Parma è un luogo speciale, dove la cultura del cibo e quella del territorio si fondono, per regalare a chi lo visita un’esperienza indimenticabile.

La pandemia ha messo a dura prova gli operatori dei settori dell’ enogastronomia e del turismo, che si trovano ad affrontare un 2021 molto pesante. Ma la sfiducia non è cosa di queste terre!

Appena sarà possibile viaggiare siamo convinti che Parma e la sua provincia possano rappresentare un’area molto attrattiva per il turismo enogastronomico.

Le persone della Food valley, con ancora più passione, continueranno a portare sulla tavola dei turisti il “saper fare” parmigiano nel pieno rispetto della sostenibilità in tutti i suoi aspetti.

Parma Food Valley: campagna per promuovere le filiere e i prodotti del territorio

La campagna Mccann vuole invitare tutti gli italiani a ritrovare il piacere del saper vivere con i sapori parmensi che tutto il mondo ci invidia

Ecco come Parma Food Valley si presenta: una città e un territorio dalle tante identità

C’è la Parma della Cultura, che anche nel 2021 conserverà il titolo di Capitale Italiana della Cultura: pensiamo, ad esempio, a capolavori assoluti dell’architettura come Cattedrale e Battistero, al Complesso Monumentale della Pilotta, che ospita anche un’opera di Leonardo da Vinci, al Castello di Torrechiara o a uno spazio unico come il Labirinto della Masone.

C’è la Parma della Musica, che orbita intorno al Teatro Regio e che pulsa di passione per Maestri come Giuseppe Verdi e Arturo Toscani. Con una programmazione che ha le sue gemme nel Festival Verdi e in Verdi OFF, straordinario esempio di contaminazione tra l’arte delle sette note e spazi urbani.

E poi c’è la Parma del Cibo, a cui UNESCO già nel 2015 ha attribuito il riconoscimento di Città Creativa della Gastronomia, prima in Italia a meritarlo: un titolo di cui soltanto 36 città in tutto il mondo possono fregiarsi. Un titolo che vuole essere innanzitutto un riconoscimento a un patrimonio di eccellenze DOP e IGP – dal Parmigiano Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP, dal Culatello di Zibello DOP al Salame Felino IGP, dalla Coppa di Parma IGP al Fungo di Borgotaro IGP, passando per la DOC Vini dei Colli di Parma – senza eguali. Parma UNESCO Creative City of Gastronomy è anche sinonimo di una precisa identità gastronomica, di tradizioni secolari, di passioni, di talenti, di un know-how di filiera gelosamente custodito e tramandato.

Sempre guardando avanti.

E che si traduce in una serie di primati

Sapevi che Parma è la prima città al mondo per la produzione di pasta secca? 

E che Parma è il primo distretto italiano per la produzione del pomodoro da conserva?

E che qui si concentrano le più grandi aziende di conserve ittiche in Italia? 

Ecco perché il food è una delle chiavi per scoprire l’autentica Parma. Il merito è anche di un modello di governance che vede collaborare Istituzioni, aziende, attori culturali, mondo della ristorazione, associazioni professionali e privati cittadini: a loro va il merito di aver creduto nelle potenzialità di Parma come destinazione turistica foodie e di aver promosso una serie di eventi sempre più importanti nel panorama nazionale, da Cibus Off, fuorisalone di Cibus, a Settembre Gastronomico, passando per la Cena dei Mille. Senza arrendersi, anche quando fermarsi sarebbe stato più semplice.

Parma aspetta soltanto te: per abbracciarti e regalarti un’esperienza immersiva, nel segno dell’ospitalità, dell’eccellenza e dell’accoglienza. 

Musei del cibo a Parma: scopri e gusta QUI

Il sito di Parma City of Gastronomy