzazione del prodotto".

Il progetto dal valore complessivo di oltre 3 milioni di euro è cofinanziato all’80% dall’UE 

Il Giappone è il primo mercato asiatico della Dop: +6,1% nel 2024

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano vola a Tokyo per lanciare un nuovo progetto di comunicazione triennale dal valore complessivo di oltre 3 milioni di euro e cofinanziato all’80% dall’Unione Europea. Il piano si svilupperà fino al 2028 ed è volto a rafforzare la presenza e la conoscenza della Dop nel suo primo mercato in Asia, che nel 2024, nonostante le difficoltà legate alla svalutazione dello yen, ha segnato un +6,1% con quasi 900 tonnellate esportate.

Il lancio ufficiale avverrà oggi, venerdì 6 giugno, con un evento dal titolo The Way of Parmigiano Reggiano presso il prestigioso Kanze Noh Theater a Ginza, nel cuore di Tokyo: saranno presenti l’ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti, l’attrice cinematografica e artista Megumi e l’attore teatrale Manjiro Tatsumi, nominato “Tesoro nazionale vivente” dal governo nipponico, prevede, oltre a una conferenza e una performance di teatro No, la presentazione del logo del progetto realizzato dalla rinomata calligrafa Suito Nakatsuka, le cui opere sono state esposte in una personale al Louvre.

L’obiettivo del progetto triennale è, da un lato, aumentare la notorietà e l’apprezzamento del Parmigiano Reggiano tra i consumatori giapponesi; dall’altro, rafforzare la conoscenza tecnica del prodotto tra gli operatori del settore attraverso attività formative e iniziative di divulgazione. Nel corso del progetto sono previste attività sui social media, eventi, partecipazione a fiere, degustazioni e azioni di formazione rivolte al mondo del trade e della ristorazione.

Il commento del presidente Nicola Bertinelli

Nicola Bertinelli

“Il recente accordo di libero scambio EPA tra Unione Europea e Giappone – spiega Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio- ha rappresentato una svolta: grazie a esso, il Parmigiano Reggiano è stato formalmente riconosciuto come Indicazione geografica protetta nel Paese del Sol Levante. Una tutela importante, che apre nuove prospettive in termini di riconoscibilità e valorizzazione del prodotto”.