Sul palcoscenico del Teatro Regio si è svolto l’ultimo atto di Parma Capitale della cultura 2020 – 21.

Alle ore 15 del 14 gennaio 2021 Il sipario si è chiuso con il testimone passato all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Ma come ha affermato il primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti: “per me questa giornata non rappresenta una chiusura, ma l’inizio di una strada nuova che ha le basi sull’esperienza che abbiamo vissuto e che vogliamo consegnare alle altre città”.

I Sindaci delle Città Capitali italiane della Cultura

I Sindaci: Emilio Del Bono, Raimondo Ambrosino, Federico Pizzarotti, Mattia Palazzi, Giorgio Gori

E proprio il confronto di cinque sindaci presenti a Parma ha messo in risalto tutto il valore culturale, sociale ed ambientale delle città italiane capitali della cultura, un progetto nato nel 2014 da una idea di Dario Franceschini. Sul palco, insieme al sindaco di Parma, c’erano Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, e Raimondo Ambrosino, sindaco di Procida, le capitali che hanno preceduto Parma e che la seguiranno come capitale italiana della cultura.

Sollecitati dal giornalista di Sky Tg24, Alessio Viola, hanno parlato delle esperienze “culturali” i cinque sindaci. Mattia Palazzi di Mantova che ha ricordato come “l’onda lunga della massiccia presenza turistica, iniziata con la Capitale del 2016, è continuata fino al 2019, poi interrotta dal Convid”.

Il primo cittadino di Procida nel ricordare il percorso che ha portato l’isola alla candidatura prima e alla vittoria dopo ha sottolineato la centralità di un modello di vita urbana orientata alla cultura e ai desideri della comunità. “Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”. E il sindaco Ambrosino ha sottolineato l’impegno del comune per un turismo sempre più consapevole l’importanza di vincere la sfida “green” per rendere la più piccola delle tre “perle” del golfo di Napoli la prima isola plastic free d’Italia e del Mediterraneo.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, e Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, guideranno nel 2023 l’esprienza di “doppia capitale” che come ricorda Gori: “per noi è stata una scelta dall’alto perchè non abbiamo presentato alcun dossier in quanto impegnati nella battaglia della pandemia, ma ora stiamo recuperando preparando una serie di eventi in alleanza con Brescia per “crescere insieme”. Il padrone di casa, il sindaco di Parma Pizzarotti, ha sottolineato il lavoro corale di tutta una città, di una intera comunità.

Nella cornice del Teatro Regio ad aprire i saluti istituzionali è stato l’assessore alla Cultura dell’ Emilia Romagna Mauro Felicori che ha sottolineato come anche dopo la fine dei biennio da capitale “Parma dimostrerà sempre di più di essere un punto di forza a livello regionale e per tutto il Paese”.

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha letto il messaggio del ministro alla Cultura, Dario Franceschini, dove si è ribadito come Parma 2020-21 sia stata “la dimostrazione tangibile che la cultura vince su ogni cosa. La dura prova della pandemia non ha impedito a Parma di realizzare un intenso programma di attività grazie al quale la città è stata protagonista della ripartenza culturale del Paese”.

E poi il sindaco Pizzarotti ha ricordato il lavoro  “di oltre 1000 progetti e 70 pubblicazioni che hanno visto la luce e che abbiamo realizzato sempre attraverso il modello del lavorare insieme, del fare fronte comune, del sentirci tutti parte di un grande territorio. Quel fare sistema, che quando Parma lo fa, può vincere qualsiasi sfida”.

Il ricordo di David Sassoli

David Sassoli alla Mostra della Gazzetta di Parma. Nella foto con Cesare Azzali, Pierluigi Spagoni e Claudio Rinaldi

Non poteva mancare un doveroso ricordo del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, tra i protagonisti e gli amici di Parma Capitale Italiana della Cultura, che è stato salutato con le sue immagini del 4 settembre 2020, nella giornata di riapertura dopo la tempesta della pandemia, che hanno fatto alzare in piedi, in un applauso commosso, tutti gli spettatori presenti a teatro.

Le parole di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, durante la cerimonia di ripartenza del settembre 2020 al Parco Ducale di Parma. Video

Gli interventi

Francesca Velani Coordinatrice dei progetti e delle strategie culturali di Parma 2020+21 ha illustrato “Il metodo di lavoro che ha unito pubblico e privato, pubblica amministrazione e terzo settore e cittadini insieme ha concretizzato un assett che ha portato la cultura dentro il tempo delle imprese e ha fatto emergere la cura verso gli altri, una sinergia tipica dell’Emilia Romagna tra il sistema sanitario e quello culturale. La cultura è una determinante per la salute, per la prevenzione e per il benessere delle comunità. Un pista di lavoro che l’Europa ci insegna e che la Regione E.R. svilupperà nelle sue politiche anche basandosi sull’esperienza di Parma Capitale.”  

