Appuntamento il 25 e 26 settembre 2024 alla Fiera di Bergamo. A B2Cheese anche la finale del Gran Premio del Formaggiaio, il prestigioso concorso della Guilde Internationale des Fromagers – Confrerie de Saint Uguzon – Italia
Dal latte al mercato, dai caseifici e dagli stagionatori alla Fiera di Bergamo: il 25 e 26 settembre 2024 il centro espositivo e congressuale del capoluogo orobico ospiterà la terza edizione di B2Cheese, il salone internazionale organizzato da Promoberg in collaborazione con l’Associazione The Cheese Valleys Le Tre Signorie e l’agenzia di marketing e comunicazione PG&W, riservato esclusivamente a buyer e operatori del settore lattiero-caseario.
B2Cheese vuole consolidarsi quale punto di riferimento nazionale per quella che è una filiera d’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Tutto questo a Bergamo, forte del primato continentale dei suoi nove formaggi a denominazione di origine protetta (Dop), a cui si sommano numerose altre eccellenze delle Cheese Valleys Orobiche che abbracciano le province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio.
Visto l’alto gradimento ottenuto nelle precedenti edizioni, sono state confermate le due giornate feriali a ridosso del fine settimana per consentire agli operatori un rientro “comodo” o di abbinare all’impegno professionale anche un soggiorno alla scoperta del territorio, ma anche dei produttori locali, come fatto da molti, in particolare stranieri, nelle scorse edizioni.
Il centro espositivo e congressuale accenderà i riflettori su aziende, operatori e stakeholder che rappresentano al meglio l’intera filiera sui mercati nazionali e internazionali. Accanto alle aziende di produzione e di stagionatura, saranno presenti anche i settori collegati: dal food-tech alla logistica, dalla distribuzione alla consulenza, a cui si aggiungono associazioni di categoria, consorzi di tutela e istituzioni.
Il palinsesto sarà arricchito da un nutrito calendario di eventi collaterali, con convegni, workshop, concorsi, matching con buyers, operatori e fornitori di servizi anche internazionali, ma anche con momenti informali, più ludici e relazionali. Situazioni che nelle precedenti edizioni hanno favorito lo sviluppo di importanti relazioni tra le realtà espositrici e le filiere collegate.
Tra i nuovi appuntamenti che caratterizzeranno l’edizione 2024, sicuramente molto importante sarà la finale del prestigioso Gran Premio del Formaggiaio, il concorso della Guilde Internationale des Fromagers – Confrerie de Saint Uguzon – Italia, che, dopo CIBUS nel 2022, ha scelto B2Cheese quale tappa italiana per valorizzare il lavoro dei formaggiai, premiando la loro creatività, professionalità e passione.
Tema di quest’anno sono “I colori del latte”. Un’opportunità unica per i professionisti del settore (formaggiai, banconisti o rivenditori di formaggi) che vogliono mostrare la loro maestria, guadagnare riconoscimento a livello internazionale e contribuire attivamente alla promozione della cultura casearia.
La finalissima nazionale sarà ospitata appunto a B2Cheese il 25 settembre prossimo, e il vincitore italiano nel 2025 si contenderà il titolo di Miglior Formaggiaio del Mondo al Mondial du Fromage et des Produits Laitiers di Tours, in Francia.
Orari: 9.30 – 18.30. Ticket evento: 50 euro (giornaliero)
La presentazione del progetto si è svolta a Milano presso City Life di PwC Italia, tra i partner dell’evento
Ecco gli interventi a Milano
Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia
“Siamo orgogliosi di sostenere la terza edizione di B2Cheese, un evento unico che celebra l’eccellenza casearia declinandola all’attenzione degli operatori professionali, italiani e soprattutto internazionali. Un’occasione che evidenzia quanto il lattiero caseario sia il vero punto di forza del sistema agroalimentare lombardo. Siamo la Regione che produce metà del latte italiano, che fa dell’innovazione e della ricerca di prodotti freschi sempre più innovativi un vanto di questo comparto ma che soprattutto può contare su 14 formaggi Dop, che contribuiscono al valore economico regionale per 1,4 miliardi di euro, pari al 78% dell’intera Dop economy lombarda, con un valore al consumo che supera gli 8 miliardi di euro. B2Cheese è quindi una grande opportunità per discutere le sfide e le opportunità future di un settore sempre più apprezzato nel mondo che, come dimostrano i numeri positivi dell’export, vuole continuare a crescere”.
