Il Consorzio dei produttori Vini Doc “Gioia del Colle” lancia la sua campagna di comunicazione, tra conferme e nuove strategie per l’internazionalizzazione 

Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine!” ecco ciò che ho pensato, rubando le parole al maestro Battiato, riflettendo sul forte spirito di aggregazione e sull’amore verso le eccellenze della terra, che animano tutti i protagonisti del meraviglioso progetto che sta portando i vini DOC Gioia del Colle nel Sud Est Asiatico, come pionieri di un nuovo mondo.

Che i vini della DOC “Gioia del Colle” fossero oramai un’eccellenza italiana in grado di guadagnare grandi consensi nei mercati esteri non è certo una scoperta. Espressione di una DOC relativamente giovane (istituita nel 1987), il suo Consorzio raccoglie oggi 73 membri, tra produttori, vinificatori e imbottigliatori.

La pandemia non ha raffreddato l’interesse dei mercati internazionali per il fiore all’occhiello della DOC,  la tipologia “Primitivo”. Un significativo consolidamento sui mercati esteri quest’anno ha previsto una  promozione qualificata in 8 Paesi extra-europei grazie al progetto Across the world – II,  cofinanziato da UE, Ministero dell’Agricoltura e Regione Puglia. I paesi selezionati rappresentano alcuni  mercati “tradizionali” per il “Gioia del Colle” DOC Primitivo (come Cina e Stati Uniti), ma anche paesi  di nuova penetrazione commerciale, come Thailandia, Vietnam e Corea del Sud. Decine di eventi  fieristici, degustazioni, wine-masterclass, attività di promozione online si sono susseguiti in questi paesi  nel corso degli ultimi 12 mesi.

Nell’ambito del progetto, è stato presentato oggi il nuovo spot promozionale del Consorzio, diretto  dal videomaker Luca Desiderato e realizzato da Liquid Consulting: pensato particolarmente per il mercato Sud est asiatico, il video punta a mostrare e valorizzare il forte legame tra questo vino e il suo territorio di  provenienza. Lo spot, interamente girato nel territorio di Gioia del Colle, è concepito come un percorso  tra le bellezze architettoniche e naturalistiche di quest’angolo d’Italia famoso per il suo eccezionale Primitivo.

Anche il caso ci ha messo il suo zampino, infatti la parola italiana “Gioia” è traducibile con la parola inglese  “Joy”. Il video gioca con questa coincidenza fino all’epilogo finale e al payoff Joy in the glass.

La DOC Gioia del Colle sta investendo da tempo nel consolidamento del suo brand all’estero e in questi anni l’Asia è diventata per noi un mercato di elezione” – ha dichiarato il Presidente del  Consorzio, Vito Donato Giuliani.

“Il legame tra Gioia del Colle e la Denominazione è antico e affonda le sue radici nei secoli”, ha aggiunto  il Sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo. “Esso testimonia le enormi potenzialità di  quest’area, Poter portare i nostri prodotti oltre i confini,  rappresenta un viatico non solo per la crescita della platea di coloro che potranno apprezzarli, ma anche  nell’ottica dello sviluppo turistico che può conseguirne. Dalla Thailandia al Vietnam si berrà il vino gioiese e si parlerà anche di Gioia del Colle, un luogo che in tanti, ci  auguriamo, vorranno visitare”.

Ecco quindi che, per chiudere degnamente questo pezzo, degustando dell’ottimo, corposo e profumato vino Primitivo, mi frulla in testa un’altra citazione del maestro Battiato. Nella canzone ‘’Ti vengo a cercare’’ accenna ad un rapimento mistico e sensuale tanto forte da imprigionarlo indissolubilmente ad una entità, altissima o terrena, questo a discrezione dell’ascoltatore. Da degustatore e figlio impenitente di questo spicchio d’Italia, non posso che ritrovarmici.  Il Primitivo DOC conquista il palato, così come questo territorio bellissimo ci filtra nel cuore. Ci rapiscono, portandoci a Sud, tra masserie e ulivi, schiavi d’un amore mistico e sensuale per questa terra benedetta e silente, difficile ma generosa, tormentata alle volte ma sempre seducente, come solo la storia di un grande amore sa essere…