Torna all’ombra della Madunina l’appuntamento che celebra la comunità mondiale dei pizzaioli visionari, carismatici, mai domi: chi è in grado di attualizzare una tradizione antica come quella della Pizza e di declinarla al futuro

“Milan l’è un gran Milan” quest’espressione in dialetto milanese dalla facile traduzione deve essere balenata in testa agli organizzatori di The Best Pizza Awards, i quali han scelto anche quest’anno la città meneghina, polo culturale e socioeconomico fra i più dinamici d’Europa, come set della loro manifestazione più rappresentativa.
È un po’ il super-bowl mondiale della pizza, non v’è dubbio in merito. Si, ma di cosa stiamo parlando?
Ovviamente della terza edizione dei The Best Pizza Awards, evento che aprirà le sue porte ad oltre 500 ospiti internazionali, tra cui più di 300 tra i migliori pizzaioli del mondo, giornalisti e innovatori del panorama gastronomico, per una celebrazione immersiva del passato, del presente e del futuro della pizza.
Pizzaioli come viaggiatori del tempo, dunque, in grado di salvare il meglio del passato e di trasformano in visioni di futuro, portandocelo – vivo, migliorato, sorprendente – nel presente.
In poche parole: rendendolo eterno.
A radunarsi, oltre ai maestri dell’arte bianca, saranno in tanti: appassionati, sognatori, esploratori del gusto. Perché la pizza non è solo un cibo, è un è un rito sociale, culturale in fermento che merita di essere studiato, valorizzato e raccontato.
“The Best Pizza Awards non è solo una classifica. È un’occasione per unire una comunità globale che condivide un profondo rispetto per la tradizione e una forte spinta verso l’innovazione”, ha affermato Cristian Gadau, co-fondatore di The Best Chef e The Best Pizza Awards.
Con la missione di preservare l’arte sacra della pizza e allo stesso tempo promuovere l’innovazione, The Best Pizza Awards è riconosciuto come il progetto più autorevole e credibile a livello mondiale nel settore. La giuria indipendente e internazionale del premio, composta da 512 esperti provenienti da 60 Paesi, garantisce trasparenza ed eccellenza, e lasciando l’ultima parola ai pizzaioli.
E voi siete pronti per questo viaggio nel gusto, per esplorare i tempi moderni della pizza senza antiquate nostalgie ma con il rispetto e soprattutto la consapevolezza di chi sa che ha tra le mani un pezzo di storia, in continua evoluzione?
Ci vediamo a Milano!