Paolo Zanetti, Presidente Assolatte
“Quello della trasformazione casearia è un settore chiave per il food nazionale. Con 1,3 milioni di tonnellate di produzione annua, di cui la metà DOP e IGP, l’Italia è uno dei principali player mondiali del settore. La domanda mondiale di prodotti di qualità continua ad aumentare e il nostro paese è pronto a rispondere con un sistema produttivo che ha fatto della qualità normale quotidianità. Il nostro successo è certificato dei dati dell’export che cresce di anno in anno in modo costante. Negli ultimi 15 anni abbiamo più che raddoppiato il volume delle nostre esportazioni casearie che hanno raggiunto 600.000 t tonnellate per un valore prossimo di 5 miliardi di euro. Anche i primi tre mesi di quest’anno confermano le tendenze del passato. Ingredienti di questo successo sono tre: lavoro, lavoro, lavoro”.
Giovanna Prandini, Ascovilo, l’associazione che raduna 13 consorzi di tutela vino della Lombardia, negli ultimi tre anni è stata protagonista in partnership con il Consorzio Tutela Grana Padano del progetto “Nati per stare insieme” volto a promuovere due importanti filiere agricole della Lombardia, il vino ed il formaggio. Gli eccellenti risultati ci hanno indotto a fare insieme un nuovo progetto (un podcast): “Un viaggio in Lombardia – Sorsi e morsi”. “Molto si può fare anche a B2cheese se vi è il desiderio di promuovere i vini lombardi DOP e IGP e i formaggi italiani DOP avendo attenzione alla educazione dei consumatori affinché scelgano prodotti certificati e sostengano le nostre produzioni tradizionali”.
Maria Cristina Crucitti, giornalista The Cheese Storyteller
“Strettamente collegato ai sistemi agricoli, il settore lattiero-caseario è destinato a essere protagonista di grandi cambiamenti, in termini di tecniche di allevamento, alimentazione e benessere animale, fino alla sostenibilità del packaging. La sensibilità di molti consumatori di nuova generazione sta via via evolvendo verso tematiche etiche e ambientali ed è sempre maggiore l’esigenza di conoscere e comprendere i processi produttivi del cibo. Sarà necessario farsi trovare pronti, in un’ottica di trasparenza, fornendo a chi consuma le informazioni necessarie per effettuare le proprie scelte di prodotto e di valore. Ad oggi la comunicazione nel nostro settore è in una fase embrionale, con risorse dedicate minime, ma per questa ragione dotata di potenziale elevatissimo. L’Italia ha un incredibile patrimonio di varietà casearie, a loro volta realizzate da numerosi produttori di ogni dimensione; un’apertura alla comunicazione avrà implicazioni positive a cascata su tutta la filiera, sia a livello nazionale che internazionale. La sfida dei prossimi anni sarà arrivare ad associare ad ogni prodotto il suo produttore, così come è ormai prassi consolidata nel mondo del vino. Si tratta di una partita collettiva che andrà giocata sulle peculiarità di ogni produttore e sulle sue capacità di innovarsi e rispondere alle nuove richieste del mercato”.
Armando Brusato, Presidente de la Guilde internationale des fromagers Italia
“Siamo felicissimi di portare a B2Cheese la finale del nostro concorso, che vedrà all’opera cinque esperti formaggiai selezionati tra un’ampia cerchia di concorrenti. Il vincitore rappresenterà l’Italia nella finale mondiale a Tours, in Francia”.
