La Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day), promossa dalle Nazioni Unite fin dal 1972, vede l’associazione ambientalista V.A.S. – Verdi Ambiente e Società, anche in questa occasione, impegnata a contrastare un modello di sviluppo iniquo. 

La sostenibilità basata sui criteri Esg (Environment, Social Responsibility e Governance) è quella che mette in primo piano la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e la trasparenza nei processi di governo dell’azienda.

La nota diffusa da Vas per la Giornata Mondiale dell’Ambiente

La Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 ha come tema il “Ripristino degli Ecosistemi”. Ciò significa fare scelte coraggiose, per prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. Purtroppo quella che dovrebbe essere una priorità globale rischia di passare in secondo piano, poiché tutta l’attenzione in questo periodo si è concentrata sulla crisi sanitaria e sulle sue conseguenze economiche e sociali. Sarebbe però molto grave –scrive Vas– se nelle agende politiche di tutto il mondo la crisi ambientale, che è climatica ma non solo, non si tenesse conto del fatto che anche la stessa pandemia è uno dei frutti avvelenati di un modello di sviluppo iniquo, ma anche incompatibile con l’indispensabile tutela degli ecosistemi.

Il commento del Presidente di Vas, Stefano Zuppello

«In questo terribile periodo abbiamo preso coscienza delle dimensioni globali dell’emergenza sanitaria che ci ha colpiti – ha dichiarato Stefano Zuppello, Presidente di V.A.S. – Verdi Ambiente e Società – ma forse dobbiamo renderci davvero conto delle sue origini ambientali di epidemie caratterizzate come zoonotiche, cioè trasmesse dagli animali. La ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Ambiente dovrebbe invece ricordarci che guarire l’umanità afflitta dalla pandemia è un obiettivo che c’impegna anche ad uscire dalla logica di sfruttamento della natura, sanandone le ferite che uno sviluppo energivoro e consumistico continua ad infliggerle».

Bisogna uscire da una dimensione antropocentrica, che pone l’ambiente fuori di noi e lo assoggetta ai nostri interessi, per recuperare una visione autenticamente ecologista, che è la sola che può condurci a scelte che rispettino davvero gli ecosistemi, comunità di organismi viventi di specie diverse che vivono insieme, grazie ad un continuo scambio di materia ed energia. Siamo peraltro in grave ritardo, poiché si valuta che circa un milione di specie animali e vegetali siano a rischio estinzione e che tra il 20 e il 50% degli ecosistemi oceanici e costieri risulti già danneggiato. O basti pensare alla notizia di questi giorni dei 30 gradi in Siberia.

«Ripristinare gli ecosistemi richiede in primo luogo che non si vada avanti con interventi che ne mettano in serio pericolo i delicati equilibri – ha affermato Zuppello – e poi che si destinino risorse economiche ed umane al recupero dei valori naturalistici dei nostri territori, salvaguardando la biodiversità del nostro Paese e dando nuova vita a terreni agricoli, aree boschive, zone umide ed altre risorse ambientali, che fra l’altro ci aiutano ad assorbire l’ancora abnorme accumulo di CO2, causa del riscaldamento globale e delle sue disastrose conseguenze».

«Verdi Ambiente e Società esprime nel suo stesso nome l’impegno per un ambientalismo sociale, che propone un modello alternativo, in cui economia non sia il contrario di ecologia concludono gli ecologisti di V.A.S. – La transizione ecologica però non può essere caratterizzata da scelte opposte al ripristino degli ecosistemi, alla scelta di fonti energetiche davvero rinnovabili e diffuse e da nuovi incentivi al consumismo dilagante. V.A.S. da 30 anni si batte per uno sviluppo giusto, pacifico e rispettoso del patrimonio naturale e continuerà a farlo, fedele alla sua scelta di un “ambientalismo in movimento”.

A Parma la campagna nazionale di Vas, MANGIASANO nel segno del “No al Veleni nel Piatto”

L’Europa sta puntando fortemente sulla Sostenibilità e sulla Biodiversità con il Green Deal e le strategie Farm to Fork e Biodiversità, che hanno l’obiettivo ambizioso di ridurre del 50% l’uso di pesticidi e antibiotici e del 20% quello dei fertilizzanti entro il 2030. L’Italia, anche se con estremo ritardo, ha fatto un passo avanti approvando al Senato la legge sul Biologico, che ora deve passare alla Camera dei deputati. Su questa strada bisogna andare avanti-

Il circolo di Parma di Verdi Ambiente e Società proprio oggi, Giornata mondiale dell’Ambiente, all’interno della Campagna “Mangiasano” rilancerà anche il tema “No ai Veleni nel Piatto”, che proprio a Parma aveva visto negli anni scorsi la nascita di un movimento contro l’uso dei pesticidi in agricoltura.

Quest’anno al no ai “pesticidi in agricoltura” si aggiunge una specifica riflessione sulle problematiche dell’attuale sistema agroalimentare e la costruzione di soluzioni ecologiche adatte al territorio insieme a cittadini, agricoltori, artigiani, ristoratori ed istituzioni. (In Svizzera il Referendum, si vota Si o No ai pesticidi leggere su Gustoh24).

 

NaturaSì e Legambiente: un quinto del cibo resta sui campi, servono norme anti spreco

Il settore agroalimentare, secondo i dati dell’Ipcc (il Panel delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamento climatico), è uno dei settori che emette più CO2 in atmosfera: un terzo circa delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Ma, oltre che essere tra le cause della crisi climatica, l’agricoltura e il consumo consapevole sono le linee da seguire per rispondere alle crisi ambientali.

La Fao denuncia che quasi la metà della frutta e della verdura prodotta a livello globale viene sprecato: il 21% di questo spreco avviene nel nostro Paese direttamente sui campi. Per produrre il nostro cibo, insomma, sprechiamo sotto varie forme energia, inquiniamo la terra e l’acqua, e una parte consistente di questa produzione neanche arriva sugli scaffali. NaturaSì e Legambiente hanno lanciato un anno fa il progetto CosìperNatura che oggi diventa anche una proposta politica e sociale: permettere agli agricoltori, a cominciare da quelli bio, di recuperare la frutta e la verdura che – in quanto meno ‘perfette’ e standardizzate – vengono lasciate sui campi. Più grandi, più piccoli o dalla forma insolita, insomma, diversi, ma sempre buoni. Un’attività che ha permesso di passare dal 20% di prodotti scartati sul campo a un fisiologico 4%, con guadagno per l’ambiente, il sistema agroalimentare, i consumatori.

A un anno dal lancio della campagna e in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente che si celebra oggi 5 giugno NaturaSì e Legambiente tirano le somme dell’attività e la mettono al centro di un nuovo dibattito nel talk “CosìPerNatura, un progetto antispreco per l’agricoltura”.

Too Good To Go lancia l’Etichetta Consapevole

L’impegno dell’app contro gli sprechi alimentari a sensibilizzare i consumatori sulla differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione (su Gustoh24)

Barilla lancia il videogioco educativo per la giornata dell’Ambiente

“We, the Food, the Planet”: “esperienza digitale” che permette di chattare col nostro Pianeta, per comprendere il forte legame tra la tutela della salute e quella dell’ambiente. La notizia su Gustoh24

Una iniziativa delle Cantine Ferrari

La Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day), promossa dalle Nazioni Unite fin dal 1972 con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi ambientali e favorire l’attenzione e, quindi, l’azione dei Governi. (l’iniziativa Cantine Ferrari su Gustoh24).