Il vigneto di città come spazio urbano di nuova generazione, efficiente e innovativo e come nuovo asset per un futuribile modello di turismo intelligente, sostenibile e inclusivo

La Urban Vineyards Association è stata negli Emirati Arabi protagonista di Dubai Expo 2020. All’interno del Padiglione Italia, nello spazio della Regione Piemonte, l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York – ha partecipato alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano, un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come modello di turismo e di sviluppo cittadino sostenibile.

La Urban Vineyards Association

A pochi mesi da un prestigioso successo internazionale – lo scorso ottobre è entrato ufficialmente in U.V.A. il vigneto urbano di New York, il primo al di fuori dai confini europei – la Urban Vineyards Association si è presentato all’Expo di Dubai con l’obiettivo di promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini. Un unicum in grado di rivoluzionare le aree urbane e di diventare il simbolo di un modello di vita più sostenibile.

Quattro le principali direttrici del progetto

Diffondere una delle più preziose eccellenze enogastronomiche come il vino;

Sostenere una pianta con un ruolo centrale nell’aridocultura (o dry farming);

Dare vita a spazi di aggregazione verdi che ospitino piccole comunità in totale rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali;

Sviluppare un asset turistico, dato dal mix fra sostenibile e smart, in piena linea con i trend di rinnovamento sociale e ambientale.

Tematiche di estrema attualità che sono state il focus della conferenza U.V.A. il 2 marzo presso il Padiglione Italia, in occasione del Piemonte Regional Day. L’evento, è stato l’occasione per presentare a un parterre di grande prestigio l’Associazione, i suoi soci e la filosofia alla base del progetto U.V.A., ma anche per promuovere il vigneto di città come spazio urbano di nuova generazione, efficiente e innovativo e come nuovo asset per un futuribile modello di turismo intelligente, sostenibile e inclusivo

La presenza di U.V.A. a Dubai puntava, e ci è riuscito, ad allargare la platea di soci e investitori in tutto il mondo, attestando la forte impronta italiana in un contesto sempre più internazionale. U.V.A. sarà tra i protagonisti all’interno dello spazio dedicato alla Regione Piemonte che, fin da subito, ha accettato con entusiasmo di collaborare per il legame a doppio filo che la lega all’Associazione. Il cuore di UVA ha infatti iniziato a battere proprio nella regione sabauda, in occasione della manifestazione “Vendemmia a Torino” del 2019: fondatore e presidente è Luca Balbiano, produttore vitivinicolo della provincia di Torino che dal 2009 gestisce Vigna Villa della Regina, la vigna metropolitana del capoluogo piemontese da cui tutto è iniziato.

“In un momento complesso a livello globale come quello che stiamo attraversando ormai da diversi anni è diventato fondamentale studiare nuovi approcci e promuovere modelli virtuosi per il nostro pianeta – Racconta Luca Balbiano, Presidente di U.V.A. – Una vetrina come quella dell’Expo Dubai è un’occasione imperdibile per poterci raccontare e per promuovere la nostra Associazione e i progetti in cui crediamo fortemente. Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo. È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione. È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso. È l’esempio perfetto di come la Natura possa davvero salvare il mondo”.

Le vigne urbane riunite nella Urban Vineyards Association sono

  • Vigna della Regina all’interno di Villa della Regina a Torino
  • la vigna Clos Montmartre di Parigi
  • il Clos de Canuts a Lione
  • i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia
  • la vigna di Castel di Pugna “Senarum Vinea” di Siena
  • la Vigna di Leonardo all’interno della casa degli Atellani a Milano
  • la Vigna del Gallo all’interno dell’orto botanico dell’Università di Palermo
  • i filari di San Francesco della Vigna a Venezia
  • il Clos all’interno del Palais des Papes di Avignone
  • i filari di Rooftop Reds impiantati sui tetti  di Brooklyn a New York
  • la Etna Urban Winery di Catania

Fanno parte di U.V.A. anche:

  • Amici di Villa della regina
  • Coldiretti Piemonte
  • Benedetto Carella
  • Associazione Nazionale Città del Vino.

www.urbanvineyards.orginfo@urbanvineyards.org

LE VIGNE URBANE SOCIE DI U.V.A.

