Il Castello di Grinzane Cavour, che sorge in uno dei paesaggi più pittoreschi della Langa a 5 km da Alba, dà appuntamento agli amanti del vino con il Barolo, definito negli ultimi anni “il Re dei Vini, il Vino dei Re” e cuore pulsante dell’area vitivinicola delle Langhe dove nasce.

Sabato 30 ottobre 2021 è una data destinata a rimanere impressa nella memoria dei filantropi e dei cultori del vino: avrà luogo “Barolo en Primeur”, un evento benefico a sostegno di progetti di utilità sociale sia in Italia che all’estero, a cui saranno abbinate 15 barrique ancora in affinamento. 

Questo evento, unico in Italia, è organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, insieme alla Fondazione CRC Donare e in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Le barrique, ottenute da uve di Nebbiolo da Barolo, saranno donate a favore dei maggiori sostenitori dei previsti progetti non-profit: una grande gara di beneficenza, sotto forma di asta, nella scenografica location del Castello di Grinzane, realizzata in collaborazione con Christie’s e in collegamento simultaneo con New York, dove sarà presente Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous. 

Da ogni barrique si ricaveranno circa 300 bottiglie, che saranno numerate e contrassegnate da un’etichetta creata ad hoc dall’artista italiano di fama internazionale Giuseppe Penone. La recensione di Antonio Galloni sarà coniata come un NFT e annessa ad ogni barrique. Un’inedita edizione limitata a sostegno di enti non-profit e a favore di progetti nel campo della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale italiano.

 “L’idea nasce dalla volontà di valorizzare la storica vigna Gustava, situata sulle colline di Grinzane e a suo tempo appartenuta a Camillo Benso Conte di Cavour.  Una tenuta – commenta Ezio Raviola, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – acquisita dalla Fondazione nel 2019, nell’ambito di un’operazione a favore del territorio della provincia di Cuneo. Questa vigna – prosegue il vice presidente- ci dà oggi la possibilità di portare il nome del Barolo nel mondo, con un evento benefico dedicato a istituzioni, manager illuminati, imprese orientate all’investimento sociale, fondazioni corporate internazionali e collezionisti”. 

“Si tratta di un evento storico per il Barolo, ma allo stesso tempo è un segnale per tutto il settore enologico italiano, già da tempo impegnato nel proporre le proprie eccellenze, ma per la prima volta in questa esclusiva modalità” – commenta Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. 

“Ogni singola barrique esprime le proprie caratteristiche uniche, in quanto la vigna è stata suddivisa in particelle vinificate separatamente” spiega infine Donato Lanati, uno degli enologi italiani più conosciuti nel mondo che firma il Barolo Gustava. Proprio Lanati, con il suo centro di ricerche applicate Enosis Meraviglia, sta realizzando un progetto di formazione e valorizzazione di questo vigneto storico con la Scuola Enologica di Alba, grazie al sostegno della Fondazione. 

“L’evento offre ai collezionisti un’opportunità senza precedenti di poter partecipare ad un’iniziativa filantropica di grande rilevanza e beneficiare di una barrique di un Barolo dell’annata 2020, ottenuto da una specifica particella all’interno di un vigneto storico” – aggiunge Antonio Galloni.“Gli offerenti dovrebbero essere incoraggiati dalla rarità dei vini, dalle opere d’arte appositamente commissionate e dalle cause di beneficenza. Tutto ciò concorre a rendere questa iniziativa davvero speciale”.

Vite Nebbiolo (foto Strada del Barolo)

Il Castello di Grinzane e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour

L’imponente costruzione, realizzata intorno alla torre centrale della prima metà del secolo XI si può ammirare in tutta la sua bellezza, grazie ai restauri iniziati nel 1960, in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia.

A giugno 2014 il castello ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità – UNESCO insieme ai “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato”.

Nel corso del XIX secolo, il castello venne acquistato dallo statista Camillo Benso Conte di Cavour che curò in prima persona le sperimentazioni sulla qualità dei vini che divennero successivamente i maggiori vini rossi piemontesi.

Il castello, circondato da vigneti di Nebbiolo, rappresenta una testimonianza unica per la storia della viticoltura piemontese, una delle collezioni di vitigni più ampie a livello europeo.

Attualmente, il castello e la sua collina rappresentano un polo d’eccezione per la conoscenza e la valorizzazione della cultura vitivinicola dell’intero comprensorio di Langhe-Roero e Monferrato ospitando infatti la prima enoteca regionale del Piemonte e uno dei più completi musei etnografici di tradizione vitivinicola della regione.

L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, costituita nel 1967, prima fra quelle della regione.
Una vetrina prestigiosa dei migliori vini e grappe piemontesi, rigorosamente selezionati; primi fra tutti, il Barolo e il e il Barbaresco. I vini esposti sono in vendita, abbinati ai più significativi prodotti tipici della zona. E’’ possibile effettuare degustazioni.
Sono presenti inoltre pubblicazioni a carattere enogastronomico e calici da barolo serigrafati.

A cura di Mariella Belloni