Davide Lenarduzzi, Amministratore delegato Promoberg
“Siamo molto orgogliosi di aver promosso già dal 2019 la prima fiera internazionale ‘business to business’ della filiera lattiero-casearia allestita in Italia. Lo abbiamo fatto in quella che è riconosciuta a livello mondiale quale capitale europea dei formaggi e da sempre ricca di tradizioni millenarie, valorizzando ulteriormente il territorio. Il nostro salone ha il merito di riunire e far incontrare – in una città simbolo per il settore e perfetta per la centralità logistica della sua Fiera – le aziende produttrici e i loro clienti, dai buyer alla grande distribuzione, passando per tutti gli operatori che gravitano attorno al pianeta lattiero-caseario. Tutte realtà che, mai come oggi, sono alla ricerca di prodotti di alta qualità e di nicchia, per valorizzare la propria offerta e soddisfare al meglio le richieste della rispettiva clientela, sempre più gourmand: prodotti d’eccellenza che hanno in B2Cheese la vetrina perfetta. Ringraziamo i produttori per le eccellenze (apprezzate sulle tavole di mezzo mondo) che portano in Fiera, ma ancor di più per condividere le loro storie, le loro radici, i loro valori, che sono la parte più nobile del nostro Belpaese. Stiamo verificando con piacere che, in base alle registrazioni già effettuate e all’interesse sempre più crescente tra le aziende, gli operatori e le realtà che a vario titolo sono componenti importanti del settore lattiero- caseario, il progetto B2Cheese raccoglie consensi sempre maggiori e trasversali. Questo ovviamente è motivo di grande soddisfazione per noi organizzatori, ma quello che ancor più ci rende soddisfatti è che tale consenso fa bene soprattutto all’intero ‘movimento’ della filiera lattiero-casearia, così vitale per l’economia e la promozione dell’Italia (e in particolare delle comunità montane) anche in chiave turistica e culturale”.
Francesco Maroni, co-fondatore della manifestazione
“Il settore lattiero-caseario italiano ha bisogno di un evento internazionale di riferimento verticale che, in due giorni, offra alle aziende la possibilità di soddisfare le essenziali esigenze commerciali e di valutazione del settore. Avrà importante spazio anche lo sviluppo tecnologico, B2Cheese darà al pubblico, agli utenti e ai buyer una visione a 360° del settore, delle novità e delle tendenze future.”
Alberto Gottardi, co-fondatore di B2Cheese, vicepresidente Progetto Forme, CEO PG&W
“Come scriveva un grande mistico “Non sei una goccia nell’oceano. Sei l’intero oceano in una goccia”. E se la goccia è di latte, questo concetto ben si può ascrivere all’Italia e ai suoi formaggi. La nostra straordinaria biodiversità ci regala infatti prodotti tipici che non hanno uguali, una ricchezza custodita in ognuno di loro, nel proprio carattere, nella storia e nel profondo legame con il territorio in cui nasce. Secondo un’indagine (fonte Ruminantia) l’Italia ha circa 2.500 varietà di formaggi, di cui oltre 300 con un riconoscimento d’origine (tra DOP, IGP e PAT) e ben 53 DOP.
Una ricchezza che è anche una fragilità perché i singoli molto spesso sono piccoli, e non sono in grado di affrontare da soli le sfide dei mercati. L’evoluzione tecnologica, la digitalizzazione, le complessità normative, le opportunità offerte dall’internazionalizzazione richiedono competenze integrate, risorse adeguate e una progettualità capace di fare rete.
Partendo da questa considerazione è nata una serie di progetti: nel 2015 FORME, il movimento culturale del lattiero-caseario italiano, aperto e inclusivo, e nel 2019, gli affianchiamo B2Cheese, una fiera con le idee chiare: totalmente verticale sul lattiero-caseario a 360°, concentrata sul business e sulle esigenze degli operatori, leggera nei costi ma ricca di opportunità, pensata per dare spazio a tutti, ai grandi come ai piccoli produttori, ai Consorzi, alle istituzioni, ai servizi e al cd Cheese Tech. Dallo scorso anno è l’unica fiera internazionale b2b dedicata al lattiero-caseario che si celebra in Italia, in un Paese che ha proprio in questo settore la sua industria più importante, con oltre 13 mld di fatturato e un peso determinante sul nostro export alimentare. A questi numeri si aggiungono le grandi ricadute sull’economia dei territori, il ruolo fondamentale svolto nelle aree interne e montane, il turismo, la ristorazione e tutte le filiere collegate”.