Il Manifesto per l’educazione alimentare nelle scuole di Coldiretti

Stop ai distributori automatici carichi di snack iperzuccherati, più prodotti a km zero nelle mense scolastiche, una strategia nazionale contro l’obesità infantile, un patto educativo con le famiglie e un programma strutturato di educazione alimentare nelle scuole. Sono questi i cinque pilastri del Manifesto di Udine per l’Educazione Alimentare nelle Scuole, promosso da Coldiretti in occasione dell’evento “Cibo naturale: un patrimonio da difendere”, organizzato presso il Villaggio contadino nel centro di Udine.

Un vero appello rivolto a Governo, Regioni e mondo della scuola per avviare una nuova politica alimentare scolastica.

Durante l’incontro, numerosi esperti e rappresentanti istituzionali hanno sottolineato la necessità di una svolta per tutelare la salute dei più giovani. Tra i partecipanti: Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, il presidente Ettore Prandini, Roberto Weber (presidente Divulga), Felice Adinolfi (Università di Bologna), Ruggero Francavilla (pediatra e responsabile Nutrizione Pediatrica Policlinico di Bari), Luigi Scordamaglia (AD Filiera Italia), Stefano Patuanelli (M5S), Stefano Zannier (Assessore FVG) e Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione (intervenuto in video).

Per l’occasione è stata anche allestita una classe scolastica “salva salute”, dotata di arredi sostenibili, piante anti CO₂ e attività di educazione alimentare dedicate ai bambini.

Cibo ultra-formulato: una minaccia per il futuro dei giovani

“Il cibo ultra-formulato sta minacciando il futuro dei nostri giovani e la qualità del cibo è la chiave: su quello cattivo si gioca una partita fatale per il nostro Paese”, ha dichiarato Vincenzo Gesmundo, sottolineando l’urgenza di scelte consapevoli.

Dello stesso parere Ettore Prandini: “Vogliamo costruire un futuro più sano per i nostri figli, partendo dall’educazione al cibo. Un’alimentazione consapevole è la prima forma di prevenzione e rispetto per la salute, l’ambiente e l’economia agricola italiana”.

Allarme sull’aumento dell’obesità infantile

Coldiretti lancia l’allarme sull’aumento dell’obesità infantile in Italia e propone una strategia nazionale strutturata, con obiettivi concreti e condivisi tra scuole, famiglie e istituzioni. L’agricoltura italiana può contribuire attraverso:

  • filiere garantite,
  • campagne di sensibilizzazione,
  • iniziative formative ed educative per promuovere una dieta più equilibrata.

Serve però un patto educativo tra scuola, famiglia e agricoltori, che valorizzi l’origine degli alimenti e la sostenibilità ambientale. Coldiretti è pronta a mettere a disposizione la propria rete di fattorie didattiche e l’esperienza di Campagna Amica per coinvolgere attivamente studenti e famiglie.

Rilanciare il ruolo educativo delle mense

Il Manifesto di Udine propone un rilancio del ruolo educativo delle mense scolastiche, a partire dall’introduzione sistematica di:

  • cibo locale e stagionale,
  • prodotti di filiera corta,
  • criteri di qualità al posto del massimo ribasso negli appalti.

Una proposta concreta per contrastare la logica del risparmio a discapito della qualità, che da anni penalizza l’educazione alimentare nelle scuole.

NO alle merendine ultra-processate

Coldiretti chiede l’eliminazione dei distributori automatici contenenti snack, merendine industriali, bevande zuccherate e prodotti ultra-processati da scuole e edifici pubblici. Al loro posto, dovrebbero essere introdotte alternative sane e locali, capaci di rispettare i principi della buona alimentazione.

Una norma nazionale dovrebbe regolare questa transizione verso modelli più salutari e sostenibili.

Rafforzare l’educazione alimentare nei programmi scolastici

Il Manifesto punta anche a rafforzare l’educazione alimentare nei programmi scolastici, fin dalla scuola primaria. Insegnare fin da piccoli da dove viene il cibo, come scegliere una dieta equilibrata e quali rischi comportano i cibi industriali è un investimento sul benessere dell’intera società.

Bioeconomia del CNR ha misurato gli effetti benefici delle piante all’interno delle aule scolastiche

Un ulteriore contributo al benessere di studenti e insegnanti arriva da un’iniziativa Coldiretti in collaborazione con l’Istituto di Bioeconomia del CNR, che ha misurato gli effetti benefici delle piante all’interno delle aule scolastiche.

Secondo la ricerca, l’introduzione di piante come Sansevieria, Chamadorea, Yucca, Ficus e Schefflera riduce del 20% le concentrazioni di CO₂ e del 15% le polveri sottili (PM2,5), contribuendo a contrastare la cosiddetta “sindrome dell’ufficio malato”.