Andrea Massari neo Presidente della Provincia di Parma ha detto: “Ho vissuto Parma Capitale della Cultura dalla Provincia, una particolare esperienza che ha saputo suscitare, ingaggiare entusiasmo per tutto il nostro territorio. Parma 2020-21 ha aperto uno scenario ampio, ha coinvolto anche tanta provincia:  le pievi, la via Francigena, i castelli, dalla montagna al Po, con tutta l’enogastronomia e i parchi naturali sono stati portati a valore e hanno lavorato con la città. Questo rimane da questo biennio: sono rimaste le relazioni e il coraggio di lavorare insieme, e per andare lontano è necessario andarci insieme”.

Paolo Andrei Rettore dell’Università di Parma  “sono molti i passi avanti fatti in questi due anni,  soprattutto in campo di legami sociali. Abbiamo dovuto combattere contro un tempo non facile, ma l’Università di Parma, forte della sua tradizione di diversi secoli si è messa in gioco per realizzare questo sogno, condizionato dalla pandemia, tenendo fede anche alla necessità di essere un punto di riferimento nel campo dell’innovazione. E’ stata messa insieme una forza propulsiva che riflettesse su cosa significasse la cultura, per noi, oggi. Grazie al circuito di Parma Capitale sono emerse le tantissime realtà che, nel nostro territorio, si impegnano quotidianamente perchè la cultura sia strumento di emanciapazione per tutti. E questo è il suo lascito importante”.

Alessandro Chiesi Presidente dell’Associazione “Parma, io ci sto!” ha sottolineato come “Il progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura ha rappresentato un’occasione unica di sperimentazione e un’opportunità per delineare un “modello Parma” di collaborazione tra pubblico e privato da cui partire per sviluppare una strategia di valorizzazione del nostro territorio. In quest’ambito la cultura è un elemento fondante e imprescindibile su cui far leva per incrementare l’attrattività di Parma e del suo territorio. Per il futuro auspichiamo che la nostra comunità possa mettere a frutto l’esperienza maturata e farsi interprete di un concetto ampio di cultura, che si concretizzi non solo nella valorizzazione del vasto patrimonio artistico, musicale, storico e letterario, ma si estenda anche ai temi dell’inclusione, della coesione sociale e dello sviluppo. È ciò che la nostra Associazione “Parma, io ci sto!” sta cercando di fare con il progetto #dieci, che ha portato all’elaborazione di una visione condivisa a dieci anni per Parma e il suo territorio e di un piano di azioni, con al centro i temi dell’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e l’educazione, e all’avvio di un dialogo con le istituzioni nazionali per la definizione di una proposta normativa, denominata “Act Bonus” a richiamare la positiva esperienza dell’Art Bonus, in grado di supportare la realizzazione dei progetti ad impatto sociale sui territori.

Franco Magnani Presidente di Fondazione Cariparma ha ribadito come la Capitale Italiana della Cultura sia stata vissuta con orgoglio dalla città e dai parmigiani “Parma è una città vicina a tutti coloro che la scelgono, che sa acquisire le qualità delle persone che si fermano da lei perchè curiosa, in ascolto, capace di capire il bello e il nuovo che arriva. Con le parole di David Sassoli dico che questo è stato un grande allenamento: utile all’Italia e all’Unione Europea”.

Ezio Zani Direttore del Comitato Parma 2020 ha voluto ringraziare “Paolo Alinovi, Mauro Rizza e Flora Raffa che hanno sempre disertato il podio, ma hanno reso operativo e seguito passo passo l’ambizioso progetto articolato del biennio, realizzato anche grazie ad un mecenatismo illuminato che caratterizza Parma. Qui non c’è pubblico e privato, sociale ed economico: Parma ha una comunità con una coscienza che ritiene che sia dovere di tutti partecipare alla declinazione e alla realizzazione degli obiettivi culturali. Un modello unico che presentiamo a chi verrà dopo di noi.  Quando una comunità coinvolge tutte le sue componenti si sprigiona un’energia che non può abbandonarla, che non abbandonerà questa città. Questa è la promessa per il futuro di Parma”.

Video: l’intero incontro è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=gBZgxIjwoOc

Procida capitale della cultura 2022: rinviata in primavera la cerimonia di apertura

Procida incontra Parma QUI.

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A Parma continua la festa….gli appuntamenti

Le prossime Capitali italiane della cultura: Procida 2022, Bergamo Brescia 2023. (leggere su Gustoh24)

Parma Capitale italiana della Cultura: 3 giorni di eventi di chiusura

Cibo e cultura: “100 ricette dedicare a Parma Capitale italiana della Cultura”

Esce il secondo dei due ebook che “Gustoh24” ha dedicato a Parma Capitale italiana della Cultura.

La seconda edizione si presenta con i commenti di Donato Troiano,  Michele Guerra, assessore alla Cultura del Comune di Parma e di Stefano Cantoni, della Fiepet Confesercenti Parma. (leggere qui).

100 ricette per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21