Dall’ospitale e golosa ”Casa li Jalantuumene” di Monte Sant’ Angelo (Foggia) all’Università Luigi Bocconi di Milano, oggi un punto di riferimento scientifico e culturale nelle scienze economiche.
Il “fil rouge” che collega questi due luoghi così importanti e ricchi di storia è lo chef pugliese Gegè Mangano, definito dallo scrittore e critico enogastronomico, Mario Bolivar Pennelli, “L’ Arcangelo ribelle di Montesantangelo”.
La notizia è che lo Chef Mangano sarà infatti “insegnante” d’eccezione in Bocconi, il prossimo 25 marzo 2022, per una lezione sul tema dei principi manageriali adottati nell’ Alta cucina, al corso di Innovation Management and Strategy del Prof. Gambardella Master of Science EMIT (Economics and Management of Innovation and Technology).
Nelle industrie creative, infatti, l’adozione di principi manageriali è il presupposto imprescindibile per la crescita.
Alla base del successo di una nuova azienda nei settori creativi, tra cui quello dell’alta cucina, molto spesso c’è il genio di un imprenditore-creativo: il suo talento fuori dal comune diviene il marchio di fabbrica per creazioni straordinarie, capaci di raccogliere sia il favore della critica che quello della clientela. La fusione tra l’imprenditore-creativo, il brand e l’impresa rappresenta un’arma a doppio taglio, fornendo da un lato una garanzia di qualità e autenticità; dall’altro, impone però, la ricerca di soluzioni adeguate sul piano organizzativo e di governance nel momento in cui l’azienda si incammina lungo un processo di crescita. Affinché questo possa essere gestito al meglio, infatti, si rendono indispensabili adeguate competenze non solo creative, ma anche manageriali.
L’alta cucina è uno dei settori in cui la sovrapposizione tra la storia di un’impresa e quella – personale e professionale – dell’imprenditore creativo è più forte. La reputazione di un ristorante è il riflesso di quella del suo chef.
Questi sono alcuni degli aspetti su cui verterà la lezione di Gegè Mangano, talentuoso chef e imprenditore, dal 1997 titolare del ristorante Li jalantuumene di Monte Sant’Angelo.
La formazione di Gegè Mangano come chef è segnata profondamente dal rapporto con il territorio.
Ha iniziato a cimentarsi con il cibo e le sue delizie precocemente, nella cucina materna, e poi come maitre d’hotel e sommelier in numerosi alberghi e ristoranti di tutto il mondo. Seguono anni di attività intensa all’estero, in cui Gegè Mangano affina sempre più le proprie competenze, ma percepisce anche un crescente distacco dalle proprie radici, una perdita di identità. Così quando nel 1997 si profila l’opportunità di acquistare uno stabile nella sua amata Monte Sant’Angelo, non se la fa scappare: l’avventura da imprenditore ha inizio. Infatti, poco più che trentenne, in quello stabile ha aperto e conduce tutt’oggi con successo il ristorante” li Jalantuumene”, ovvero “I Galantuomini”.
Dal 2016 è anche Patron della ”Casa li Jalantuumene”, quattro junior suite di charme.
Un mix di sobrietà, gusto, innovazione, senza mai dimenticare la tradizione e soprattutto sempre all’insegna della qualità e del rispetto per il cliente: sono questi i principi che ispirano la cucina dello Chef. I piatti variano di stagione in stagione, gli ingredienti, sempre freschi sono procurati da una manciata di selezionatissimi fornitori, tutto a Km 0.
Lo Chef Gegè Mangano ottiene negli anni un riconoscimento sempre maggiore,anche fuori dai confini nazionali. Prima come autore del libro (terra Cultura e Cucina del Gargano) edito da Veronelli, poi come protagonista nel mondo televisivo, collaborando con Alice Sky, Tg1, Eat- Parade, e varie Tv locali, girando una food-comedy, intitolata Strascinati Innamorati.
Gegè Mangano con il suo ristorante è vincitore di vari premi. Di lui e del suo ristorante ne ha parlato anche il New York Time Travel, e in aggiunta il ristorante è citato sulle maggiori guide nazionali e internazionali.
Lo chef pugliese Gegè Mangano, vero mattatore a “Detto Fatto”, in onda su Rai2
Siamo rimasti tutti incantati davanti ai succulenti piatti made in Puglia. (leggere su Gustoh24).