Per la storica cantina di Susegana guidata dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ il mercato del Sol Levante è prezioso e destinato a crescere con una fascia di appassionati e wine lovers competenti e curiosi. Nei giorni scorsi è stata visitata da otto giornalisti di settore in arrivo dal Paese del Sol Levante che sono rimasti particolarmente colpiti dalla storia e dalla preziosità dei vini Conte Collalto
Una visita importante quella effettuata di otto giornalisti giapponesi di settore, curiosi ed attenti, che hanno avuto modo di conoscere da vicino la storica Cantina Conte Collalto di Susegana e di apprezzare i suoi vini. Infatti la cantina guidata dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ è stata scelta come tappa del tour organizzato dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Docg per i giornalisti del Sol Levante.
I giornalisti hanno ammirato il Castello di San Salvatore, imprescindibile icona del territorio, per poi concentrarsi sulla visita alla cantina dove, con la principessa Isabella Collalto de Croÿ e Riccardo Poletti, export manager dell’azienda, hanno degustato alcuni dei fiori all’occhiello prodotti dall’azienda.
L’azienda che ha il pregio di imbottigliare vino prodotto unicamente da vigneti di proprietà: basta un bicchiere di vino Conte Collalto per assaporare secoli di conoscenza, quel fare buon vino che la nobile famiglia di origini longobarde vanta dal 958, quando Re Berengario lo certificò in una pergamena. Inevitabile che anche i giornalisti giapponesi siano rimasti molto colpiti dalla storia e dalla preziosità dei vini Conte Collalto.
Conte Collalto ed il mercato giapponese
«Quello giapponese – spiega Riccardo Poletti, export manager Conte Collalto – è per noi un mercato prezioso, la cui meravigliosa cultura e filosofia rispecchiano perfettamente quella aziendale: rigoroso rispetto dell’ambiente, implementazione di tecnologie e know-how alla ricerca di un costante miglioramento su tutti i livelli e capacità di approcciarsi in modo trasparente e diretto, mettendo il concetto di rispetto sempre al primo posto».
«È un mercato – prosegue l’export manager di Conte Collalto – destinato a crescere, fatto di consumatori attenti e curiosi, che amano il made in Italy e che riescono ad apprezzare le autenticità che solo un terroir straordinario come quello in cui viviamo può dare. Viene apprezzata la storia dell’azienda ed il consumatore è affascinato dalle unicità che Collalto riesce a proporre. La collaborazione con il nostro partner in Giappone Divino Corporation, in particolare nella figura di Noriyuki Nitta e di sua figlia Yumeko, si fonda su questi principi e stiamo costruendo insieme una collaborazione destinata a durare nel tempo».
Conte Collalto e gli Incroci Manzoni
E se il tour organizzato dal Consorzio prevedeva degustazioni degli spumanti Docg, siamo nella terra del Conegliano Valdobbiadene, Patrimonio Unesco, è anche vero che tra i vini Conte Collalto esportati in Giappone c’è l’Incrocio Manzoni Bianco. Una storia importante quella che lega gli Incroci realizzati dal prof. Manzoni e dalla sua scuola di enologia di Conegliano, con la famiglia dei Conti Collalto. L’azienda è ad oggi l’unica a fregiarsi del merito di avere in produzione quattro incroci realizzati da Manzoni: bianco, rosso, rosa e moscato.
Schenella: il nuovo Manzoni Bianco firmato Conte Collalto
Tra l’altro, Conte Collalto ha appena messo sul mercato un nuovo nato: Schenella. Una versione di Manzoni Bianco Igp. Si tratta di un vitigno ottenuto dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco. La denominazione Schenella rende omaggio a un antenato della famiglia Collalto, Schenella I, che ha contribuito alla pace nella Marca Trevigiana. Il vino acchiude in sé le qualità del celebre antenato e dell’illustre professore, coniugando in perfetta armonia i sentori primari dell’uva, quelli secondari sviluppati durante la fermentazione e le note terziarie conferite dall’affinamento in legno.