Gastro-spettatori o cuochi amatoriali della domenica ecco a voi la cronaca di tutta la Michelin Revelation minuto per minuto

Esattamente come l’anno scorso il mega direttore galattico Donato Troiano mi ha affidato il compito di tenere gli occhi bene aperti su quello che accadrà ai ristoranti pugliesi ed ai cuochi miei corregionali.

Mèna uagnù, allegr allegr (forza ragazzi, procediamo spediti).

Fjona Cakalli, la conduttrice, ha accolto i premiati uno ad uno sul palco

Dopo i saluti iniziali, il capo della comunicazione per Michelin Italia Marco Do, con un po’ di sano patriottismo, cita Dante Alighieri (a 700 anni esatti dalla morte del Sommo Poeta) augurando a tutto il comparto di poter tornare a riveder le stelle.

Tocca a Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, fare un po’ gli onori di casa, raccontando le bellezze e le eccellenze del territorio che ospita la kermesse.

Ora tocca ai premi speciali:

Il premio di sala 2022 va a Matteo Zappile, restaurant manager del Pagliaccio di Roma.

Il premio al miglior sommelier va a Sonja Egger del ristorante Kupperain di Bolzano.

Nadia Santini del tristellato Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova) viene premiata come chef mentore 2022.

Federica Pellegrini, ormai ospite abituale delle premiazioni Michelin, introduce il momento dedicato alle stelle verdi. Spiega Gwendal Poullennec, International Director della Guida Michelin, che si tratta di un premio per quei ristoranti (stellati o meno) che fanno delle buone pratiche ecologiche la loro bandiera.

Quest’anno sono 17, tra i quali il Casamatta a Manduria (già stella michelin), quindi chef Pietro Penna dovrà apporre una nuova medaglietta al suo petto. Complimenti!

Siamo arrivati alla ciccia: l’incoronazione dei nuovi chef Michelin.

Tanti, tantissimi, alla fine saranno 33. Parlando di Puglia, esprimo le mie congratulazioni a chef Felice Lo Basso (Pugliese di Molfetta) che prende nuovamente possesso di una stella, e questa volta lo fa nel suo locale nuovo di zecca, il Felix Lo Basso home&restaurant a Milano. Altri applausi li dedico a 2 personaggi che, anche se Pugliesi non sono, è come se lo fossero: parlo del mitico Paolo Barrale chef di Aria (salotto gastronomico di Napoli), e di chef Emanuele Petrosino. Lo conobbi a Piacenza, quando gli venne consegnato il riconoscimento di Giovane Chef dell’Anno Michelin. Oggi invece si aggiudica una stella per quanto di buono fatto al Ristorante Bianca sul lago, un posto tanto bello che sembra venir fuori da un libro di favole.

Adesso tocca finalmente ai ristoranti di casa nostra. Vi annuncio che non c’è moltissimo dal punto di vista quantitativo ma, sulla portata delle notizie, beh, vi basti sapere che stavo per terminare la mia serata dal cardiologo, a causa delle forti emozioni.

La prima stella è una carezza, prima che ad uno chef, ad un territorio: il Gargano, porzione di Puglia ingiustamente snobbata dalle grandi rotte gourmet. Un promontorio smeraldo circondato da acque vitree che riflettono il cielo. Bene, in questo luogo-non luogo chef Domenico Cilenti ha calato le sue reti e sapete che ha pescato? La stella Michelin! Il suo ristorante si chiama Porta di Basso e si trova a Peschici. I primi a fargli gli auguri sui social sono stati i ragazzi di Al trabucco da Mimì, altra eccellenza ristorativa di questa zona baciata dagli dei ma a volte maltrattata dagli uomini. W il Gargano ed il gioco di squadra!

La seconda notizia ve la do a bruciapelo, con la stessa accortezza di un papà boomer che non ha paura di spoilerare il finale di una serie ai suoi figliuoli millennial.

Siete Pronti? 

La chef Solaika Marrocco sul palco dopo l’annuncio della conquista della Stella Michelin

La chef Solaika Marrocco di Primo Restaurant a Lecce, si porta a casa la stella!

Siiii! E qui ho urlato come un hooligan ubriaco. Perdonate il mio tifo da stadio, sarei falso se dicessi che non mi sta a cuore quella piccola grande forza della natura chiamata Solaika. Vederla così, su quel palco, con gli occhi lucidi ed il sorriso puro di una bimba ma la convinzione e la sicurezza di una donna fatta e finita, mi ha stretto il cuore. Ma le celebrazioni per lei continuano, perché un altro premio, se vogliamo ancor più prestigioso, prende la strada del Primo Restaurant: Solaika è stata  nominata giovane chef dell’anno 2022.

Che bella notizia per la Puglia, per il Salento, ma soprattutto per le giovani generazioni di cuochi e camerieri della nostra terra, spesso bistrattati, disillusi fin da piccoli, che ora hanno una stella in più da osservare nel firmamento della loro Regione. C’è una nuova stella e come tale essa ha un solo compito: guidarli, ispirarli, sollecitare la parte migliore di loro.

L’evento si conclude senza troppi sussulti, nessun nuovo tristellato, gli 11 cavalieri d’oro tengono tutti, mentre conquistano i due macaron Giuseppe Iannotti a Telese Terme e Giovanni Solofra a Paestum.

Scaduti gli ultimi minuti di gioco, do un ultimo sguardo commosso agli spalti gremiti di cuochi: c’è chi è emozionato, chi telefona alla mamma, chi in silenzio si gode il risultato raggiunto, conscio che la vera battaglia comincia domani, una battaglia, come abbiamo appreso oggi, che sarà sempre più mossa dell’etica e non solo dalla “semplice” forza fisica o dalla creatività. La ristorazione è cambiata, dobbiamo mettercelo in testa. La rincorsa al perfezionismo quello si, è sempre lo stesso, ma nuove sensibilità (lavorative, ambientali, umane) si affacciano sul palcoscenico. Kant diceva “Cielo stellato sopra di me, legge morale dentro di me” e parole migliori non posso trovarne per chiudere questo pezzo, salire in auto e sparire nella notte stellata.

Testa alle stelle!…in attesa delle Stelle 

La Puglia sulla Guida Michelin tra pronostici, certezze e sentimento. A cura di Mario Bolivar Pennelli tutto su GustoH24

La Guida Michelin 2022, tutte le Stelle dell’Italia

I nomi dei “vincitori”, qui su Gustoh24