VIGNA DELLA REGINA

Villa della Regina, Torino

Spingendo lo sguardo dal cuore di Torino, fin dietro la Gran Madre di Dio, ci troviamo di fronte allo spettacolo austero ed elegante di Villa della Regina e della sua vigna. Ripristinata dopo un lungo periodo di abbandono, essa ospita, unica tra le Vigne Urbane, una produzione DOC: la tipica Freisa, già coltivata nella vigna in epoca sabauda.

LA VIGNA DI LEONARDO DA VINCI

Casa degli Atellani, Milano

Dal Rinascimento direttamente ai giorni nostri, troviamo a Milano la Vigna di Leonardo, donata al genio toscano da Ludovico il Moro come ringraziamento per la progettazione dei canali. Una perla rara a pochi metri da Santa Maria delle Grazie, nella splendida cornice rinascimentale di Casa degli Atellani.

LAGUNA NEL BICCHIERE – LE VIGNE RITROVATE

Venezia

L’associazione culturale Laguna nel Bicchiere collabora con le scuole di Venezia per la riscoperta di luoghi abbandonati nel tempo e trasmissione delle tradizioni ai giovani. Si occupa di 5 vigneti: due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole.

VIGNA DEL GALLO

Orto botanico di Palermo

La Vigna del Gallo nell’Orto Botanico di Palermo racchiude 95 vitigni autoctoni, patrimonio inestimabile della viticoltura siciliana e testimonianza tangibile della biodiversità dell’isola. Il progetto coinvolge il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo e il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, con la collaborazione della Facoltà Universitaria di Agraria.

SAN FRANCESCO DELLA VIGNA

Venezia

San Francesco della Vigna il più antico Vigneto Urbano di Venezia, si compone di tre chiostri: due adibiti a orto e vigneto, il terzo utilizzato per la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione. I ricavati del vino prodotto, l’Harmonia Mundi, viene utilizzato per finanziare borse di studio per gli studenti della Facoltà di Teologia locale.

ETNA URBAN WINERY

Catania

Un’antica e rinomata vigna alle pendici dell’Etna si risveglia, dopo decenni di abbandono, circondata dalla periferia di Catania. È questa la strana storia di Etna Urban Winery, una delle new entry in UVA, realtà dinamica tra le più emblematiche per la sua capacità di proiettare verso il futuro le antiche tradizioni agricole dei nostri avi.

SENARUM VINEA

Siena

Gorgottesco, Tenerone, Salamanna, Prugnolo Gentile, Rossone, Mammolo: sono i vitigni “reliquia” coltivati nel Vigneto Urbano di Siena, riscoperti, con l’impiego di tecniche agricole antiche, grazie a Senarum Vinea e al Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiane dell’Università degli Studi di Siena, con l’Associazione “Città del Vino”.

CLOS DE MONTMARTRE

Parigi

Di proprietà della città di Parigi, è gestito dal Comité des Fêtes et d’Actions Sociales de Montmartre – Paris 18ième, il vigneto nasce dall’impegno della società civile locale che lo salva dalla speculazione edilizia nel 1933. La vigna (ad oggi 1800 viti, con 30 varietà diverse) e la sua produzione sono dedicate al sostegno dell’associazionismo locale.

CLOS DE LA VIGNE DU PALAIS DES PAPES

Avignone

Unico vigneto intra-muros AOC in Francia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, la vigna si affaccia meravigliosamente sulla città storica e sul Rodano dalla cima del Rocher des Doms, il terrazzamento-giardino dei papi avignonesi. E’ affidato alla Compagnons des Côtes du Rhôn; tra i principali promotori della produzione vinicola della Côtes du Rhôn.

CLOS DE CANUTS

Lione

Situato nel Parc de la Cerisaie a Croix-Rousse (ex distretto dei lavoratori della seta soprannominato i “canuts”) di proprietà della città di Lione, è gestito dalla Rèpublique des Canuts, la realtà associativa più rappresentativa della città di Lione, per la quale essa svolge un ruolo centrale di promozione del folklore e delle tradizioni locali.

ROOFTOP REDS

New York

Nella primavera del 2016, Rooftop Reds lancia il primo Vigneto Urbano produttivo a New York City. La sua mission è ambiziosa, andando ben oltre il semplice portare la viticoltura nel settore dell’agricoltura urbana. Rooftop Reds sta guidando l’innovazione nel mercato del vino dello Stato di New York e piantando i semi per una nuova generazione di appassionati di viticoltura.

NoFakeFood a Dubai. Alfonso Pecoraro Scanio con l’Ambasciatore Lener e Lo chef Derflinger in difesa del Made in Italy

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